Quadricicli in Italia: primi 9 mesi in crescita

Quadricicli in Italia: primi 9 mesi in crescita
Foto: AIXAM City Gto
Il mercato dei quadricicli in Italia ha mostrato una robusta crescita nei primi nove mesi del 2024, con un incremento complessivo delle immatricolazioni del 28,68% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa tendenza positiva ha portato a un totale sul 2024 di oltre 15.000 unità immatricolate, segnando un passo significativo verso l’adozione di veicoli più compatti per le esigenze urbane, ma anche verso una adoption maggiore di veicoli elettrici.
Le immatricolazioni del BEV crescono infatti del +48,85% rispetto al 2023, oltre 3.000 unità, mentre il comparto ICE rimane pressoché stabile. In termini di canali di vendita, oltre quello dei privati che la fa da padrone con oltre l’85% di market share, il canale fleet e delle auto-immatricolazioni sono quelli con crescita maggiore del mercato, chiaro segnale della comparsa di politiche del mercato autovetture anche nel comparto quadricicli.
“La continua espansione del mercato dei quadricicli elettrici fa ben sperare, soprattutto a chi abita in città, nell’arrivo di una concorrenza capace di proporre prezzi ragionevoli per contenuti e autonomia più in linea con le esigenze dei Clienti che scendono da un’autovettura”, commenta Francesco Farris, Business e Project Manager di Dataforce Italia. “La partita si gioca sulla ricerca dell’ottimo tra rata mensile sui 100€/mese, autonomia su misura anche per la platea sprovvista di ricarica casalinga e contenuti di comfort e sicurezza più maggiori. Attendiamo il 2025 speranzosi”.
Foto da ufficio stampa AIXAM

Autodromo di Imola: test notturni per una nuova sicurezza stradale

Autodromo di Imola

L’Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari” di Imola continua ad affermarsi come un punto di riferimento nel settore della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile. Nella notte tra il 3 e il 4 settembre 2024, l’autodromo ha ospitato una serie di test sperimentali notturni, nell’ambito del progetto CCAM Connected Networks and Smart Infrastructure, parte dello Spoke 7 del MOST – Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile.

Questi test, condotti in collaborazione con il Dipartimento DICAM dell’Università di Bologna e Movyon, il polo tecnologico del Gruppo Autostrade per l’Italia, hanno come obiettivo principale l’ottimizzazione della sicurezza stradale attraverso la valutazione della leggibilità e visibilità dei segnali stradali verticali. La particolarità di questa sperimentazione è che si svolgerà in condizioni notturne senza illuminazione stradale, un contesto realistico per capire come le tecnologie innovative possono migliorare l’esperienza dei conducenti in situazioni difficili.

La sperimentazione: un laboratorio a cielo aperto

Il sindaco di Imola, Marco Panieri, ha sottolineato l’importanza di queste attività per il territorio: “Imola è orgogliosa di ospitare queste sperimentazioni. Abbiamo dimostrato grande interesse per iniziative come queste, che rafforzano il nostro percorso di sviluppo tecnologico e di sostenibilità attraverso il progetto Imola Living Lab“.

La sperimentazione prevede la partecipazione di 20 conducenti, che guideranno un veicolo lungo un tracciato appositamente studiato, caratterizzato da segnali stradali verticali di diverso tipo, vari livelli di retroriflettanza e condizioni di manutenzione. I risultati dei test saranno utilizzati per migliorare l’efficacia e la sicurezza dei segnali stradali nelle condizioni più critiche.

Un aspetto cruciale del progetto riguarda l’impatto acusti. Grazie ai dati raccolti durante test precedenti, è stato possibile garantire che l’autodromo rimanga entro i limiti stabiliti dalla zonizzazione acustica comunale, dimostrando l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità anche durante le attività sperimentali.

Centro di innovazione
Non è la prima volta che l’autodromo di Imola viene utilizzato come centro di sperimentazione tecnologica. Dal 2021, con la strategia di polifunzionalità, l’impianto si è trasformato in un vero e proprio laboratorio per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale.

“L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari si conferma come un centro di eccellenza per l’innovazione tecnologica”, ha dichiarato Gian Carlo Minardi, Presidente di Formula Imola. “Queste iniziative sono fondamentali non solo per la sicurezza stradale, ma anche per la mobilità sostenibile, due pilastri della nostra missione per il futuro”.

