La 500 nella storia dei rally: conclusa la Pechino-Parigi

La 500 nella storia dei rally: conclusa la Pechino-Parigi

La mitica 500 guidata da Roberto Chiodi e Fabio Longo, dopo aver concluso con successo il rally più antico e lungo al mondo, è stata esposta per alcuni giorni al Museo Multimediale “Dante Giacosa” di Garlenda (Savona). Per la prima volta nella storia una Fiat 500 ha disputato e concluso la Pechino-Parigi, il rally intercontinentale più antico (prima edizione del 1907 vinta dall’Itala del principe Scipione Borghese), più lungo (14.750 km in 37 giorni di gara) e più difficile al mondo (tutti i ricambi a bordo, nessuna assistenza programmata).

 

L’auto ha attraversato 12 Stati lungo “la metà del mondo” su piste ai limiti della percorribilità, affrontando tempeste di sabbia e vento, superando sterrati e pietraie, fango, torrenti e il terribile ondulè con vibrazioni continue che sconquassano macchina, denti e budella di chi è a bordo. Il tutto con una Fiat 500 R del 1973, preparata dal “mago” Michele De Filippis, ma pur sempre di serie e consona alle verifiche Fiva.

 

Una autentica impresa da annoverare nella storia di questo modello che rappresenta veramente la genialità italiana nel motorismo e il principio delle cose ben fatte e durature.

Viva la piccola 500, dunque. E un plauso anche all’equipaggio

 

I due “decani” della manifestazione, il dentista Fabio Longo e il giornalista Roberto Chiodi (sette partecipazioni complessive); il proprietario Federico Pedini Amati, ministro del Turismo di San Marino, salito a bordo nei primi tre giorni e all’arrivo; e l’imprenditore sammarinese Stiven Muccioli, al volante da Baku ad Ankara. Un team tanto audace e motivato quanto incosciente, perché l’idea di affrontare una Pechino-Parigi – sapendo benissimo in cosa consiste – qualsiasi persona ragionevole l’avrebbe bocciata in partenza. Ma le imprese si compiono (come scritto sul cofano di “Lucia”) andando “Oltre ogni immaginazione”.

 

foto uff stampa fiat 500 club italia

 

Recommended Posts