“Solo con auto a guida autonoma (L3 e L4) si può andare verso l’elettrificazione totale. Fino ad oggi abbiamo classificato buoni e cattivi in base alla classe Euro, ma quello che conta veramente è come utilizziamo l’auto, non la sua classe. Le black box sono trasformabili per misurare l’effettivo consumo di risorse pubbliche e favorire una maggiore equità e l’inclusività sociale. Dobbiamo passare da un valore medio alla misurazione dell’effettivo impatto ambientale di ogni singolo veicolo”.
Sergio Savaresi, direttore del Dipartimento Elettronica Informazione e Bioingegneria (DEIB) del Politecnico di Milano, in occasione del Think Tank “The Urban Mobility Council” promosso dal Gruppo Unipol, ha sottolineato la necessità di un nuovo metodo, realmente efficace e preciso, per misurare le emissioni di veicoli.
di Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia
Nonostante in Italia il segno più fosse ampiamente atteso alla chiusura del semestre, rilevo un chiaro segnale di appiattimento della crescita, con la vecchia coda ordini ormai quasi evasa e con un nuovo portafoglio ordini che langue. Ma soprattutto l’evidenza che i privati non si possono più permettere le auto che i costruttori europei propongono, unita all’altra evidenza che l’elettrico qui da noi resta confinato a una ristretta élite di persone che, per reddito e immagine sociale, può e vuole distinguersi da tutti gli altri.
Sulle élite, sui ridotti volumi e su margini sempre più alti sta puntando tutta la strategia dei costruttori europei, anche se qualcuno comincia a rendersi conto della realtà (VW e la ID.3 senza girarci troppo intorno), spalleggiata da un impianto politico il quale accetta le sistematiche riduzioni di personale e chiusura delle fabbriche ormai totalmente fuori mercato per i falsi fini di salvezza del pianeta rispetto alla competitività del colosso Cina, il vero inquinatore globale, che se la ride e cavalca alla grande tutte le nostre decisioni suicide.
Mancano 11 mesi alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, speriamo si faccia in tempo a invertire la rotta prima del completo annichilimento della competitività europea, di tutto il nostro futuro”.
Mai come quest’anno ho un’incredibile voglia di partire, di parcheggiare tutti i miei pensieri e di tuffarmi nel blu. È stato un anno intenso, ricco di impegni e di trasferte,
che ho amato percorrere con ogni mezzo a mia disposizione, anche a bordo della mia immaginazione.
Un anno di viaggi in giro per la nostra bellissima Italia in cui, tra un appuntamento e l’altro di lavoro, ho avuto l’opportunità di riabbracciare tanti amici di vecchia data.
Rivedere Pier Paolo Concina è stata una grande emozione! Ci siamo conosciuti nel 2008 quando ero Marketing Director di Saab. Quell’anno organizzai un tour incentive in Patagonia con i migliori venditori d’Italia. Fu proprio in quell’occasione che conobbi Pier, il compagno di viaggio ideale con cui mi sono divertito tantissimo, scoprendo luoghi fantastici, ghiacciai millenari e tutta una gamma di colori che hanno dato forma alla mia mostra personale Profondo Blu organizzata qualche
anno dopo.
Il talento di Pier è surfare l’innovazione
Quello che mi è sempre piaciuto di Pier è il suo lato geniale e quella che molti chiamano “work life balance”, ossia la capacità di equilibrare la sfera lavorativa e privata, obiettivi professionali e passioni personali.
È il manager che non ti aspetti, capace di andare oltre i “freddi numeri” del business e di spingere il proprio sguardo lontano, restando a cavallo della propria tavola, analizzando le condizioni esterne e aspettando con pazienza l’onda giusta! Per un surfista di esperienza come lui non è solo una questione di indole e di coraggio, ma di esercizio fisico e mentale costante, di adattamento e di visione strategica, elementi fondamentali quando ci si trova in un contesto in profondo cambiamento come quello automobilistico.
L’onda perfetta per rispondere ai nuovi bisogni del settore
La business idea di Pier è arrivata al momento giusto, proprio come un’onda. Era il 2010 e mentre stava surfando sul Lago di Garda, guardando l’orizzonte ha avuto questa brillante intuizione: le automobili stavano negli ultimi anni diventando sempre più connesse, intelligenti e complesse tecnologicamente, ma nessuno nel settore sembrava preoccuparsi davvero dei rischi collegati alla loro connettività/vulnerabilità. Si preferiva, infatti, parlare dei numerosi vantaggi in termini di sicurezza, comfort di guida, infotainment, piuttosto che della loro protezione dagli attacchi dei cosiddetti “car hacker”.
