Scout Vintage: difesa LoJack per auto classiche su “Portobello Car”

LoJack Italia, società leader nelle soluzioni telematiche per la mobilità e nel recupero dei veicoli rubati, ha avviato una partnership con Portobello Car, il portale di riferimento per gli appassionati delle auto storiche, per proteggere le auto d’epoca dall’incubo del furto. Per la numerosa community che ogni giorno naviga tra le pagine del marketplace è ora disponibile Scout Vintage, un sistema di protezione in caso di furto unico al mondo, realizzato da LoJack appositamente per i veicoli storici.

Scout Vintage combina le tecnologie di radiofrequenza e telematica per aumentare significativamente le possibilità di recupero di questi veicoli storici che spesso hanno valori elevati, difficilmente assicurabili con le normali polizze.

In caso di furto la tecnologia in radiofrequenza permette di superare anche le barriere fisiche come container metallici, costruzioni in cemento armato, parcheggi e garage sotterranei, nei quali vengono spesso nascosti i veicoli rubati, e ha un elevato livello di precisione nell’indicare l’esatta posizione del veicolo. La combinazione con la componente telematica, poi, migliora ulteriormente la capacità e la precisione di tracciamento. In caso di furto, i proprietari possono, inoltre, contare su un Team Sicurezza LoJack, una squadra di esperti impegnati sul territorio nelle attività di ricerca e recupero dei veicoli rubati, al fianco delle Forze dell’Ordine fino al momento del recupero e della restituzione.

I sistemi LoJack hanno dimensioni ridotte, perfette per le auto classiche, che consentono l’installazione in oltre 20 differenti posizioni all’interno del veicolo e in punti diversi da quelli solitamente utilizzati dai tradizionali sistemi di antifurto satellitari, senza segnali esterni visibili.

Altri importanti vantaggi della soluzione sono rappresentati dall’autoalimentazione del sistema, che non deve essere collegato all’impianto elettrico dell’auto storica e dalla resistenza ad attacchi effettuati con apparecchiature elettroniche che disturbano la trasmissione del segnale (jammer). Il sistema si attiva solo nel momento in cui viene attivato dalla Centrale Operativa LoJack, operativa 24/7, a seguito di una conferma del furto, garantendo così anche piena tutela della privacy.

GIMS Qatar: 30 brand e numerose anteprime a Doha

Qatar Tourism e il Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra (GIMS) sono lieti di accogliere 30 marchi automobilistici che operano su scala globale, alla prima edizione di  GIMS Qatar, che si terrà a Doha dal 5 al 14 ottobre 2023. La forte adesione da parte degli espositori premia la scelta di offrire un concept innovativo da parte di GIMS, il primo nel suo genere, che sta definendo nuovi standard per i Saloni automobilistici transcontinentali e naturalmente integra le strategie di marketing dei principali  costruttori automobilistici  e dei loro fornitori.

Gli appassionati di auto che visiteranno  il Salone,  avranno l’opportunità di essere i primi a vedere 10 nuovi modelli assolutamente rivoluzionari e innovativi, che saranno svelati dai 30 brand presenti. Oltre ad una struttura pluripremiata ed architettonicamente all’avanguardia come il Doha Exhibition and Convention Center (DECC), altre quattro aree importanti offriranno un’esperienza diversa e immersiva, coinvolgente per visitatori e ospiti. GIMS inizierà ora il processo di assegnazione degli spazi agli espositori, una volta chiuse le iscrizioni.

Il Qatar vanta una solida e crescente esperienza nell’ospitare grandi eventi e conferenze. All’inizio di quest’anno, a marzo, ha ospitato il 9° Annual Destination Wedding Planners Congress, il più grande evento B2B al mondo nel settore delle destinazioni per matrimoni.  Inoltre a febbraio il DECC, proprio il luogo  in cui si svolgerà GIMS Qatar, ha ospitato il Doha Jewellery and Watches Exhibition, l’unico evento B2B e B2C del suo genere nella regione mediorientale, che ha visto la partecipazione di oltre 500 marchi locali, regionali ed internazionali.

