#FORUMAutoMotive 2023: la sicurezza stradale secondo DEKRA

#FORUMAutoMotive 2023, tappa di marzo, ha dato ampio spazio alla sicurezza stradale e a come fare per prevenire atteggiamenti irresponsabili da parte degli utenti.

Un importante e fondamentale contributo è arrivato da Toni Purcaro, Head of Region Central East Europe & Middle East- Executive Vice President DEKRA Group e presidente di DEKRA Italia, a pochi mesi dalla presentazione, in Senato, dell’annuale Rapporto sulla sicurezza stradale.

 

Automotive: FIM-CISL vs Governo, cerchiamo di ragionare

Altro che colomba portatrice di “pace”. Proprio nel fine settimana di Pasqua si è infatti aperto un nuovo e inaspettato fronte di guerra, questa volta tra il sindacato FIM-CISL e il Governo. Di fatto, il potente sindacato metalmeccanico ha accusato il Governo Meloni di immobilismo a proposito di transizione automotive, aggiungendo anche – attraverso il segretario nazionale Ferdinando Uliano – che “si stanno finanziando unicamente gli incentivi alla domanda” e che “vengono sottratte risorse per la reindustrializzazione, indispensabili per evitare l’impatto negativo di oltre 75.000 lavoratori nel comparto auto a seguito del cambio delle motorizzazioni”.

Una prima osservazione: fino a pochi mesi fa, questo stesso numero (e anche maggiore, secondo altri) di posti a rischio era addebitato all’imposizione UE di puntare solo al “tutto elettrico” dal 2035, mentre ora la situazione viene ribaltata. Il sindacato stesso, infatti, prende adesso una chiara posizione a senso unico: “I volumi saranno sull’elettrico, quindi occorre muoversi di conseguenza per non perdere il treno dell’innovazione”.

Seconda osservazione: è ingiusto accusare il Governo di immobilismo. E’ vero, invece, che proprio grazie alla forte pressione italiana su Bruxelles (lasciamo da parte il comportamento ambiguo della Germania), la Commissione UE ha riaperto i giochi alla neutralità tecnologica (anche se, per ora, solo ai carburanti sintetici). Cioè, quello che era auspicato da più parti, sempre fino a poco tempo fa. E ora, invece, si afferma che gli eco-carburanti non serviranno a bel niente (sempre Uliano, rispondendo proprio a una mia domanda durante la recente conferenza stampa del sindacato FIM-CISL, sostiene che “il peso di biocarburanti ed e-fuels, rispetto all’elettrico, sarà molto minimo”).

Una cosa è certa: il piano automotive predisposto dal Governo è da rivedere con urgenza: da una parte, guardando a tutti i problemi a cui il settore va incontro tra riconversioni produttive e adattamento anche ai nuovi carburanti (perché svilire subito questa importante possibilità?); dall’altra, come sostiene a giusta ragione il ministro Adolfo Urso, adoperarsi per svecchiare il parco circolante, venendo incontro a chi ha la necessità di cambiare auto, ma non riesce a farlo per i listini esagerati (“Chi acquista un veicolo elettrico di certo non ha problemi economici”, come afferma sempre Urso).

Insomma, nuove fratture nella visione italiana in tema di transizione “green” legata all’automotive, fanno solo il gioco di chi vuole proprio questo, ovvero far naufragare la possibilità – adesso reale – che la decarbonizzazione sia raggiunta con più soluzioni.

È vero che i costruttori di veicoli stanno investendo sull’elettrico montagne di miliardi, ma è pur vero che, alla fine, è sempre il mercato a dire l’ultima parola. E fino a che si continueranno a pubblicizzare sui vari canali soprattutto auto elettriche che costano 60-70-80mila euro, la strada non può che essere sempre più in salita.

A proposito, l’imminente Salone dell’auto di Shanghai proporrà tanti nuovi modelli elettrici – cinesi – a prezzi assai competitivi. Ne vedremo delle belle. 

Governo fermo sull’auto: eco-fuels ininfluenti, strada elettrica segnata

di Ferdinando Uliano, segretario nazionale FIM-CISL

 

Sono passati più di 5 mesi dall’insediamento del Governo Meloni e a tutt’oggi non si è provveduto ad utilizzare le risorse stanziate nel fondo specifico dell’automotive per favorire la reindustrializzazione e la trasformazione del settore. Si stanno finanziando unicamente gli incentivi alla domanda (acquisto di auto sostenibili) indispensabili per promuovere l’acquisto di veicoli con un costo superiore del 50%, (650 milioni per tre anni a partire dal 2022), ma come FIM-CISLl l’abbiamo ribadito più volte, che non devono sottrarre risorse per la reindustrializzazione indispensabili per evitare l’impatto negativo di oltre 75.000 lavoratori nel comparto auto a seguito del cambio delle motorizzazioni.

 

Il Fondo stanziato era di circa 8 miliardi di euro in 8 anni utilizzato per poco più di 1 miliardo solo per incentivare l’acquisto delle auto. Le risorse devono essere utilizzate per favorire la reindustrializzazione e compensare con nuove attività le perdite occupazionali causate dal cambio delle motorizzazioni. Bisogna accorciare la catena di fornitura, portando nel nostro Paese le produzioni di tutta la componentistica che rappresenterà l’auto del futuro: dai semiconduttori, dalle batterie, ai componenti necessari per la motorizzazione elettrica, per la guida autonoma, per la digitalizzazione e la connettività. Il Governo deve essere consapevole che senza un piano per la transizione industriale attivabile immediatamente, il rischio licenziamento e desertificazione industriale diventa certezza.

