L’auto in Europa: in Italia solo il 7,3% di quota per le “ricaricabili”

L'auto nel quadrimestre: solo il 12% dell'immatricolato è prodotto in Italia

di Roberto Vavassori, presidente di ANFIA

A settembre 2024, rallenta la flessione del mercato europeo dell’auto, che, dopo  il pesante calo di agosto (-16,5%), chiude a -4,2%. Nel mese, tre major market su cinque (incluso UK) mantengono una variazione negativa:  -11,1% la Francia, -10,7% l’Italia e -7% la Germania. In recupero, invece, i mercati di  Spagna (+6,3%) e Regno Unito (+1%).  

A settembre, nell’area UE-EFTA-UK, la quota di penetrazione delle vetture “variamente  elettrificate” – ovvero auto ibride tradizionali, auto elettriche a batteria (BEV) e auto  ibride plug-in (PHEV) – è pari al 60,1%, mentre quella delle sole auto alla spina (BEV e  PHEV) è del 26,4%. In Italia, nel mese, le elettrificate pesano per il 46,7%, mentre la  quota delle sole ricaricabili (BEV e PHEV) è di appena il 7,3%. 

Con i risultati poco brillanti del terzo trimestre, l’ingresso nell’ultimo trimestre dell’anno è ancora più debole del previsto e si ipotizza una chiusura del 2024 intorno a  12.700.000 immatricolazioni, con un ribasso che potrebbe arrivare fino all’1,5% rispetto  al 2023.

Riguardo al contesto competitivo in cui il mercato si muove, il voto del Comitato difesa commerciale dell’UE sui dazi cinesi ha recentemente confermato le tariffe provvisorie già note con l’intento di ristabilire condizioni di parità a livello commerciale. Questo,  tuttavia, riguarda solo un aspetto del quadro competitivo del settore automotive  europeo, che necessita soprattutto di una strategia industriale globale per affrontare la transizione energetica, che garantisca l’accesso alle materie prime critiche,  l’approvvigionamento energetico a costi accessibili, un quadro regolatorio coerente,uno sviluppo appropriato della rete di ricarica elettrica e di rifornimento per i carburanti a  basso impatto ambientale.

Recommended Posts