Sandro Mesquita, Ceo del Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, ha dichiarato: “Cresce l’entusiasmo per questa prima edizione del Salone in Qatar, a Doha, ora che mancano solo pochi mesi all’inaugurazione. Siamo sulla buona strada per rendere questo evento il nuovo riferimento di alto livello per il Medio Oriente, colmando la distanza che separa le grandi industrie automobilistiche del mondo orientale ed occidentale. Qatar Tourism, noi di GIMS e i nostri partner, siamo tutti estremamente soddisfatti dell’eccezionale supporto ricevuto dai principali marchi automobilistici globali. Questo fatto è per noi indicativo dell’alto grado di fiducia e lealtà che hanno nei confronti del modello GIMS. Uno dei nostri espositori ha partecipato a tutte le edizioni del Salone di Ginevra dal 1924 ed è altrettanto entusiasta di unirsi a noi a Doha”.

A partire dall’esclusiva cerimonia di apertura con cena di gala il 5 ottobre, GIMS Qatar accoglierà i media di tutto il mondo il 6 ottobre, prima di aprire al pubblico dal 7 al 14 ottobre. L’evento è stato organizzato in concomitanza con il Formula 1 Qatar Airways Qatar Grand Prix 2023, che si disputerà sempre a  Doha dal 6 all’8 ottobre. Le attività includeranno un forum sul futuro del design automobilistico, che avrà luogo presso il Museo Nazionale del Qatar. Sono previste anche esperienze in fuoristrada nel Sealine Desert e sessioni di prove in pista nel Circuito Internazionale di Lusail, con la possibilità di visitare una collezione privata di auto classiche di grande interesse storico.

Guardando al 2024, sono aperte ufficialmente le iscrizioni per esporre in occasione del prossimo Salone di Ginevra. Dal 26 febbraio al 3 marzo 2024, i visitatori saranno testimoni della storia, dal momento che l’evento celebrerà l’importante ricorrenza del 100° Anniversario quale Salone internazionale dal 1924. Anche se la mostra rifletterà sul suo passato, l’attenzione è fortemente rivolta al panorama della mobilità in continua evoluzione. Per questo il Salone ha scelto lo slogan ”Auto. Futuro. Adesso” per affermare il ruolo del GIMS come sostenitore dell’innovazione automobilistica. I rappresentanti dei media sono invitati al GIMS il 26 febbraio per un’anteprima esclusiva del Salone, mentre il VIP Day avrà luogo il 27 febbraio. Le porte apriranno al pubblico dal 28 febbraio al 3 marzo.

Auto ecologiche: circolante “alternativo” vicino al 14%

In Italia circolano 5.587.133 autovetture alimentate grazie a propulsioni e carburanti alternativi. Di queste 2.900.799 (7,21% del totale circolante) sono a doppia alimentazione benzina – GPL, 971.583 (2,42%) a doppia alimentazione benzina – metano, 1.384.340 (3,44%) sono ibride benzina, 172.280 (0,43%) ibride gasolio e infine 158.131 (0,39%) elettriche.

Tutte insieme rappresentano il 13,89% del circolante autovetture, che ha superato quota 40 milioni (40.213.061 unità). In crescita rispetto al 2021, quando su 39.822.723 unità, le alternative valevano il 12,35%, mentre nel 2020 si fermavano al 10,71%. I dati, di fonte ACI e aggiornati al 31 dicembre 2022, sono stati diffusi da BRC Gas Equipment, gruppo Westport Fuel Systems, in occasione dell’annuncio dell’adesione in qualità di sponsor al 1° Roma Eco Race, gara di regolarità della categoria ecorally riservata alle propulsioni alternative nata con l’obiettivo di promuovere e diffondere tecnologie e vantaggi della mobilità ecocompatibile.

Le vetture BRC Gas Equipment in gara

BRC Gas Equipment, marchio storicamente votato alla diffusione delle alimentazioni alternative, ha confermato il sostegno alla manifestazione, alla quale partecipa anche con alcune vetture. Già confermata la presenza di una Ford Puma, la 1.0 EcoBoost Hybrid con allestimento Titanium e kit GPL Sequent Maestro specifico per la trasformazione di auto a iniezione diretta di benzina.

Il serbatoio GPL da 42 litri lordi, 33,6 netti sufficienti per autonomie intorno ai 500 km, è alloggiato sotto il piano di carico del baule. Commutando a GPL, il sistema ad iniezione diretta replica in modo efficace i parametri della centralina originale e calibra con precisione il gas da iniettare per avere anche a GPL le medesime prestazioni del funzionamento a benzina.

