L’auto in Europa: Italia maglia nera nell’elettrico

Nel primo trimestre del 2022, le vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV) nell’Unione Europea sono aumentate del 53,4%, per un totale di 224.145 unità, raddoppiando la la loro quota al 10% del totale, con molti mercati che hanno registrato guadagni percentuali a tre cifre e la Romania che ha registrato la crescita più forte (+408,0%). Dei quattro maggiori mercati della regione, la Spagna ha registrato l’aumento più netto (+110,3%), seguita da Francia (+42,7%) e Germania (+29,3%). Il ritardo nel varo degli eco-incentivi, invece, ha penalizzato il mercato italiano e il nostro Paese è stato così l’unico in Europa a registrare un calo delle vendite di BEV (-14,9% sullo stesso periodo del 2021 e 11.289 zero emissioni vendute contro le 13.272 di un anno fa).

 

Lo certifica Acea, l’associazione europea dei costruttori, che ha diffuso l’analisi delle vendite per tipo di alimentazione nel primo trimestre del 2022: in questo periodo la quota di mercato dei veicoli elettrici ibridi è aumentata, rappresentando il 25,1% delle vendite totali di autovetture nell’Unione Europea (dal 20,9% nel primo trimestre del 2021). Il balzo delle elettriche pure le ha invece portate a superare gli ibridi plug-in, che sono scese del 5,3% e ora rappresentano l’8,9%. I veicoli a diesel e benzina, invece, hanno continuato a perdere quote di mercato.

 

Tuttavia, le immatricolazioni di auto tradizionali a combustibili fossili continuano a rappresentare la quota più consistente del mercato, con una quota complessiva del 52,8%. Da gennaio a marzo 2022, le immatricolazioni di auto Diesel in tutta l’UE hanno continuato la loro traiettoria discendente, registrando un forte calo (-33,2%), raggiungendo 378.009 unità. Di conseguenza, la quota di mercato delle auto a Fiesel si è ridotta di 5,3 punti percentuali rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Tutti i mercati dell’UE hanno registrato perdite significative, compresi i quattro principali: Francia (-44,1%), Italia (-39,2%), Spagna (-30,8%) e Germania (-20,2%).

 

Allo stesso modo, la quota di mercato delle auto a benzina si è contratta notevolmente nello stesso periodo, dal 40,8% al 36,0%. Nonostante questo calo, le
auto a benzina sono rimaste le più apprezzate in termini di volumi (808.039 unità). Con 563.030 auto vendute da gennaio a marzo, i veicoli elettrici ibridi (HEV) – i cosiddetti mild e full hybrid – sono stati il tipo di carburante più comune dopo la benzina in termini di volume nell’UE, con un aumento del 5,3%. Anche qui, con l’eccezione dell’Italia (-6,3%), tutti i principali mercati hanno contribuito al positivo andamento della regione.

 

Le vendite di veicoli a gas naturale hanno continuato la loro tendenza al ribasso, registrando un altro calo a due cifre (-56,0%). In forte crescita, invece, i veicoli alimentati a GPL (+48,6%), contando 67.717 unità immatricolate nell’UE. Questo aumento è stato trainato principalmente da guadagni percentuali a doppia e persino tripla cifra in tutti e quattro i mercati chiave: Germania (+287,7%), Francia (+76,6%), Spagna (+41,5%) e Italia (+17,3).

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