L’impatto sociale di queste ricerche è evidente: migliorare la sicurezza stradale e promuovere tecnologie sostenibili sono due ambiti cruciali per lo sviluppo delle infrastrutture di mobilità del futuro. L’autodromo si colloca così come un esempio di sinergia territoriale, grazie alla collaborazione con il Comune di Imola, il Consorzio territoriale Con.Ami, la Regione Emilia-Romagna, e partner accademici come l’Università di Bologna.

Foto da archivio Lulop

Salone di Parigi 2024: sfilza di anteprime e novità del mondo dell’auto

Salone di Parigi 2024

di Gaetano Scavuzzo (Motorionline)

In questi giorni gli occhi degli appassionati di auto sono rivolti al Salone dell’Auto di Parigi 2024, la kermesse automobilistica all’ombra della Tour Eiffel che si svolge dal 14 al 20 ottobre. Nonostante le non poche difficoltà che il mondo automotive sta attraverso in questo complicato periodo storico, alla manifestazione parigina prendono parte diversi dei principali costruttori, da Stellantis a Renault fino ad arrivare agli emergenti marchi cinesi.

Tra evocazioni del passato e futuristici prototipi

Diverse le anteprime svelate al Salone di Parigi 2024. Tra quelle che suscitano maggiore curiosità c’è la nuova Renault R4 che accende la nostalgia degli appassionati attraverso l’evocazione di un modello storico del passato reinterpretato in chiave moderna con le forme da crossover urbano. Rimanendo in casa Renault ma passando al marchio Alpine, a Parigi debutta anche la Alpenglow Hy4, prototipo a idrogeno potente e innovativo, affiancata dal concept A390_β che prefigura la futura fastback sportiva del brand francese.

Tra le altre novità che presenziano il Salone di Parigi 2024 ci sono l’aggiornata Alfa Romeo Tonale, l’Alfa Romeo Junior Speciale ibrida, l’Audi Q6 e-tron Sportback, le nuove Citroen C4 e C4 X, il concept Citroen C5 Aircross, la Dacia Bigster, la nuova Ford Capri, la Kia Sportage PHEV, la Peugeot E-408, le MINI tre porte e Aceman elettriche in versione John Cooper Works, la Skoda Elroq e la Microlino Spiaggina.

L’offensiva cinese

Sostanziosa poi la presenza delle Case automobilistiche cinesi, a partire da Leapmotor, il brand partner di Stellantis, che a Parigi ha mostrato per la prima volta il SUV B10, terzo modello destinato al mercato europeo dopo la city-car T03 e il SUV C10. Significativa anche la presenza di BYD che a Parigi presenta il nuovo SUV Sealion 7 e mostra al pubblico europeo il maxi-SUV per il fuoristrada Yangwang U8 da 1.200 CV. A completare la gamma di novità provenienti dalla Cina ci sono poi la Forthing Xinghai S7, l’hypercar elettrica Hyper SSR di GAC e la Xpeng P7+ che punta tutto sull’integrazione delle tecnologie di intelligenza artificiale nel veicolo.

Foto di Lorenzo Bellini (Motorionline)

Bosch con il “Road Hazard Service”: sicurezza stradale in tempo reale

Bosch con il "Road Hazard Service"

Bosch, azienda leader nel settore della mobilità, ha lanciato un nuovo servizio innovativo chiamato Road Hazard Service, pensato per aumentare la sicurezza su strada. Questo sistema, basato su una tecnologia in tempo reale, fornisce ai guidatori informazioni cruciali sui potenziali pericoli lungo il percorso. Nebbia fitta, pioggia battente, incidenti, veicoli in panne o in contromano: tutti questi rischi possono essere segnalati prima che si trasformino in situazioni critiche.

A partire da giugno 2024, il Road Hazard Service è stato implementato con successo su milioni di veicoli in tutta Europa. A dicembre 2024, il servizio sarà disponibile anche per i veicoli Mercedes-Benz Trucks, segnando un passo avanti nell’adozione di questa tecnologia nel settore dei trasporti commerciali.

Prevenire i pericoli con il cloud

“Il nostro Road Hazard Service segnala le condizioni di pericolo ai conducenti in tempo utile, prima che si verifichi una situazione critica”, afferma Markus Heyn, membro del cda di Bosch e Presidente del settore di business Mobility. Questo innovativo sistema, che raccoglie dati da una flotta globale di veicoli connessi, avvisa il guidatore in tempo reale di potenziali pericoli presenti lungo il tragitto.