Non è necessario ricaricare la batteria: il sistema si ricarica da solo perché recupera energia durante le fasi di decelerazione e frenata per una guida confortevole, urbana ed extra-urbana, garantendo più rispetto per l’ambiente e risparmio.

La Fiat 500 1.0 Hybrid è invece trasformata con il sistema Sequent 32, dotato di iniettori IN03 MY09, destinato all’alimentazione a GPL di motori ad accensione comandata fino a 4 cilindri. Progettato per garantire eccellenti performance di funzionamento, il kit conserva le caratteristiche essenziali dei sistemi di iniezione gassosa BRC, garantendo un alto livello di guidabilità e affidabilità.

La grande novità del sistema è il software della centralina a GPL Sequent 32, che interagisce sia con la parte ibrida che con la parte benzina. Emissioni di CO2 inferiori del 10%, PM10 praticamente azzerati ed un taglio dei costi che si aggira intorno al 45%.

La 1° Roma Eco Race

La manifestazione, valida per il Trofeo dedicato alle energie alternative Green Challenge Cup di Aci Sport, si svolge all’insegna della neutralità tecnologica e con il preciso intento di coinvolgere tutte le alimentazioni alternative, il 16 e il 17 settembre prossimi su un percorso di oltre 100 chilometri. Tutti possono partecipare, purché a bordo di un mezzo ecologico: elettrico, ibrido, mono, bifuel e dual fuel gassoso (GPL, metano e biometano).

Teatro della partenza e della cerimonia di premiazione il club Solum Roma, in via Appia Antica 16, polmone verde all’insegna del biologico al confine con il Parco della Caffarella. Sabato 16 settembre, dopo le verifiche tecniche e amministrative, gli equipaggi partono alla distanza di un minuto l’uno dall’altro per arrivare fino ai Castelli Romani. Domenica 17 i partecipanti, dopo il taglio del traguardo ad Albano Laziale, fanno ritorno a Roma per le premiazioni e la conclusione della manifestazione.

Le vetture ammesse, che devono essere omologate per la circolazione stradale nell’UE, sono divise in tre categorie. Categoria Elettriche: BEV – Battery Electric Vehicles; categoria Ibride: HEV – Hybrid Electric Vehicles, PHEV – Plug in Hybrid Electric Vehicles, EREV – Extended Range Electric Vehicles; categoria GPL ICE Internal Combustion Engine: Bi-fuel/Dual-fuel GPL; categoria CNG ICE Internal Combustion Engine: Bi-fuel/Dual-fuel CNG. Eventuali vetture della Categoria Ibride con impianti retrofit GPL/CNG concorreranno nelle rispettive categorie GPL/CNG.

È possibile pre-iscriversi

In linea con gli obiettivi di promozione della sostenibilità ambientale, la competizione prevede anche una gara riservata ai giornalisti e ai media del settore automotive, la 1° Roma Eco Race Press – Memorial Fiammetta La Guidara.

Automobile Club Roma e Punto Gas, che organizzano la manifestazione motoristica, ricordano che la competizione è aperta anche ai prototipi, purché regolarmente targati e comunque omologati per la circolazione su strade aperte al pubblico. Da sempre, spiegano, le manifestazioni dello sport dell’automobile, per loro natura innovative, consentono di testare nuove tecnologie.

Ibrido “mild” o “full”, ma anche “plug-in”: quali differenze?

Si parla da tempo di varie opzioni per chi intende avvalersi di un veicolo a benzina o Diesel, ma anche dotato di alimentazione elettrica. La verità, però, è che le differenze al grande pubblico tra ibrido, ibrido leggero o ricaricabile non sono ben chiare.

 

Luca Talotta. influencer, cerca con questo video di fare chiarezza.

Accenture: “Data is the new oil”, servizi digitali sempre più centrali

Foto:  Teodoro Lio, responsabile consumer & manufacturing industries di Accenture

”Il futuro del mercato automotive si giocherà nei prossimi due decenni. In parallelo alla transizione verso l’elettrico, è in corso la realizzazione di una nuova industria della mobilità soprattutto dal punto di vista della digitalizzazione: ci si muove sempre più in direzione di una piena integrazione tra il mondo dei dati e quello dei servizi digitali. Sono leve indispensabili per differenziarsi ed essere competitivi nel contesto attuale. Il focus si sta spostando dal “prodotto auto” a una ”esperienza di mobilità”, che mette il cliente al centro di un veicolo software-defined.

