
Con questo andamento altalenante il consuntivo dei primi otto mesi del 2025 chiude con un calo del 3,68%. Non è un calo drammatico, ma drammatica è la situazione del mercato italiano dell’auto dopo la pandemia e particolarmente eloquente in proposito è il confronto di questa prima parte del 2025 con i primi otto mesi del 2019. Il calo è del 21,5%. E poco conforto viene dal fatto che il confronto con la situazione ante-crisi è sostanzialmente analogo con il resto dell’Unione Europea, mentre quello che differenzia invece sensibilmente il quadro italiano da quello del resto dell’Unione è la situazione della transizione energetica.
I dati pubblicati qualche giorno fa dicono che l’Italia è al penultimo posto nella graduatoria UE delle quote di mercato di auto elettriche e questo nonostante il nostro Paese abbia investito consistenti risorse per sostenere gli acquisti di auto elettriche. E a questo proposito va segnalato che stanno per partire nuovi incentivi per una spesa complessiva di quasi 600 milioni di euro e con una formula che premierà particolarmente gli automobilisti che percepiscono redditi bassi, dimenticando, forse, che chi percepisce redditi molto bassi difficilmente può comprare un’auto elettrica anche con l’aiuto degli incentivi e molto spesso non può comprarsi nessuna auto nuova, ma al massimo può permettersi un’auto usata.
In questo contesto, non meraviglia certamente lo scarso interesse che gli italiani dimostrano per l’auto elettrica che non costa certo poco anche con incentivi. D’altra parte, nel mondo della vendita di auto elettriche si cominciano a sentire scricchiolii non solo in Italia, ma anche in Paesi molto più “virtuosi” del nostro. Giunge notizia che case importanti che avevano proclamato di voler produrre in futuro solo auto elettriche stanno facendo macchina indietro quantomeno per l’alto di gamma. E giunge notizia anche che l’ACEA, che è l’associazione europea dei costruttori di automobili, e la CLEPA, che è l’associazione europea dei fornitori automobilistici, hanno dichiarato che è impossibile raggiungere l’obiettivo di immatricolare solo auto elettriche a partire dal 2035 e chiedono che l’Unione Europea riveda le decisioni già assunte in questo senso. E a tutto questo si aggiunge che in questo quadro di sostanziale implosione vi è qualcuno che può cantare vittoria e ci riferiamo a coloro che vendono nella UE auto elettriche prodotte nel resto del mondo.