Opel GSE: tre lettere, un valore

di Roberta Pasero

Opel GSE si fa in 3. Tre modelli plug-in hybrid Astra, Astra Sports Tourer e Grandland, due in versione black & white in posa con Federico Scopelliti, direttore Opel Italia in Stellantis. Che racconta come le tre lettere GSE sono il fil rouge tra la storia del marchio tedesco, quando erano l’abbreviazione di Grand Sport Einspritzung (Gran Sport Iniezione) che compariva su Opel Commodore e Opel Monza, e il suo futuro.

Oggi GSE é un nuovo marchio sportivo e top di gamma che significa Grand Sport Electric e che  accompagnerà Opel verso il mondo a emissioni zero.

Una Kia EV6 speciale? Tutta in mattoncini Lego

di Roberta Pasero

Crisi dei semiconduttori? E allora Kia lancia l’auto a mattoncini Lego. Una EV6 a grandezza naturale, un modo per festeggiare la terza posizione tra i 10 top global sales 2022.

Realizzata in 4 mesi da 5 persone con 350mila mattoncini. 

Auto e transizione green: e ora più coraggio

di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

La fermezza dell’Italia garantisce un’altra possibilità di sopravvivenza ai motori a combustione, anche dopo il 2035. Ora è necessario più coraggio. L’approccio ideologico della Commissione si è limitato ad aprire agli e-fuels, confidiamo che gli esperti sappiano dimostrare anche la piena sostenibilità dei biocarburanti.

In questo senso va letta la posizione del nostro governo a Bruxelles: non è ancora sufficiente e siamo determinati affinché prevalga la ragionevolezza. Gli obiettivi restano sempre gli stessi: difesa dell’ambiente, tutela del lavoro, protezione delle imprese. E l’anno prossimo, con il voto, ci saranno nuovo Parlamento e nuova Commissione: la partita non è finita.

E-fuels: l’Italia si astiene e Pichetto spiega perché

Foto: Il ministro Gilberto Pichetto

L’Italia si è astenuta nel voto sulla ratifica finale all’accordo Ue sullo stop ai motori termici alimentati a benzina e Diesel previsto nel 2035. È quanto emerge dal resoconto finale della votazione in seno al Consiglio Energia. Insieme al nostro Paese, anche Bulgaria e Romania si sono astenute sull’accordo ratificato a maggioranza dai ministri UE.

L’unico voto contrario è stato espresso dalla Polonia. Favorevole invece la Germania, dopo l’intesa sull’utilizzo futuro degli e-fuels raggiunta nel weekend con la Commissione europea.

L’Italia si è astenuta “perché abbiamo apprezzato il cambiamento di direzione da parte della Commissione nell’accogliere la possibilità di immatricolare anche motori endotermici dopo il 2035 e non solo più solo elettrici”, spiega il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. Il Governo, ha aggiunto il ministro, riconosce l’apertura UE “per una considerazione sulla neutralità tecnologica che potrà essere dimostrata in merito anche ai biocarburanti in una valutazione prima del 2026″, quando è prevista la clausola di revisione del regolamento.

“La posizione dell’Italia è stata nel biennio quella di dire che non possiamo porre fine ai motori endotermici per le caratteristiche del nostro settore industriale e dell’automotive italiano”, ha aggiunto Pichetto, ribadendo la necessità di continuare a usare “carburanti che siano sintetici come gli e-fuels e pure che abbiano la caratteristica di bilanciamento delle emissioni. Riteniamo che il biocarburante possa essere provato”.

Prendendo atto dell’impegno di Bruxelles a presentare “proposte di atti legislativi» sull’uso futuro degli e-fuels “già nei prossimi mesi”, il ministro Pichetto ha indicato che “l’Italia ha chiesto un confronto più approfondito tra gli Stati Membri per renderla più efficace, comprendendo tutte le soluzioni disponibili”, poiché l’inclusione dei carburanti sintetici “non consente ancora una piena attuazione del principio di neutralità tecnologica per il quale l’ Italia si è sempre battuta sulla base di dati tecnici e scientifici”.

