Mercato dell’auto: piatto perché forzato

Mercato dell'auto: piatto perché forzato
di Mario Verna, manager automotive
 
Velato, come il sole d’autunno. Senza la poesia del “foliage”, né l’allegria del vino nuovo. Il mercato auto va così, piatto perché forzato: stesse immatricolazioni dello scorso anno grazie a una bella impennata di km 0 (+40% circa) per compensare clienti che non ci sono (-12% di privati).

SOS per le multe che si accumulano come tossine, complicato da smaltire nei prossimi anni: 2.685 milioni di euro finora nell’anno 2025 (fonte Dataforce GmbH).

Anche perché i privati cittadini comprano a 118 g/km di CO2 e, questo è quello che succede, anche se davvero questi sciocchi automobilisti non capiscono, non si educano, bla bla bla…

Intanto, a Bruxelles è iniziato il “ballo della sedia” e si sgomita per non restare in piedi, perché la musica sta per terminare: frasi fumose e inconsistenti, forse rinvio, forse sì, forse no, “battery booster”, nuovi pacchetti di sostegno, “omnibus”, ma torneremo competitivi. Come, quando e in che cosa? Boh. Non c’è molto altro da aggiungere.

 
Foto fornita da Mario Verna
 

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