Auto connesse: nel 2027 oltre 640 milioni nel mondo

Entro la fine del 2023 saranno oltre 350 milioni le auto connesse in circolazione nel mondo, in crescita del 18% rispetto al 2022. Per il 2027 il parco circolante mondiale di autovetture connesse supererà quota 640 milioni di unità, per poi arrivare a superare i 900 milioni all’inizio del prossimo decennio. Queste previsioni derivano da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec sulla base di uno studio condotto dal gruppo di ricerca e consulenza tecnologica britannico Omdia.

Secondo la ricerca, il numero di veicoli connessi in circolazione, ossia i mezzi dotati di soluzioni di connettività mobile in grado di assistere con efficienza il conducente e fornire informazioni in tempo reale, è destinato a raddoppiare in pochi anni. Le auto connesse possono ricevere informazioni su traffico e diagnostica, oltre a interagire con le infrastrutture stradali e viaggiare in interconnessione con altri veicoli.

Inoltre, le auto connesse sono dotate di numerosi schermi nella parte anteriore e posteriore dell’abitacolo, le cui dimensioni si prevede aumenteranno per agevolare la fruizione di servizi video e di intrattenimento.

Le tecnologie per garantire la connessione diventeranno sempre più diffuse e comporteranno quindi investimenti da parte delle case automobilistiche, ma anche da parte del mondo dell’autoriparazione.

L’aftermarket automobilistico dovrà quindi prepararsi a sfide continue sul versante digitale ed essere in grado di padroneggiare competenze trasversali, sempre più in chiave tecnologica.

Di queste necessità, e delle iniziative da mettere in atto per adeguarsi agli sviluppi del mercato, si parlerà a “Futurmotive Expo & Talks”, il nuovo evento di Autopromotec dedicato a costruttori, componentisti, distributori e buyers, in programma a Bologna dal 16 al 18 novembre 2023 e che tratterà delle sfide della transizione energetica ed ecologica e dei nuovi modelli di business nel settore automotive.

 

Avanti con gli Euro 5 Diesel: parlano Pichetto e Zangrillo

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di Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica

 

Abbiamo previsto una revisione e un aggiornamento del piano relativo al Diesel Euro 5 in Piemonte, ma che riguarda anche tutta la Pianura Padana, il testo era del 2017 e aveva una previsione di obiettivo completamente diversa da allora. Il divieto scatterà ora dal 1 ottobre 2024. Il passaggio all’elettrico non è ancora completo, mancano colonnine, non sono ancora installate completamento, inoltre la crisi dei chip con il Covid ha rallentato la consegna delle vetture elettriche.

 

di Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica amministrazione

Difendere l’ambiente non vuol dire mettere in difficoltà famiglie e lavoratori con misure inique e demagogiche. Bene ha fatto il Governo a intervenire per scongiurare il blocco dei Diesel Euro 5 in Piemonte. Ringrazio il ministro dell’Ambiente, il nostro Gilberto Pichetto, che è riuscito in breve tempo a compiere un intervento fondamentale.

 

L’inquinamento dell’aria è una questione importante, perché riguarda la salute dei cittadini, ma sono convinto che per combattere lo smog servano azioni strutturali. Estendere dal 15 settembre il blocco ai diesel Euro 5 avrebbe penalizzato migliaia di famiglie, che non possono permettersi di cambiare l’auto, e causato gravissimi danni all’economia del territorio e, in particolare, a tutte quelle categorie per le quali il furgone è uno strumento di lavoro e non solo un mezzo per spostarsi.

 

Grazie all’aggiornamento dei piani per la qualità dell’aria delle regioni della Pianura Padana, i veicoli Euro 5 Diesel potranno dunque continuare a circolare fino all’autunno 2025 in Piemonte, così come in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. L’inquinamento atmosferico non è causato soltanto dalle auto.

 

L’intervento del Governo, che ha così confermato la sua grande attenzione al Piemonte, valorizza gli effetti delle tante misure introdotte in questi anni dalla Regione. Interventi capillari, a cominciare da quelli di efficientamento energetico, che ora saranno ulteriormente rafforzati.

CA Auto Bank e Drivalia. insieme per democratizzare la eco-mobilità

 di Roberta Pasero 

Democratizzare la green mobility. È la missione di CA Auto Bank, gruppo Crédit Agricole, e della sua società di noleggio e mobilità Drivalia.

Giacomo Carelli, amministratore delegato di CA Auto Bank e presidente di Drivalia, allo IAA Mobility di Monaco di Baviera racconta i progetti di una realtà automotive che sta conquistando sempre più l’Europa anche con partnership strategiche.