Acquisti di auto: pesano l’onda lunga dell’inflazione e i tassi elevati

L'automotive in Italia: situazione sempre più critica, bene la strategia di Urso
di Roberto Vavassori, presidente di ANFIA
 
Dopo il rallentamento della crescita di luglio (+4,7%), ad agosto 2024 il mercato auto italiano inverte la tendenza e registra un calo a doppia cifra (-13,4%), complice anche un giorno lavorativo in meno rispetto ad agosto 2023 (21 giorni contro 22).
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Dopo il buon risultato degli incentivi della fascia emissiva 0-20 g/Km di CO2, immediatamente esauriti a giugno, e lo smaltimento, nel mese di luglio, delle code immatricolative legate a queste prenotazioni di auto BEV, nelle altre due fasce (21-60 e 61-135 g/km di CO2) le prenotazioni stanno procedendo a ritmi più lenti, in particolare ad agosto che è tradizionalmente un mese dai bassi volumi.
 
Inoltre, l’onda lunga dell’inflazione unitamente ai tassi di interesse ancora elevati per finanziare l’acquisto di un nuovo veicolo pesano negativamente sul desiderio dei consumatori di cambiare vettura, come conferma anche il calo registrato sia a luglio che ad agosto (da -69,9 a -70,5) dall’indice ISTAT relativo all’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli, tra cui l’automobile e la contrazione riportata nel mese dalle transazioni relative ai veicoli usati.
 
Siamo di fronte a un insieme di fattori che ci distanziano, quindi, dagli ambiziosi obiettivi – dichiarati anche recentemente nel PNIEC – necessari a raggiungere i target europei di decarbonizzazione della mobilità.

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