 

A dirlo Teodoro Lio, responsabile consumer & manufacturing industries di Accenture. La transizione verso veicoli definiti dai loro servizi digitali – tra cui sicurezza, comfort, funzionalità operative e di intrattenimento – promette di portare nuovi significativi guadagni all’industria automobilistica. I servizi digitali che ruotano intorno all’auto si basano sui dati del veicolo connesso e si integrano perfettamente in un ecosistema di fornitori di infrastrutture, ad esempio. parcheggi, stazioni di servizio, fornitori di tecnologia, come aziende produttrici di smartphone, città intelligenti e altro ancora.

 

Per cogliere le opportunità offerte dai servizi digitali, le aziende avranno bisogno di costruire un forte ”nucleo” digitale (che riguarda tecnologia, processi, persone, cultura aziendale) in grado di sfruttare la grande potenzialità dei dati e dell’intelligenza artificiale e in generale della tecnologia, adottando un approccio focalizzato sul cliente e sul valore generato dai servizi. Tale ”nucleo” digitale permetterà di conoscere le preferenze dei clienti e offrire così un servizio personalizzato.

 

”La maggior parte delle Case automobilistiche ha ancora molte opportunità da cogliere: a oggi i servizi digitali generano solo il 3% circa dei loro ricavi a livello globale, una percentuale non ancora sufficiente a coprire gli ingenti investimenti, mentre stimiamo che nei prossimi due decenni questo valore salirà fino a 3,5 trilioni di dollari, ovvero il 40% dei ricavi complessivi della filiera”, continua Lio. ”Inoltre, l’intelligenza artificiale può svolgere un importante ruolo nell’aumentare il valore dell’auto per il cliente senza aggiungere loro complessità. Questo può avvenire supportando i consumatori nella scelta più adatta ai propri bisogni; implementando e differenziando le funzionalità dell’auto grazie all’integrazione con l’ecosistema digitale; incrementando la sicurezza e rendendo il prodotto di mobilità integrato in modo trasparente e flessibile nella vita digitale di ognuno”.

 

Le aziende nel settore automotive dovrebbero dotarsi di una strategia chiara su come sviluppare i servizi digitali e che coinvolga l’intera azienda. Sono diverse le questioni chiave che devono affrontare: anzitutto, decidere se è meglio sviluppare i servizi digitali al proprio interno, con investimenti finanziari in tecnologia e per attirare le competenze adeguate che possono anche essere significativi, o se è preferibile integrare nei propri veicoli servizi digitali di terzi. Se le Case automobilistiche non riescono a trasformare il software in un’attività redditizia, rischiano di perdere la gara contro i nuovi players, sia rispetto a quelli storicamente presenti sul mercato sia rispetto ai nuovi che vi si affacciano. Se non agiscono rapidamente, rischiano insomma di rimanere indietro. Concorda anche l’83% dei dirigenti del settore automobilistico, affermando che i servizi digitali saranno il fattore chiave di differenziazione per il vantaggio competitivo.

 

Nonostante tutti gli sforzi per intraprendere la trasformazione digitale in alcune parti della loro organizzazione, la maggior parte delle aziende automobilistiche non è ancora veramente esperta di tecnologia e digitale nel suo nucleo. Quasi nove aziende su dieci invece di considerare la trasformazione come un processo continuo che riguarda l’intera azienda, trasformano solo alcune parti dell’azienda e del loro business e lo fanno principalmente attraverso una serie di iniziative circoscritte. Altre Case automobilistiche continuano a operare in modi più tradizionali.

 

È necessario creare contaminazioni virtuose e connessioni innovative anche all’interno dell’azienda. Le barriere devono essere abbattute: tutti saranno chiamati a collaborare per sviluppare le nuove capabilities nel software. Un’altra domanda fondamentale che le Case automobilistiche devono porsi è quale sia il servizio digitale e la tecnologia più interessante su cui investire e puntare, ciò che spinge i clienti a pagare di più e a selezionare un brand rispetto ai concorrenti. Quel servizio digitale capace di attrarre nuovi clienti e ampliare la propria fetta di mercato. Sicuramente una delle tecnologie più promettenti al momento è rappresentata dall’intelligenza artificiale, soprattutto quella generativa (G-AI). Sono cinque, secondo Accenture, le modalità di applicazione della Generative-AI.