“Siamo infatti convinti – ha sottolineato ancora il ministro – che anche i biocarburanti possano rientrare nella categoria dei combustibili neutri in termini di bilanciamento complessivo di CO2 e contribuiscano alla progressiva decarbonizzazione del settore”.

Scania con LoJack: più sicurezza contro i furti

Scania e LoJack insieme per proteggere mezzi pesanti

Foto: Al centro, Massimo Iperti (LoJack Emea) e Enrique Enrich (Italscania)

 

Scania, leader mondiale nella fornitura di soluzioni di trasporto e LoJack, società del Gruppo CalAmp, leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nelle soluzioni per la protezione e il recupero dei veicoli rubati, annunciano una partnership per la protezione dell’intera gamma di veicoli Scania.

Il sistema sviluppato da LoJack completa e arricchisce il portafoglio di servizi del Grifone legato alla sicurezza dei veicoli perché, in abbinamento all’offerta assicurativa proposta da Scania Finance Italy, la soluzione permette di ridurre del 10% il costo dell’assicurazione Full Kasko Scania, offrendo quindi una protezione del veicolo contro ogni tipo di imprevisto.

Nello specifico, il servizio di recupero di veicoli rubati LoJack può essere attivato dai concessionari e dalle officine autorizzate Scania sia al momento dell’acquisto del mezzo nuovo sia in occasione delle attività di manutenzione e riparazione. L’installazione non è invasiva e non richiede quindi modifiche alla cabina, né prevede il collegamento del dispositivo all’impianto elettrico.

Inoltre, la soluzione proposta da LoJack garantisce tassi di recupero unici sul mercato grazie tre elementi distintivi: i dispositivi installati a bordo dei veicoli sono dotati di tecnologia in radiofrequenza, non schermabile, in grado di rilevare i veicoli in luoghi, come container, sotterranei e garage, dove altri sistemi sono meno efficaci; una centrale operativa attiva 24h che segue passo dopo passo le attività di ricerca e recupero; un team specializzato che quotidianamente supporta sul campo le Forze di Polizia nelle attività di localizzazione, recupero e restituzione del veicolo al proprietario.

In Italia vengono sottratti in media 6 mezzi pesanti al giorno. Di questi, meno del 30% viene recuperato per essere restituito al legittimo proprietario. Infatti, secondo un’analisi relativa alle diverse categorie di veicoli, un autocarro ha meno probabilità di essere ritrovato. In questo scenario, la sinergia tra LoJack e Scania risulta ancora più importante ai fini di garantire maggiore sicurezza e tranquillità alle aziende di trasporto.

Milano e lo smog: subito una “centrale permanente” contro l’inquinamento

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di Geronimo La Russa, presidente di ACI Milano

Occorre costituire una “centrale permanente” dedicata solo ed esclusivamente al contrasto dell’inquinamento dell’aria a Milano e nella Città metropolitana. Comune di Milano e Regione Lombardia, che non sono condizionati da imminenti scadenze elettorali, che inevitabilmente farebbero prevalere posizioni ideologiche, creino un organismo ‘ad hoc’ che, andando oltre quello che viene definito “tavolo aria”, coinvolga tutti gli attori principali preposti a questa materia che lavori quotidianamente solo ed esclusivamente per trovare soluzioni riguardanti questo tema.

Dobbiamo abbandonare lo schema secondo cui, non appena, come in questi giorni si rinnova la notizia di Milano come una delle città più inquinate del mondo, la stragrande maggioranza degli osservatori puntano l’indice contro le auto dimenticando, ad esempio, come moltissimi impianti di riscaldamento obsoleti e spesso fuori regola siano i maggiori responsabili dell’imperversare dello smog.