Droghe e alcol alla guida: arriva il laboratorio mobile della Stradale

di Pierluigi Bonora

Forensic Lab Service: così si chiama il laboratorio mobile per l’esecuzione, direttamente su strada, in occasione di servizi disposti dalle forze di polizia, di controlli su conducenti per accertamenti sull’utilizzo di sostanze stupefacenti. La Polizia stradale italiana è stata la prima a sperimentarlo e a tutt’oggi resta un laboratorio unico nel suo genere.

Associato a un’efficace attività di prevenzione e controllo delle forze di polizia, questo strumento innovativo potrebbe essere utile a contrastare il fenomeno delle morti su strada dovute a guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti tragicamente di attualità proprio in questi giorni.

Ne parliamo con il prefetto Roberto Sgalla, già direttore centrale dei Servizi della Polizia di Stato, che continua a battersi per la sicurezza stradale, che per primo ha creduto in questo strumento, e ora direttore del Centro Studi Americano. Un’occasione importante per commentare anche i recenti fatti di cronaca legati all’abuso di alcol e droghe alla guida di un veicolo, per non parlare della distrazione. Quindi, l’esigenza che il nuovo Governo metta mano al Codice della strada, ai problemi legati alla micromobilità nonché al rafforzamento dell’educazione stradale nelle scuole.

Donne: Milano, monopattino scontato per tornare a casa sicure

L’azienda di micro mobilità Bird e DonneXStrada, l’associazione per la sicurezza in strada e contro la violenza di genere, si uniscono per garantire il diritto alle donne di rientrare a casa in sicurezza. Grazie a questa partnership, per tutto il mese di novembre a Milano, le donne potranno utilizzare i veicoli Bird dalle 20 alle 6 del mattino, con uno sconto del 20%. L’iniziativa si svolge in tutte le città italiane dove è presente Bird. Da un’analisi realizzata da Bird infatti, emerge che oggi il monopattino è utilizzato prevalentemente dalla popolazione maschile: circa il 70% degli utenti è uomo, contro un 30% di donne. Queste percentuali però tendono a riequilibrarsi, soprattutto nelle città più grandi come Roma e Milano, nelle fasce orarie in cui più spesso accadono episodi di violenza: la sera e nel weekend, proprio a riprova del fatto che le donne nei contesti urbani vedono nel monopattino un’alternativa sicura per fare ritorno a casa o per percorrere l’ultimo miglio.  

“Abbiamo scelto di lanciare l‘iniziativa nel mese di novembre, nel corso del quale ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, perché crediamo che anche i piccoli gesti come questo possano fare la differenza nella creazione di città sempre più sicure per tutte le persone, e soprattutto per le donne”,  ha dichiarato Cristina Donofrio, Country Manager di Bird in Italia. “I dati ci confermano che per chi abita lontano dalla fermata del bus o della metro, il monopattino è un presidio di sicurezza: per questo siamo orgogliosi di collaborare con una realtà virtuosa come DonneXStrada”.

“Tornare a casa di notte è sempre un problema, per una donna e non solo. Ragioniamo su chi ci potrà accompagnare, se dobbiamo spendere soldi per un taxi che ci costa tanto ma che è per noi un mezzo più sicuro di altri, stiamo attente sui mezzi pubblici che nessuno ci guardi e soprattutto che non che non scenda alla nostra stessa fermata e che non ci segua, camminiamo a passo veloce, ci guardiamo indietro, teniamo le chiavi in mano e il telefono pronto, prendiamo il monopattino o la bici lasciandoci portare a casa da qualcosa che ci da più sicurezza. Perché questo è quello che viviamo, ed è così ogni giorno. Allora per DonneXStrada e per quello che è il nostro impegno per migliorare la sicurezza in strada delle persone e contrastare la violenza, la collaborazione con bird risulta fondamentale per avere mezzi più accessibili, per costruire insieme strade migliori. Siamo quindi entusiaste della collaborazione e speriamo che tante donne possano trarne vantaggio”, dichiara Laura de Dilectis, vicepresidente e ideatrice di DonneXStrada.

Chi è Bird 

Bird è un’azienda di micro mobilità, impegnata a portare nelle comunità di tutto il mondo soluzioni di trasporto accessibili e rispettose dell’ambiente, come i monopattini e le biciclette elettriche. Fondata nel 2017 da Travis VanderZanden e operativa in Italia dal 2019, Bird è in rapida espansione. Oggi fornisce flotte di veicoli elettrici in sharing a cittadini e turisti in più di 470 città a livello globale e collabora strettamente con le città in cui opera per fornire alle persone una modalità di trasporto affidabile e conveniente. 