 

1 – Consigliare: l’intelligenza artificiale come co-pilota per i manager, ad esempio per l’ottimizzazione dei percorsi della catena di fornitura.

2 – Creare: l’intelligenza artificiale al servizio della creazione di contenuti di marketing, immagini personalizzate e modelli 3D.

3 – Assistere: l’intelligenza artificiale come vero assistente nella guida autonoma, che contribuisce a creare un’esperienza immersiva e cucita su misura di utilizzo del veicolo.

4 – Automatizzare: l’intelligenza artificiale automatizza e velocizza processi fondamentali, quanto dispendiosi.

5) Proteggere: l’intelligenza artificiale aiuta a gestire le frodi, a verificare la conformità alle normative e a tenere sotto controllo le emissioni di anidride carbonica.

L’utilizzo di assistenti virtuali, configuratori di auto immersivi, co-piloti per il manager, strumenti di design generativo consentirà – sottolinea Accenture – di migliorare tempi e processi di sviluppo fino al 30%-50%, di ridurre i costi operativi eliminando l’80% delle attività di routine, con il vantaggio di una forza lavoro maggiormente concentrata sulle attività più strategiche e a valore aggiunto più alto e di una maggiore agilità e velocità sul mercato.

 

Si stima che il 30% delle ore di lavoro complessive nell’industria automobilistica abbia un alto potenziale di automazione, mentre un altro 6% ha un alto potenziale di aumento, pari a più di un terzo del capitale umano complessivo. L’AI generativa, per svilupparsi, ha però bisogno di integrare la sua capacità di imparare informazioni sul linguaggio e sul contesto con una elevata mole di dati, grazie ai quali può costruire esperienze fortemente personalizzate sulle esigenze dei consumatori, realizzando allo stesso tempo importanti risparmi sui costi e incrementando la produttività.

 

La combinazione di più dati, con modelli migliori e maggiore potenza di calcolo, sta infatti portando all’esplosione di questa tecnologia. L’AI sembra confermare il concetto secondo cui “Data is the new oil”. Lo sviluppo del settore automobilistico è perciò collegato a doppio filo alla capacità di acquisire e gestire i dati: i dati stanno guidando la transizione del settore e lo stanno portando verso una vera economia di piattaforma. Dati sulle aspettative dei clienti possono trasformare il processo di acquisto dell’auto, mentre dati relativi all’utilizzo dell’auto hanno il potenziale di trasformare l’esperienza di guida avvicinandola a un concetto di mobilità come servizio.

 

I dati devono essere perfezionati per essere efficaci. E siamo ancora nelle fasi iniziali del processo: oggi solo il 25% delle organizzazioni – in tutti i settori – sta realizzando il potenziale dei propri progetti di dati e analisi. Dall’altra parte l’80% dei consumatori sarebbe disposto a condividere i dati relativi alla propria auto in cambio di un’offerta di servizi. Questo ci indica anche l’importanza di stabilire politiche di governance dei dati, in linea con le normative per la protezione dei dati, con l’obiettivo di garantire la gestione e la protezione di tutti i dati raccolti.

 

In conclusione, trattare i dati come una forma di capitale aziendale rappresenta la prima ricetta per sbloccarne il valore e consentire l’adozione dell’AI, plasmando così la mobilità del futuro.

Parcheggi: quegli spazi “rosa” che fanno discutere

I primi spazi nei parcheggi riservati all’uso dei conducenti di sesso femminile – i “frauenparkplatz” – sono stati introdotti in Germania all’inizio degli Anni ’90. L’utilizzo nel Paese di questi spazi ‘rosa’ è abbastanza esteso – alcune regioni tedesche infatti richiedono che almeno il 30% degli spazi nei parcheggi sia tenuto a disposizione delle donne. All’infuori della Germania però, il concetto ha inciso più che altro in alcuni Paesi asiatici: particolarmente in Cina, Sud Corea e Indonesia.

Ora, dopo 14 anni, il più importante esperimento coreano – nella città di Seoul, dove circa 2mila dei 16.640 posti auto nelle strutture pubbliche erano stati allocati alle donne – è stato cancellato. Gli spazi resi disponibili saranno ora trasformati in posti “family friendly”, senza riferimento al genere dell’autista dell’automobile.

