UNESCO: appello per la “Prominence” della radio in auto

UNESCO: appello per la “Prominence” della radio in auto

di Adriano Matteo (Radiospeaker.it)

 

L’ascesa dei veicoli elettrici ha portato alla progettazione di futuri modelli di automobili senza radio incorporata, favorendo invece le funzionalità di connessione a Internet. Tuttavia, una parte significativa dell’ascolto della radio avviene in automobile, dove le persone fanno affidamento su di essa per le ultime notizie, gli aggiornamenti sul traffico, le previsioni del tempo, l’intrattenimento e, soprattutto, le informazioni di emergenza.

La radio resta un punto di riferimento importante soprattutto in momenti di crisi e situazioni di emergenza quando la banda larga è bloccata e l’elettricità viene interrotta.

A sottolineare questo importante ruolo della radio nei tempi moderni, lo scorso 13 febbraio al World Radio Day, organizzato da Radiospeaker.it, diversi nomi di spicco fra cui Eugenio La Teana, direttore ricerca e sviluppo di “RTL 102.5”, che ha spiegato come i giovani a oggi scoprano la musica solo attraverso smartphone e piattaforme digitali: “L’ascolto in auto rimane uno dei pochi momenti in cui la radio tradizionale mantiene il suo ruolo primario – ha specificato La Teana ai microfoni di Radiospeaker.it – La radio deve garantirsi un posto di rilievo nei cruscotti digitali delle auto e negli ecosistemi digitali in generale. Serve una visione che vada oltre il singolo brand o gruppo editoriale, per costruire una soluzione tecnologica globale che faciliti l’integrazione della radio nel mondo digitale, semplificando le attività di integrazione da parte dell’industria che produce device e autovetture”.

Ed è proprio in occasione della giornata mondiale della radio del mese scorso che l’UNESCO, insieme alle organizzazioni radiotelevisive di tutto il mondo, hanno lanciato un appello alle industrie tecnologiche e automobilistiche affinché la radio rimanga disponibile nelle auto.

“La radio ha il suo posto nella trasformazione digitale dell’ecosistema dell’informazione, integrando Internet e le piattaforme digitali. L’evoluzione delle tecnologie di comunicazione dovrebbe far avanzare il diritto delle persone a ricevere informazioni e idee attraverso qualsiasi mezzo, invece di regredirlo“, afferma la dichiarazione congiunta.

Ad approfondire questo tema al World Radio Day di Milano, anche l’avvocato Massimo Lualdi, founder & managing partner di Consultmedia: “Occorre il tasto ‘radio‘ in macchina, che rimandi almeno a un aggregatore radiofonico. Per fare questo bisogna utilizzare uno strumento di tipo regolamentare o normativo per la radio, che in questo momento è in corso in campo televisivo e che si chiama Prominence, che permette di assegnare quindi rilevanza a determinati contenuti. È un sistema per cui viene garantita la presenza della radio, in questo caso l’icona, che dà la possibilità alla radio di sopravvivere all’interno di un ecosistema inevitabilmente variegato di offerte musicali soprattutto On Demand come Spotify“.

Foto archivio forumautomotive-diario

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