Il Road Hazard Service è parte dei Connected Map Services di Bosch e sfrutta informazioni provenienti da fonti esterne come servizi meteorologici e operatori stradali. Il sistema utilizza questi dati insieme a quelli forniti dai sensori dei veicoli, tra cui la temperatura esterna, l’attivazione dei tergicristalli e del sistema ESP (Electronic Stability Program), per fornire avvisi precisi e tempestivi. In caso di rischio di aquaplaning o visibilità ridotta, ad esempio, il sistema segnala al conducente di ridurre la velocità o di prestare maggiore attenzione.

Come funziona

Il servizio è basato su dati anonimi raccolti da milioni di veicoli in tutto il mondo. Questi veicoli, dotati di sensori e sistemi di monitoraggio, inviano informazioni come la velocità dei tergicristalli, la temperatura esterna e la presenza di nebbia o pioggia. Tali dati vengono confrontati con quelli forniti dai servizi meteorologici, e un algoritmo avanzato elabora le informazioni per identificare eventuali pericoli.

Se, ad esempio, un tratto di strada è particolarmente scivoloso a causa della pioggia, il sistema confronta le informazioni sulla velocità dei tergicristalli con le previsioni meteo per determinare il rischio di aquaplaning e avvisare il conducente in tempo reale. Allo stesso modo, il sistema rileva automaticamente se la visibilità è compromessa dalla nebbia, attivando un avviso per il guidatore.

Un altro elemento chiave del Road Hazard Service è l’integrazione del wrong-way driver warning. Se un veicolo nelle vicinanze viaggia contromano, il sistema avverte il conducente tramite il display di navigazione, riducendo così i rischi di incidenti frontali.

La tecnologia alla base del futuro della guida autonoma

Connected Map Services di Bosch, di cui il Road Hazard Service fa parte, rappresentano una tecnologia fondamentale per la guida sempre più autonoma. Questi servizi forniscono dati dettagliati che vanno oltre ciò che i sensori radar e video possono rilevare, permettendo ai veicoli autonomi di prendere decisioni più accurate e predittive. Informazioni come la geometria della corsia, la velocità ottimale in curve pericolose o la localizzazione precisa di incroci e punti di riferimento sono tutte determinate grazie ai dati condivisi dalla flotta connessa.

In questo modo, i veicoli autonomi possono guidare in modo più naturale, sicuro e prevedibile, anche in condizioni di scarsa visibilità o su strade sconnesse. «I veicoli connessi beneficiano dell’esperienza combinata di tutti i veicoli sulla strada, migliorando la sicurezza complessiva», aggiunge Heyn.

Impatto globale

A partire da dicembre 2024, con l’adozione del Road Hazard Service da parte dei veicoli Mercedes-Benz Trucks, Bosch intende espandere ulteriormente il servizio a livello globale. L’obiettivo è ambizioso: portare questo sistema su milioni di auto e camion in tutto il mondo, riducendo drasticamente il numero di incidenti stradali legati a condizioni meteorologiche avverse o pericoli imprevisti.

“Ruote nella Storia”, tappa nell’Agrigentino: tanti appassionati e l’astro nascente Guirreri

"Ruote nella Storia"

Successo per l’evento “Ruote nella Storia”: raduno sportivo culturale alla scoperta delle bellezze della provincia di Agrigento. Un tour attraverso la storia e le bellezze di una provincia ricca di fascino e cultura, con monumenti che rappresentano il susseguirsi di popoli in un territorio sempre fertile a nuove scoperte. Il viaggio organizzato dall’Automobile Club Agrigento è partito proprio dal capoluogo di provincia, terra in cui risiede la magica Valle dei Templi (patrimonio UNESCO), approdando alla fine a Realmonte, luogo in cui si erige la suggestiva Scala dei Turchi.