In origine gli spazi rosa nei parcheggi – perlopiù situati vicini alle uscite o eventualmente agli ascensori – erano stati introdotti per combattere il fenomeno delle molestie e delle aggressioni sessuali nei parcheggi. Ciò anche se, secondo l’analisi statistica della Polizia federale tedesca, gli attacchi alle donne non erano più probabili nei parcheggi che altrove. La pratica è stata criticata anche dalle femministe, in quanto la tendenza – abbastanza comune – di fare questi spazi più larghi di quelli dedicati alla “massa” lasciava intendere che le donne fossero invece meno abili nelle manovre di parcheggio.

In maniera del tutto prevedibile, una forte opposizione è arrivata anche da parte del pubblico maschile, che si sentiva invece discriminato – un’obiezione che, nel caso coreano, non sembra sia stata superata dall’infelice commento da parte delle autorità metropolitane di Seoul secondo cui lo scopo dell’esercizio sarebbe stato quello di ridurre le distanze che le donne devono percorrere in quanto le femmine – notoriamente – portano i tacchi alti…

ACI e Sara: intesa con DR sul modello “Vehicle as a Service”

Foto: Il polo industriale DR a Macchia d’Isernia (Molise)

Sara Assicurazioni e L’Automobile Club d’Italia fanno squadra con il gruppo automobilistico italiano DR Automobiles avviando una partnership strategica quinquennale nel settore della mobilità in Italia, tesa ad offrire soluzioni e servizi con un approccio integrato, per offrire le migliori condizioni d’uso per il Cliente.

 

La sottoscrizione della partnership, che sarà perfezionata entro l’anno, è finalizzata a una collaborazione che consentirà di riconoscere, su tutti i nuovi veicoli del gruppo DR Automobiles venduti tramite la rete dei concessionari di marca, un pacchetto esclusivo che unirà a una estesa copertura assicurativa fornita da Sara Assicurazioni il valore dell’associazionismo di ACI attraverso il riconoscimento della tessera del Club ad ogni nuovo intestatario e l’accensione di tutti i servizi a questa connessi, partendo da quello dell’assistenza stradale. DR diventerà poi protagonista degli eventi del motorsport di ACI e farà sistema con tutte le società appartenenti al Gruppo massimizzando visibilità e posizionamento d’immagine.

 

“Per ACI quella con DR Automobiles è una partnership strategica, che si rafforza e si amplia. Un’ulteriore occasione per lo sviluppo di progetti e sinergie che creano soluzioni su misura per gli automobilisti italiani, con lo spirito consueto di mettere a sistema ogni soggetto del settore automotive nel Paese, creando valore alla mobilità di tutti”, ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia

 

“Questa collaborazione si inserisce nella strategia di innovazione del nostro modello di offerta, integrando soluzioni assicurative sempre nuove e servizi a valore aggiunto che possano accompagnare i clienti nell’evoluzione delle proprie esigenze. La scelta di DR Automobiles è un tassello strategico di questo percorso, reso possibile dalla presenza di valori condivisi come l’italianità, l’attitudine al progresso e lo spirito imprenditoriale”, il commento di Alberto Tosti, direttore generale di Sara Assicurazioni

 

“Da sempre ACI e Sara Assicurazioni sono al fianco degli automobilisti italiani. Per noi, che teniamo molto al valore dell’italianità, questa partnership, di cui siamo molto orgogliosi, è l’evoluzione naturale di un percorso di crescita. Il nostro obiettivo è quello di ampliare sempre di più l’offerta commerciale non solo da punto di vista del prodotto, ma anche dei servizi legati alla mobilità. In tale ottica la collaborazione con ACI-Sara ci consentirà di offrire al cliente finale un innovativo servizio integrato legato all’acquisto della propria automobile”, ha affermato Massimo Di Risio, Presidente di DR Automobiles Groupe.

 

 

CLEPA: eletta la nuova dirigenza

Foto: Il nuovo presidente Matthias Zink

L’Assemblea Generale, CLEPA, l’associazione europea dei fornitori automobilistici, ha approvato la sua composizione dei membri, i conti annuali e il suo nuovo statuto. I membri di CLEPA hanno eletto Matthias Zink, Ceo Automotive Technologies di Schaeffler, presidente entrante. Zink assumerà il ruolo nel gennaio 2024, succedendo a Thorsten Muschal, vicepresidente esecutivo delle vendite di FORVIA , che ha guidato con successo l’associazione negli ultimi quattro anni.

