Mercato Europa: l’Italia torni a essere un riferimento a livello europeo

di Andrea Cardinali, direttore generale di UNRAE

 

Abbiamo sottolineato le condizioni critiche del mercato dell’auto in Italia in una conferenza stampa e in una lettera aperta al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, esplicitando le proposte dell’UNRAE per uno sviluppo più accelerato della mobilità a zero o bassissime emissioni e ricordando che la transizione nel nostro Paese è in atto da alcuni anni, ma si è già arenata.

 

Chiediamo al Governo di dare una direzione chiara al mercato sull’accoglimento delle nuove tecnologie, altrimenti l’Italia continuerà a essere l’unico paese europeo che retrocede nelle vendite di auto con la spina, e resterà fanalino di coda non solo fra i 5 major markets europei ma anche rispetto a mercati secondari, rallentando la transizione energetica.

 

Le proposte di UNRAE: potenziare gli incentivi all’acquisto di autovetture per il rinnovo del parco circolante almeno fino al 2026 per privati e aziende; elaborare una politica infrastrutturale per la ricarica elettrica e il rifornimento di idrogeno; rivedere l’impianto fiscale del settore modulando detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2 per le auto aziendali; pianificare rapidamente una riconversione industriale della filiera automotive e della componentistica per riportare il nostro Paese a essere un riferimento a livello europeo.

Mercedes-Benz: strategia a “tutto lusso”

di Gabriele Villa

 

Mercedes-Benz Italia chiuderà il 2022 con circa 44.000 Mercedes, cui si sommano 4.800 smart. Un risultato cui Mercedes-Benz Italia guarda con grande soddisfazione, alla luce di tre principali elementi: una crescita profittevole, la conferma dell’efficacia della nuova strategia, soprattutto nella parte più alta del mercato, e una crescente quota di mercato nel segmento XEv che, con il 18,5%, vede le automobili con la spina della Casa di Stoccarda al primo posto nel confronto tra i german premium.

 

Una spinta decisa alle vendite arriva anche dai prodotti che rappresentano la parte più elevata dell’offerta Mercedes, con Mercedes-AMG, Mercedes-Maybach e Classe G che segnano nuovi traguardi record per il mercato italiano. Il marchio high performance della Stella ha registrato un nuovo anno record e si prepara a chiudere il 2022 con oltre 2.200 unità, +20% rispetto allo scorso anno. Anche Mercedes-Maybach, il brand più esclusivo della famiglia di Stoccarda, cresce del 170%, con oltre 41 vetture immatricolate nel 2022. Classe G conferma il proprio ruolo di ambito oggetto del desiderio, un’icona che quest’anno ha conquistato ben 450 clienti, lasciandosi alle spalle una lunga lista d’attesa.

 

“La luxury strategy è la nostra risposta, una strategia che ridefinisce posizionamento, prodotti e modello di vendita, ponendo sempre di più il cliente al centro”, le parole di Radek Jelinek, presidente e ad di Mercedes-Benz Italia, che abbiamo intervistato.

Porsche Engineering-Vodafone Business: il 5G per far crescere la connettività

Porsche Engineering e Vodafone Business hanno realizzato la prima rete privata 5G ibrida (Mobile Private Network – MPN) d’Europa al Nardò Technical Center (NTC). Il Centro Prove pugliese, di proprietà di Porsche e gestito da Porsche Engineering, offre ora ai propri clienti i vantaggi della nuova infrastruttura di comunicazione, come la trasmissione di dati in tempo reale, la banda larga e la bassa latenza, oltre che una maggiore sicurezza e affidabilità. Attraverso questa iniziativa il Nardò Technical Center conferma ulteriormente il suo ruolo di partner tecnologico all’avanguardia nello sviluppo e nel collaudo di soluzioni per la mobilità del futuro.  

“Lavoriamo costantemente al miglioramento delle tecnologie del nostro Centro Prove di Nardò in modo da rispondere efficacemente alle necessità dei clienti nell’ambito della mobilità del futuro, che sono sempre più sfidanti”, osserva Peter Schäfer, Ceo di Porsche Engineering e Chairman della Shareholder Committee di Nardò Technical Center. “Questa nuova rete 5G ci permetterà di offrire loro un’infrastruttura ancora più all’avanguardia per lo sviluppo e il testing dei veicoli intelligenti, connessi e a guida autonoma”. 

La nuova infrastruttura di rete mobile abilita la copertura 4G e 5G in tutto il centro salentino, che si estende su un’area di oltre 700 ettari e comprende più di 20 piste di test ad alte prestazioni, e si propone di consentire ai clienti del Centro lo sviluppo e il testing di un’ampia serie di applicazioni tecnologiche per la mobilità del futuro, come la connettività dei veicoli, i sistemi evoluti di guida assistita e di guida autonoma.

Come rete privata mobile di nuova generazione, il sistema sviluppato è dotato di un’infrastruttura ibrida che utilizza una rete privata completamente integrata nella rete mobile pubblica di Vodafone. Grazie al suo design innovativo, è fornita copertura veloce 5G sia alla popolazione locale attraverso la rete pubblica che, allo stesso tempo, ai clienti di NTC attraverso l’utilizzo della rete privata che garantisce i più elevati standard di sicurezza nella trasmissione dei dati.

