
di Gianluca Di Loreto, partner Bain & Company
Nonostante la convinzione diffusa che i grandi conglomerati diversificati guidino l’industria dei fornitori automobilistici, due decenni di dati sulla qualità dei rendimenti per sottosettore raccontano una storia diversa. Solo i fornitori che si sono concentrati su alcune offerte principali in aziende supportate da tendenze hanno visto un aumento della redditività negli ultimi 20 anni.
Gli operatori di semiconduttori, pneumatici ed elettronica hanno aumentato la redditività dei loro settori durante i tre periodi economici sani, vale a dire dal 2003 al 2007, dal 2010 al 2018 e dal 2021 al 2023, negli ultimi due decenni. La maggior parte dei segmenti è rimasta piatta. Ma i conglomerati che operano all’interno di più segmenti di prodotto hanno subito un grave calo di 1,8 punti percentuali.
I dati rivelano che gettare un’ampia rete non è sempre meglio quando si tratta di migliorare la redditività. I segmenti con un focus chiaro e modelli di business semplici superano quelli che si destreggiano tra portafogli intricati e molteplici tecnologie. Sebbene la convinzione comune sia che le aziende più grandi e diversificate abbiano un vantaggio intrinseco, questi risultati evidenziano il valore di avere un focus strategico.
Mentre l’innovazione e l’aumento della tecnologia nelle auto hanno aumentato la redditività dei segmenti leader, il settore delle batterie dimostra che la capacità sottoutilizzata può ancora compensare i guadagni anche in aree innovative ad alta crescita.
Man mano che il settore passa dall’hardware al software e dalla combustione ai propulsori elettrici, le aziende devono adattarsi. Coloro che danno priorità al focus strategico e alla scalabilità rispetto alla diversificazione, saranno nella posizione migliore per aumentare la loro quota di profitto del settore.