Chi è DonneXStrada

DonneXStrada è un’associazione che offre un aiuto concreto alle vittime di violenza di genere, fornendo allo stesso tempo strumenti concreti per impedire il ripetersi di quelle dinamiche. Rivendicando il diritto fondamentale e inalienabile di tornare a casa in sicurezza, costruendo una rete attiva sui social e sul territorio per promuovere una partecipazione collettiva concreta, rieducando la società nei confronti della violenza di genere e supportando psicologicamente chiunque subisca delle discriminazioni.

Marziani UE + Elettrico + Euro 7 = auto e camion nel caos

A Bruxelles, a comandare, ci sono dei veri “marziani”. Non contenti di aver imposto per il 2035 il “tutti in elettrico”, costringendo i costruttori di vetture a imponenti investimenti, diciamola tutta, alla cieca, viste le incertezze che permangono su questa scelta e le velocità diverse in cui procedono i vari Paesi in quella direzione, ecco piombare sul settore – e di riflesso sui consumatori – la tegola Euro 7.

I nuovi severissimi standard sui limiti alle emissioni inquinanti saranno in vigore dal primo luglio 2025, per auto e furgoni, e dal primo luglio 2027, per bus e mezzi pesanti. Limiti molto ma molto ambiziosi da raggiungere in tempi fuori dalle più elementari logiche che – se confermati – costringeranno i costruttori a rivedere le strategie di investimento, proprio quello che il comparto sperava di non dover fare.

Siamo al paradosso: da una parte, la Commissione UE spinge per la sola mobilità elettrica; dall’altra, impone di rivedere, attraverso i nuovi standard Euro 7, tutti i limiti inquinanti delle attuali motorizzazioni. Ma come? Si chiedono a giusta ragione i capi dei colossi automobilistici e dei veicoli industriali? Devo stanziare altri miliardi e miliardi per l’Euro 7 quando so già, se le cose non dovessero cambiare, che dopo qualche anno i veicoli con tale omologazione non potranno essere più prodotti e venduti. Dei veri geni della coerenza. Intanto, per le auto si prevede già da ora un impatto tra i 90 e i 150 euro sui costi di listino e intorno ai 2.600 euro per bus e camion. Che si aggiungono ai rincari determinati dall’innalzamento dei costi energetici e dalla scarsità dei semiconduttori sul mercato.

 

Ancora una volta, Bruxelles non ha voluto ascoltare le istanze dei costruttori, un po’ il concetto espresso poco tempo fa da Carlos Tavares, ad di Stellantis, che proprio per questa ragione (l’essere ignorati dalla politica) ha deciso di uscire da ACEA, l’Associazione europea delle Case automobilistiche, ridotta ormai a lamentarsi di situazione ormai avviate, come ha fatto il presidente Oliver Zipse che ha palesato le sue serie preoccupazioni, precisando che “l’industria automobilistica prende molto seriamente il suo ruolo di ridurre sia la CO2 sia le emissioni inquinanti, ma purtroppo, il beneficio ambientale della proposta della Commissione è molto limitato, mentre aumenta pesantemente il costo dei veicoli”.

Una nuova mossa, quella dei “marziani” di Bruxelles, che rischia di indebolire ulteriormente l’industria dell’auto europea, costretta a ripensare i suoi piani con, alla fine, il pericolo di rallentare l’innovazione verso l’auto elettrica, a tutto vantaggio dei concorrenti cinesi dalle mani libere e da un potenziale economico senza pari. Quindi, grazie a Ursula (von der Leyen), Frans (Timmermans), Jan (Huitema) & compagnia cantante per continuare a remare contro gli interessi europei. E grazie anche dai consumatori che saranno sempre più discriminati dai prezzi delle vetture. Non bastava l’auto elettrica…

Opel Mokka-e: la visione della Casa del Fulmine

di Luca Talotta

Il test drive della nuova Opel Mokka-e è stato il gancio ideale per indagare sul futuro dell’azienda tedesca, oggi parte del Gruppo Stellantis, che dal 2028 produrrà solo vetture elettriche.

Ne abbiamo parlato con Stefano Virgilio, PR Manager di Opel Italia.