Renault Zoe E-Tech: 100% elettrica

a cura di Safe-Drive

Al modello della Casa francese va certamente riconosciuto il merito di aver svolto il ruolo di apripista e antesignana nella direzione della mobilità elettrica. In questo caso, Safe-Drive mette alla prova la versione aggiornata di Renault Zoe, dotata di maggiore potenza e soprattutto maggiore autonomia.

 

I livelli di potenza sono due, compresi tra 110 e 135 cv, mentre l’autonomia varia, di poco, tra 375 e 390 km.

Maldarizzi e il mondo dell’auto che cambia: la psicologa entra in azienda

psicologo

Come affrontare al meglio un mondo in grande trasformazione come quello dell’Automotive? Maldarizzi Automotive propone, tra i vari strumenti, il progetto “Well-BE”: una psicologa a disposizione gratuitamente per tutte le lavoratrici e i lavoratori. Nell’ultimo periodo tutto sta cambiando in maniera veloce e spesso imprevista. Situazioni che si riversano anche sulle aziende che attraversano cambiamenti organizzativi con una frequenza maggiore rispetto al passato. In queste fasi di transizione Maldarizzi Automotive sceglie di mettere al primo posto le persone e il loro benessere.

“Le persone sono al centro delle organizzazioni e del loro sviluppo e questo è tanto vero in un settore come quello dell’automotive, in rapida evoluzione – ha spiegato il presidente della Maldarizzi Automotive, il Cavaliere del Lavoro Francesco Maldarizzi – e ci piace essere vicini nel miglior modo possibile alle nostre e ai nostri dipendenti, provando ad accompagnarli in un processo di cambiamento lavorativo che inevitabilmente interferisce sulle proprie sicurezze e competenze”.

In azienda è stato così avviato un percorso che prevede costruttivi momenti di confronto con professionisti qualificati per il beneficio di tutti i lavoratori, con l’aspettativa di rafforzare l’individuo e il gruppo, potenziare la consapevolezza di sé, delle proprie capacità e potenzialità, sviluppare uno stile di leadership “gentile”, favorire il dialogo tra i lavoratori, incrementando, di conseguenza, la soddisfazione personale, lavorativa ed il modus vivendi aziendale.

Sono tre le tipologie di iniziative proposte nell’arco di questi mesi, gestite da psicologi professionisti nell’ambito del benessere aziendale: sessioni individuali per discutere, confrontarsi, trovare soluzioni su eventuali criticità – personali e lavorative – che interferiscono sul proprio benessere quotidiano; sessioni di gruppo nel caso in cui l’esigenza o la richiesta fosse condivisa da team di lavoro; discussion class/focus group con i lavoratori di alcuni reparti aziendali, per confrontarsi su tematiche che interferiscono sul benessere collettivo ed individuale, al fine di migliorare il microclima di appartenenza e, quindi, le prestazioni lavorative.

Il progetto ha ormai preso il via e al momento si registra una grande partecipazione da parte dei dipendenti, che, in modo equo tra uomini e donne, prenotano in autonomia e in totale riservatezza il proprio “momento” con la psicologa durante l’orario lavorativo.

“Siamo soddisfatti nel constatare che l’iniziativa sia molto apprezzata dai lavoratori, in particolar modo dai millennials – ha aggiunto Maldarizzi – ogni azienda può contribuire al benessere dei dipendenti prestando attenzione ai loro bisogni, in particolar modo nel corso di momenti di rivoluzione come quello che stiamo vivendo. Le politiche aziendali impattano direttamente sulla vita quotidiana di tutti e bisogna averne cura”.

Maldarizzi Automotive, anche tramite questa iniziativa, continua ad aggiungere tasselli per rendere più competitiva la propria realtà aziendale, investendo in modo concreto ed innovativo anche nella sostenibilità sociale, a oggi fondamentale per il benessere generale di chi ci lavora e per trattenere i giovani talentuosi, che oggi più che mai, avvertono la necessità di vivere in un ambiente di lavoro che li renda pienamente soddisfatti non solo dal punto di vista lavorativo ma anche personale.

L’UE protegga la sua industria: ristabilire con i cinesi una parità di condizioni

di Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis

Sarebbe ragionevole da parte dell’Ue proteggere almeno in modo decrescente l’industria europea dell’automotive dalla concorrenza straniera, in particolare cinese. Penso che sarebbe ragionevole farlo, almeno in modo decrescente, per far sì che ci troviamo tutti sullo stesso piano di parità. I regolamenti europei in questa fase risultano favorire i nostri concorrenti asiatici.

I regolamenti sono stati modellati sull’aspetto più competitivo dell’industria automobilistica cinese. Abbiamo messo le normative europee esattamente dove i cinesi erano i più competitivi, per questo servirebbero delle protezioni da parte dell’Ue per l’industria europea dell’auto, almeno nella fase di transizione, fino a quando non si sarà ristabilita una parità di condizioni per una competizione corretta.

Con l’inaugurazione,  a Billy-Berclau, vicino a Douvrin, in Francia, della prima delle tre gigafactory Acc in Europa, Stellantis comincia una nuova fase, grazie anche alla qualità della collaborazione fra tre grandi Stati – Francia, Italia e Germania – che ci hanno accompagnato in questo progetto. Siamo riusciti a collaborare anche se spesso gli interessi non coincidono.

È una trasformazione darwiniana. Contribuiremo al progetto di produrre in Europa il 23% delle celle delle batterie. Entro il 2030 Stellantis lancerà 65 nuovi modelli elettrici, una sfida industriale.