“Agrigento si è trasformata in un palcoscenico culturale d’eccezione, in quanto ospitato un evento promosso dall’Assessorato ai Beni Culturali e dalla Regione Sicilia. L’iniziativa prende il nome di Archeo Experience nella Terra dei Tesori e il Direttore Ugo Picarelli è riuscito a coinvolgere enti ed istituzioni presenti sul territorio, ognuno con le proprie peculiari attività – ha commentato Giuseppina Danile, direttrice di AC Agrigento – . Noi, come AC Agrigento, abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa più vasta con una serie di eventi legati all’automobilismo. Ad aprire la carovana Santina Lattuca, sindaco di Realmonte. Una menzione speciale, inoltre, va al nostro presidente Salvatore Bellanca che, da appassionato di veicoli d’epoca, è riuscito a costituire la prima commissione sulla storicità dei veicoli che si sono dimostrati entusiasti nel partecipare in questo fine settimana a tutte le attività messe in campo da AC Agrigento”.

L’evento è stato preceduto da un convegno dedicato al tema “Auto storiche e sicurezza” con moderatori Chiara Pascarella, deputy chief communication officer di ACI, e Pierluigi Bonora, direttore di ACI Radio e promotore di #FORUMAutoMotive. Special guest il giovane pilota Giuseppe Guirreri, siciliano, neo diciottenne e grande promessa, che gareggia su Lamborghini Huracàn Evo 2.

Addio all’ingegner Marelli: se n’è andato un pezzo di storia italiana dell’auto

Addio all'ingegner Marelli

Tutti noi di #FORUMAutoMotive ci stringiamo con commozione all’amico e collega Marco Marelli per la scomparsa del papà, l’ingegner Giovanni Marelli. Aveva 84 anni, negli anni ’60, appena laureato in ingegneria meccanica era entrato in Ferrari, dove rispondeva direttamente a Enzo Ferrari.

In seguito venne chiamato dal presidente dell’Alfa Romeo, Giuseppe Luraghi, Marelli si dedicò al marchio riportandolo in piena attività nelle maggiori gare, accumulò parecchie vittorie in particolare con l’Alfetta GTV.

Giovanni Marelli sostenne per tutta la vita l’ingegneria e l’industria italiana dell’auto.

“Beyond Greenance Kit” di Brembo: prestazioni e sostenibilità sono gli obiettivi

Brembo amplia la sua offerta con il Beyond Greenance Kit, ora disponibile anche per le berline.

Questa soluzione frenante innovativa, conforme alla normativa Euro 7, riduce le emissioni di particolato fino all’80%, garantendo al contempo un risparmio sui costi di gestione e alte prestazioni senza compromessi.

Brembo è un’azienda che non ha bisogno di presentazioni, è leader mondiale nei sistemi frenanti, e continua a spingere sull’innovazione, che non si limita ai prodotti per il motorsport. La continua evoluzione della gamma comprende infatti il Beyond Greenance Kit, una soluzione avanzata che unisce prestazioni elevate e sostenibilità ambientale.

Questa linea di prodotti, pensata inizialmente per veicoli commerciali e flotte a lunga percorrenza, è ora disponibile anche per le berline, ampliando così la gamma di veicoli che possono beneficiare di questa tecnologia all’avanguardia.

Il Beyond Greenance Kit prende il suo nome dall’unione dei concetti di “Green” e “Performance”, indicando chiaramente l’obiettivo di Brembo di combinare riduzioni significative delle emissioni di particolato, con un’efficienza operativa e prestazioni di alto livello. La gamma include dischi in lega innovativi e pastiglie freno di nuova concezione, sviluppati per offrire un chilometraggio maggiore e un’ottimizzazione del costo totale di proprietà dei veicoli.

 

Prestazioni e sostenibilità

Conforme alle severe normative Euro 7, il Beyond Greenance Kit riduce le emissioni di PM10 e PM25 fino all’80%, rappresentando un grande passo avanti verso una mobilità più sostenibile. Ma le performance ambientali non sono l’unico vantaggio di questo kit. Brembo ha progettato questa soluzione per offrire una riduzione media del 15% sui costi di gestione dei veicoli, rendendolo particolarmente interessante per i conducenti professionisti e per chi percorre lunghe distanze.

Questo non comporta alcun compromesso sulle prestazioni frenanti, che rimangono ai massimi livelli di sicurezza e affidabilità, come dimostrato dai rigorosi test ECE-R90 e dalle prove su strada condotte dall’azienda.

Innovazione continua per l’aftermarket

Il Beyond Greenance Kit rappresenta una ulteriore evoluzione della gamma Brembo Beyond, una linea pensata per rispondere alle esigenze della mobilità del futuro. Attraverso la continua ricerca e sviluppo, Brembo sta investendo in soluzioni che non solo migliorano le performance dei veicoli, ma riducono l’impatto ambientale, mantenendo il focus sulla qualità dei ricambi per l’aftermarket.