Pier è stato l’unico a farlo in Italia, facendo emergere un problema ancora non del tutto percepito, ma reale e di notevole portata. Fu così che ha ideato e sviluppato Mobile S, l’innovativo dispositivo di sicurezza in grado di rilevare in tempo reale le azioni di intrusione elettronica e di prevenire l’eventuale furto o danno.
“Le auto di nuova generazione diventano vulnerabili per via dell’aumentata connettività… oggi sono auto “online”… Questa connettività va protetta” (Pier Paolo Concina, Creator e Ceo di WiDna)
Alla scoperta di SEP: il livello più alto di protezione dell’auto
C’è un gesto che Pier mi faceva spesso prendendomi in giro perché non sono mai riuscito a farlo nello stesso modo, risultando un po’ goffo e poco spontaneo. Si tratta
del “Shaka Brah”, un’espressione tipica del mondo dei surfisti, che va oltre il semplice saluto e che ha un significato molto più profondo del “Ciao”.
In inglese potrebbe essere tradotto come “Stay Cool”, stai tranquillo. È proprio questa sensazione di tranquillità racchiusa nel Security Electronic Packdi WiDna, l’antifurto ad altissima tecnologia progettato per le nuove generazioni di automobili.
A parlarmene è il suo creator, Pier Paolo Concina, che mi ha spiegato di cosa si tratta: “È come pensare ad un antivirus per l’Auto. Si tratta di un sistema che permette di monitorare la posizione e il livello di protezione del proprio autoveicolo, grazie a un’App dedicata installata sul proprio smartphone. Il dispositivo viene montato nel vano motore dell’auto ed è quindi “invisibile” ai malintenzionati. SEP si attiva automaticamente quando si parcheggia l’auto e ti avvisa sin da subito se l’area di sosta è potenzialmente pericolosa. Ma non fa solo questo. SEP agisce nel momento più rischioso, inviando un allarme al cellulare del proprietario mentre il tentativo di furto o manomissione sta avvenendo”.
Essendo romano, e avendo subito ben 3 furti quando ero in Renault, ho ormai preso l’abitudine di mettere il Bullock facendo sorridere tutti i miei amici veneti; oggi con il SEP (Security Electronic Pack) non ho più bisogno di questo sistema antico.
Il buon vento del cambiamento per i dealer
Il primo a capire l’innovazione e l’unicità di SEP è stato il concessionario Mercedes-Benz Trivellato, un gruppo che ha fatto la storia e che non ha mai smesso di percorrere il futuro. In un momento di grande cambiamento per l’intero settore dell’auto e per il suo canale distributivo, i concessionari più lungimiranti come appunto Trivellato hanno capito che la via da intraprendere per vincere le sfide della mobilità è quella di offrire sempre nuovi servizi.
Luca Trica, responsabile digital strategy & innovation di Trivellato, ha capito in pieno l’utilità di questa soluzione e alla domanda se metteranno di serie SEP, mi ha risposto: “Questa è la strada che stiamo percorrendo… siamo felici perché sappiamo che dall’altra parte abbiamo dei clienti con zero pensieri”.
Questo weekend voglio godermi insieme a voi un viaggio in tutta sicurezza
Dopo ben tre furti di auto subiti negli ultimi tre anni e ripetuti episodi di vandalismo, ho finalmente deciso anch’io di installare SEP sulla mia autovettura. Per la prima volta mi sono sentito davvero sollevato, non solo perché non ho più dovuto mettere il bullock al volante o ricorrere a sistemi “antichi”, ma soprattutto perché sono riuscito a godermi ogni sosta del mio viaggio nelle bellezze del Veneto in completo relax, dall’inizio alla fine!
Se siete interessati a scoprire i luoghi che ho visitato, vi invito a fare un giro sui miei canali social Instagram e Facebook dove nei prossimi giorni pubblicherò il mio breve tour fotografico.
Safe-Drive presenta un nuovo appuntamento con Car Influencer per un Giorno, la rubrica condotta da Elena Giaveri che permette a un follower appassionato di testare uno degli ultimi modelli sul mercato e di scoprire ciò che si cela dietro le telecamere durante un test drive a quattro ruote.
Protagonisti della quinta puntata della stagione 2023 saranno la muscolosa e inarrestabile Subaru XV 4DVENTURE ed Edoardo Bodo Corona, grande amante dei motori di Vercelli.