Grazie alla nuova rete mobile, NTC offrirà una connessione ad alte prestazioni (1 Gbit/s) che consentirà di collegarsi direttamente e più velocemente anche al cloud, permettendo una maggiore capacità di collaborazione online a livello globale e più efficienza nel campo dell’ingegneria basata sui dati.

“Le reti private mobili 5G possono fare da trampolino di lancio per le aziende, consentendo loro di far evolvere il modello di business”, aggiunge Vinod Kumar, CEO di Vodafone Business. “A Nardò, la tecnologia MPN consente di realizzare una struttura che assomiglia a una vera e propria smart city, con una copertura perfetta dentro e fuori dal circuito per la prossima generazione di applicazioni che trasformeranno i trasporti e la mobilità. Siamo entusiasti del ruolo che stiamo svolgendo per aiutare il team di Nardò a pianificare il futuro e a realizzare il potenziale di business con alcune delle nostre ultime tecnologie“. 

La nuova rete segna un’altra tappa fondamentale nello sviluppo orientato al futuro del Centro Prove. Dall’acquisizione da parte di Porsche nel 2012, sono stati effettuati continui investimenti per l’ammodernamento e l’aggiornamento tecnologico dei circuiti di prova. Nel 2019, oltre agli investimenti nelle officine, nei sistemi di sicurezza e in altre piste, il celebre anello lungo 12,6 chilometri con un diametro di quattro è stato oggetto di un importante intervento di rinnovamento, inclusa la posa di cavi in fibra ottica per la trasmissione veloce di dati e l’installazione di un’adeguata segnaletica stradale per testare la guida automatizzata. 

La nuova rete 5G di Nardò si inserisce in una più ampia collaborazione fra il Gruppo Porsche e Vodafone che, nell’agosto del 2021, ha permesso la realizzazione di una rete 5G nel centro di sviluppo Porsche di Weissach in Germania.

Auto e scenari: tre anni di tempesta perfetta

di Marco Saltalamacchia, presidente del Gruppo Koelliker
(dall’intervista tv a “Italpress  €conomy”)

L’Europa ha esportato oltre il 60% della produzione di automotive nel mondo. È il più grande esportatore mondiale, ma negli ultimi dieci anni ha perso questa leadership economica. L’automotive per l’economia europea rappresenta oltre il 10% del Pil, il 15% degli investimenti in ricerca e sviluppo e il più grande datore di lavoro. Se assumiamo la prospettiva dell’industria che crea ricchezza, sviluppo e occupazione, l’Europa ha necessità di recuperare questo terreno perduto e deve farlo sull’elettrico.

In tutti i settori, la vita è ormai accompagnata dalla transizione ecologica. Già la denominazione è perfetta perché ha in sé le due anime di questo fenomeno: transizione ed ecologica.

La pandemia ci ha fatto scoprire un modello logistico della consegna a domicilio: il traffico delle merci verso le città è esploso e la logistica dell’ultimo miglio ha sposato l’elettrico. L’utenza individuale lo adotterà in funzione dell’esigenza. Ci sarà un’adozione progressiva e diventerà maggioritaria nei prossimi anni.

Tuttavia, la transizione ecologica costa e per questo si chiede ai Governi un aiuto in termini di incentivi. Gli incentivi nel 2022 sono arrivati molto tardi, alla fine di maggio. Molta domanda è stata rinviata. Lo vediamo anche nei risultati commerciali di tutto il settore. La buona notizia è che sono arrivati con un orizzonte triennale, la cattiva notizia è che sono abbastanza timidi. Con la pandemia anche l’automotive ha vissuto un periodo di difficoltà.

È da troppo tempo che diciamo che quello che è appena passato è l’annus horribilis dell’automobile però sarà almeno il terzo anno che lo diciamo e quest’anno dobbiamo ancora dirlo. Dopo la pandemia, quando il sistema produttivo ha ricominciato a muoversi, ci si è resi conto che mancavano pezzi. Quando si ferma la catena di montaggio succedono i problemi. Quando finalmente un po ‘ alla volta gli stock intermedi hanno cominciato a essere riempiti, si è inceppata la parte a valle, quella della grande logistica. La tempesta perfetta non è durata un anno, ma tre.

Adesso la fabbrica ha ricominciato a girare con grandi arretrati di ordine e a questo punto sono i vettori che devono trasportare verso i mercati che non ce la fanno. Trasportare un’auto dall’altra parte del mondo qualche anno fa costava qualche centinaio di dollari e oggi invece costa qualche migliaio di dollari. Lentamente si sta tornando alla normalità. Quello che abbiamo imparato è che da una pandemia non si esce in qualche mese, ma in qualche anno.

Il sogno è riuscire a contribuire a un modello di mobilità più sostenibile. Credo che oggi sia totalmente in discussione il modello di mobilità: stiamo passando da una mobilità individuale e proprietaria a un modello di mobilità che diventerà sempre più condivisa e in prospettiva potenzialmente anche autonoma.