PwC: quali trend per l’industria, focus sull’automotive

PwC: quali trend per l'industria, focus sull'automotive

Foto: Nicola Anzivino, Global & EMEA Industrial Manufacturing and Automotive Deals Leader, Partner PwC Italia

 

Nel 2023 sono diminuite le operazioni di M&A annunciate nel settore manifatturiero a livello mondiale: -3% a volumi (vs. 2022) e -24% a valori. Flessione maggiore per i deals effettivamente completati nel 2023, pari al -7% a volumi e -48% a valori. I megadeals annunciati sopra i 5 miliardi di dollari si sono ridotti del 46% rispetto al 2022. In controtendenza il settore Aerospace & Defence che è cresciuto del 13% a volumi a livello globale. In sofferenza l’Engineering & Construction con una contrazione dell’11%.

 

Mercato italiano

Le operazioni di M&A completate nel 2023 nel manifatturiero italiano sono calate in modo più contenuto: -3% a volumi in Italia vs -7% Globale. Le dimensioni inferiori, la minore esposizione alle tensioni geopolitiche e i limitati problemi di financing hanno premiato i deals domestici. Nel 2023 i domestic deal hanno rappresentato il 63% del mercato italiano, gli inbound il 26% e gli outbound l’11%, in linea con il 2022.Fra i settori più performanti in Italia l’Aerospace & Defence e l’Engineering & Construction. Il 2023 ha segnato un aumento della presenza dei fondi di Private Equity nel mercato M&A italiano (45% sul totale dei volumi nel 2023 vs 40% nel 2022). Gli investimenti si sono concentrati principalmente sui settori Manufacturing e Business Services.

 

 

Tendenze nel mercato M&A manifatturiero italiano

Nel 2024 PwC prospetta un recupero dell’M&A nel settore manifatturiero italiano grazie al parziale miglioramento della situazione finanziaria macroeconomica rispetto all’anno precedente. La riduzione delle pressioni inflazionistiche e potenzialmente dei tassi di interesse renderà meno complesso il financing dei deals più grandi, influenzando positivamente soprattutto l’attività dei fondi di Private Equity che hanno significativo dry powder da investire in Italia.

 

I deal precedentemente sospesi o posticipati per condizioni di mercato sfavorevoli o per problemi di price gap torneranno sul mercato grazie alla crescente normalizzazione delle condizioni finanziarie e a un miglioramento della fiducia degli investitori sulle prospettive italiane di medio periodo. Inoltre, la tendenza verso approcci alternativi di finanziamento e di strutturazione dei deals (come earnouts, partnership e joint venture) contribuirà a risolvere alcuni deal breaker riscontrati in precedenza.

 

Le operazioni di domestic mid-market, caratteristiche del tessuto industriale italiano, continueranno a sostenere l’M&A italiano nel 2024, anche in relazione al crescente interesse da parte dei grandi corporate internazionali nell’acquisire competenze distintive a livello tecnico, tecnologico e industriale. I dealmaker saranno principalmente attratti da società con prodotti tecnologici innovativi (anche start-up) e da competenze R&D distintive.

 

Secondo l’analisi di PwC, l’aspetto chiave del 2024 sarà la capacità delle aziende italiane di trasformare il proprio modello di business per rimanere competitive, aumentare l’efficienza produttiva, espandere la propria presenza sul mercato domestico e internazionale, e assicurarsi una crescita sostenibile nel lungo periodo.

 

Tra i fattori di spinta principale per il processo di trasformazione si evidenziano l’acquisizione di competenze tecnologiche e di nuove tecnologie, l’implementazione di soluzioni per l’automazione e digitalizzazione dei processi industriali e delle supply chain, la cybersecurity e l’analisi dei dati per il rafforzamento della manutenzione predittiva. Continueranno ad essere centrali, inoltre, l’ottimizzazione strategica del portafoglio delle attività, l’efficientamento del modello operativo e gli investimenti ESG finalizzati a raggiungere obiettivi di sostenibilità in tempi brevi (decarbonizzazione, utilizzo di energia rinnovabile ed elettrificazione delle attrezzature industriali con un forte focus sull’efficienza energetica).

 

Le operazioni di M&A saranno anche uno strumento per gestire le incertezze che potrebbero ancora colpire le supply chain e le problematiche finanziarie di alcune aziende. Secondo l’analisi di PwC, nel 2024 si prospettano numerose operazioni di ristrutturazione e consolidamento per rafforzare società in difficoltà e dismissioni selettive del portafoglio per uscire da mercati ritenuti non più di interesse per ragioni strategiche o geopolitiche.

 

Nicola Anzivino, Global & EMEA Industrial Manufacturing and Automotive Deals Leader, Partner PwC Italia: “Ci sono segnali di una forte ripartenza dell’attività M&A nell’IM&A in Italia, con un focus sulla individuazione di opportunità di value creation e su processi di razionalizzazione del portafoglio e di disinvestimento di asset considerati non-core. Il transformational M&A sarà fondamentale nel 2024, molti operatori industriali guarderanno alla crescita per linee esterne per accrescere le loro competenze a livello di automazione e robotica, con particolare attenzione sul settore dei servizi industriali a valore aggiunto. Ci aspettiamo che vengano create nuove opportunità di M&A in settori dinamici che stanno vivendo rapidi progressi collegati alla transizione energetica e all’evoluzione tecnologica”.

 

Automotive

Secondo PwC, la possibile flessione dei tassi di interesse renderà meno complesso il financing di operazioni di dimensione medio-grandi, agevolando nel 2024 una crescita sostenuta del mercato M&A italiano dell’Automotive. In particolare, l’analisi di PwC prospetta un consolidamento di piccole e medie imprese che sono state negativamente influenzate dalle condizioni macro e microeconomiche, creando opportunità per le aziende acquisitive e con buone disponibilità finanziarie. I settori più attivi saranno quelli collegati al mondo CASE, ossia Connectivity, Autonomous – Automated, Sharing ed Electrification.

 

Gli investimenti principali nel settore saranno, ancora una volta, legati alla trasformazione digitale (specialmente nei software per il settore automobilistico), e alla trasformazione sostenibile (riduzione delle emissioni di carbonio, automazione ed elettrificazione). Molti player stanno valutando o già attuando la dismissione delle business unit legate alle tecnologie dei motori a scoppio tramite operazioni di M&A e alcune aziende stanno iniziando a investire sui combustibili alternativi (idrogeno ed e-fuels). Il mondo delle batterie e dei veicoli elettrici rimarrà in fermento portando sia ad operazioni di M&A sia a joint venture e alleanze strategiche. La transizione verso i veicoli elettrici dipenderà, infine, dai futuri obblighi e incentivi emanati dal Governo italiano ed europeo e dagli investimenti nella costruzione dell’infrastruttura necessaria.

Foto fornita da PwC

 

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