La versatilità di questo kit, ora disponibile per le berline oltre che per veicoli commerciali leggeri e flotte, rende Brembo un partner affidabile per chi cerca la migliore esperienza di guida e vuole allo stesso tempo contribuire a una mobilità più sostenibile.

 

Un impegno globale

Fondata nel 1961 e con sede a Bergamo, Brembo si è imposta come punto di riferimento globale per la progettazione e la produzione di sistemi frenanti ad alte prestazioni. Con 32 siti produttivi in 15 paesi, 9 centri di ricerca e sviluppo e un fatturato di quasi 4 miliardi di euro nel 2023, Brembo continua a innovare nel settore automotive, collaborando con i principali produttori di veicoli in tutto il mondo.

L’azienda è inoltre protagonista nel mondo del motorsport, con oltre 600 titoli vinti, un’esperienza che contribuisce direttamente allo sviluppo delle soluzioni frenanti per i veicoli di tutti i giorni. Grazie alla sua visione strategica “Turning Energy into Inspiration”, Brembo mira a contribuire a plasmare il futuro della mobilità con tecnologie sempre più sostenibili e digitali.

 

“Pensieri e parole… scritte”: la rassegna stampa di Mario Verna

Pensieri e parole... scritte
Mario Verna, manager automotive, ha intitolata come “La via nella palude” la sua rassegna stampa settimanale online che il nostro “Diario” è ben lieto di proporvi. 
 
Pochi raggi di sole e molta confusione, tra richieste di revisione, di deroga e, non,resti tutto com’è che è meglio, ma servono soldi e spinte. La Camera interroga Carlos Tavares al volante di Stellantis, che difende il suo operato senza se e senza ma, eppure l’Italia politica è in fermento. Pare ormai tardi per riparare. A meno che… a meno che qualche folgorazione rimetta le cose a posto in un’Europa stanca e malconcia.
 
Sindacati e lavoratori sul piede di guerra, mentre i clienti restano a guardare. Non basteranno le guerre di posizioni, perché nessuno vincerà davvero o, se dovesse accadere, saranno in pochissimi. Occhio alle multe e, dunque, alle produzioni: se non si venderanno vetture elettriche a sufficienza si smetterà di produrre le endotermiche. Intanto, la Germania è ferma e questo è un problema per tutti.

Stellantis e l’auto elettrica: un atteggiamento ondivago

Incentivi per le auto elettriche al via: niente "eco-score"
di Andrea Cardinali, direttore generale di UNRAE
(dalle dichiarazioni rilasciato all’agenzia “AdnKronos”)
La sua strategia sull’elettrico di Stellantis, negli anni, è stata ondivaga. Tutto il mercato dell’auto soffre, siamo in una fase critica: in Italia siamo ancora a -18% dai livelli pre-Covid e anche il mercato europeo è parecchio in difficoltà.
L’incertezza sul fronte delle politiche auto a livello UE portano il consumatore medio a rinviare le proprie intenzioni di acquisto. A questo, però, si deve aggiungere un altro dato. Stellantis, infatti, da un lato sconta una omogeneizzazione della gamma di prodotto dei suoi brand che penalizza la quota di mercato complessiva rispetto al momento pre-fusione.
In più sull’elettrico ha sempre avuto una quota di mercato inferiore e un atteggiamento rispetto alla transizione ondivago.

Parola al Terzetto: Tavares sempre più in difficoltà, Green Deal alla prova del 9

Parola al Terzetto: Tavares sempre più in difficoltà, Green Deal alla prova del 9
Pierluigi Bonora, promotore di #FORUMAutoMotive, Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro studi Fleet & Mobility, e Andrea Taschini, manager automotive, in quesdto nuovo appuntamento con “il Terzetto”,  commentano gli ultimi fatti che hanno caratterizzato il settore.
 
A partire dalle dichiarazioni di Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, davanti alla Commissione attività produttive della Camera, che non sono piaciute ai parlamentari, al mondo confindustriale e ai sindacati.
 
Per arrivare alla discussione in  atto, a Bruxelles, sulle modifiche all’agenda e ai contenuti di un Green Deal che, come è stato approvato, sta creando seri e soprattutto tangibili problemi all’economia e all’occupazione in Europa.