 

Inoltre, il peso di biocarburanti ed e-fuels rispetto all’elettrico sarà minimo. I volumi saranno sull’elettrico quindi occorre muoversi di conseguenza per non perdere il treno dell’innovazione. Abbiamo lanciato una sollecitazione al ministro Adolfo Urso rispetto al fatto che le risorse che sono state destinate nel fondo specifico del settore auto vanno scaricate a terra, per accompagnare la trasformazione verso l’elettrico. Oggi quei fondi sono destinati esclusivamente all’incentivo di acquisto delle autovetture. Noi dobbiamo governare il processo di trasformazione del settore industriale. Siccome l’elettrico è e sarà l’elemento di rinnovamento che caratterizzerà il mercato soprattutto in Europa, non ha senso soffermarsi a uno scontro ideologico tra biocarburanti, e-fuels e elettrico.

Bosch, giovani e inclusione: “Allenarsi per il futuro”

Favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e orientarli al loro futuro professionale, trasmettendo i valori dello sport applicabili anche nella vita quotidiana: questo l’obiettivo di Allenarsi per il Futuro, il progetto di Social Sustainability ideato nel 2014 da Bosch Italia in collaborazione con Randstad Italia, giunto alla sua nona edizione.

Dal 2015, anno di avvio del progetto, a oggi, sono state visitate circa 2.000 scuole, coinvolti oltre 437.620 studenti e svolti 5.750 Percorsi di Competenze Trasversali e Orientamento (PCTO). L’obiettivo per il 2023 è quello di svolgere 100 incontri in differenti scuole e università su tutto il territorio nazionale e attivare 15 edizioni digitali e in presenza di PCTO finalizzati a sviluppare le competenze trasversali dei ragazzi e approfondire, in base al percorso scelto, i temi legati all’IoT e all’Industry 4.0, alla Comunicazione e al Marketing, oppure al settore delle Risorse Umane. In questo modo, i giovani hanno l’opportunità di avvicinarsi concretamente al mondo del lavoro, creando una vera connessione tra l’azienda e i nuovi professionisti di domani.

Con il progetto Allenarsi per il Futuro, grazie agli incontri organizzati all’interno delle scuole e delle università in tutta Italia, gli studenti hanno la possibilità non solo di acquisire e sviluppare le proprie competenze per il personal branding attraverso pillole formative su come strutturare un curriculum e gli errori da non fare durante un colloquio, ma anche e soprattutto di ascoltare le testimonianze di grandi atleti.

Durante le tappe di Allenarsi per il Futuro, infatti, 36 campioni di diverse discipline sportive come l’ex ginnasta Fabrizia D’Ottavio, l’ex arbitro Gianpaolo Calvarese o l’alpinista Marco Confortola, raccontano agli studenti la propria storia personale, incoraggiandoli a perseguire i propri sogni con impegno e costante allenamento.

Anche quest’anno gli studenti hanno la possibilità di approfondire il tema della Diversità e Inclusione, già introdotto nell’edizione 2022. Durante gli appuntamenti nelle scuole, infatti, Allenarsi per il Futuro racconta “L’anima della diversità”, un momento dedicato a una delle sei storie di altrettanti campioni paralimpici italiani, narrate dal giornalista e telecronista sportivo Federico Buffa e commentate dagli atleti Testimonial del progetto. Protagonisti dei racconti sono Simone Barlaam, nuotatore e vincitore dell’Oro Paralimpico nei 50 stile a Tokyo 2020, Daniele Cassioli, sciatore nautico detentore di 25 titoli mondiali, Filippo Carossino, capitano e leader della Nazionale Italiana di basket in carrozzina, Veronica Yoko Plebani triatleta, vincitrice del bronzo nel Triathlon a Tokyo 2020, Ilaria Galbusera, pallavolista campione continentale agli europei del 2019, Giulia Terzi, nuotatrice e detentrice di due medaglie d’argento e due d’oro alle paralimpiadi di Tokyo 2020.

Infine, per la nuova edizione di Allenarsi per il Futuro, è previsto un percorso di formazione rivolto ai ragazzi delle scuole medie superiori dedicato alla sicurezza stradale, tema da sempre caro a Bosch. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli studenti sull’argomento grazie alle testimonianze di ambassador aziendali.

#FORUMAutoMotive 2023: faccia a faccia tra il ministro Pichetto e la filiera

A #FORUMAutoMotive 2023, tappa di marzo, è intervenuto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. Eccolo al tavolo con il promotore dell’evento, Pierluigi Bonora; il presidente di ACI Milano, Geronimo La Russa; Dario Duse, country leader Italy ed Emea co-leader Automotive and Industrial di AlixPartners: e Massimo Ghenzer, presidente di Areté.

Il ministro si è confrontato con i vertici della filiera automotive, alcuni tra i più importanti concessionari nazionali e i media sulle azioni del Governo italiano a Bruxelles nella discussione sulla transizione energetica legata al settore.