Esprimendo il suo entusiasmo per il nuovo ruolo, Zink afferma: “In qualità di gruppo che rappresenta gli interessi dell’industria europea dei fornitori automobilistici, CLEPA ha un ruolo significativo da svolgere nel processo di formazione di una mobilità automobilistica più moderna e sostenibile. Il compito della CLEPA è garantire che gli interessi di tutte le parti interessate siano presi in considerazione durante questo processo. Sono lieto di poter supportare e contribuire a plasmare questa importante funzione in una posizione chiave insieme ad altri colleghi del settore dall’inizio del prossimo anno. Come europeo e come uomo d’affari, sono convinto che l’importanza di CLEPA aumenterà in modo significativo nei prossimi anni, anche per garantire che gli interessi europei siano ascoltati a livello internazionale”.

L’Assemblea generale della CLEPA è stata un importante forum di cooperazione, consentendo ai membri dell’associazione di affrontare collettivamente le sfide del settore e promuovere un approccio armonizzato alla trasformazione della mobilità in Europa. CLEPA rappresenta oltre 3.000 aziende, dalle multinazionali alle PMI, fornendo componenti all’avanguardia e tecnologia innovativa per una mobilità sicura, intelligente e sostenibile, investendo oltre 30 miliardi di euro all’anno nella ricerca e sviluppo. I fornitori di automobili impiegano direttamente 1,7 milioni di persone nell’UE.

I nodi della transizione: polizze e auto elettriche

di Luca Talotta

Con l’avvento delle auto elettriche, è legittimo interrogarsi sulla possibile evoluzione delle polizze auto. In un’ottica innovativa, le compagnie assicurative potrebbero concentrarsi maggiormente sul comportamento degli automobilisti invece che sul veicolo stesso. I contratti si focalizzerebbero, quindi,sulla guida responsabile, la frequenza dei chilometri percorsi e la mobilità multimodale. L’IIA-Italian Insurtech Association ed EY hanno condotto uno studio dal titolo “Move to the future: e-mobility on its way”, in collaborazione con FairConnect e Ima Italia Assistance, al fine di sondare l’opinione degli assicuratori italiani e di altri attori del settore della mobilità elettrica.

Cambiamenti in vista?

I risultati hanno dimostrato che ben il 71% delle compagnie assicurative su 100 già propone polizze specifiche per le auto elettriche, mentre altre 23 su 100 stanno valutando di introdurle a breve. Per quanto riguarda il tipo di polizze, il 41% degli intervistati prevede una modalità “pay-for-use”, ovvero una tariffazione in base all’effettivo utilizzo del veicolo. Inoltre, è probabile che vengano introdotte coperture dedicate ad alcune componenti fondamentali e costose delle auto elettriche, nonché ai rischi associati all’utilizzo delle tecnologie digitali emergenti. Ad esempio, tali polizze potrebbero coprire malfunzionamenti dei sistemi di guida automatici o potenziali attacchi di pirateria informatica.

Aumenterà il costo dell’assicurazione?

Si pone quindi spontanea la domanda se l’assicurazione delle auto subirà un aumento dei costi a causa di queste nuove dinamiche. Secondo il 59% degli intervistati, i costi aumenteranno, mentre il restante prevede una stabilità dei prezzi. Pertanto, sarà interessante monitorare l’evoluzione del mercato assicurativo in questo senso. Nel frattempo, alcune compagnie sono già iniziate a proporre soluzioni assicurative più convenienti per i possessori di veicoli elettrici, dimostrando una maggiore attenzione nei confronti di questa categoria di persone. Queste novità testimoniano il carattere dinamico e in continua evoluzione del settore assicurativo e rappresentano un importante passo verso un futuro della mobilità più sostenibile e digitalizzato.

ANFIA Sezione Autobus: Rampini presidente

Foto: Il presidente Andrea Rampini

Nel quadro della nuova Governance di ANFIA, Andrea  Rampini, amministratore delegato di Rampini Carlo Spa, è stato nominato presidente della  Sezione Autobus dell’Associazione. Il comparto della mobilità collettiva sta oggi vivendo una fase di profonda trasformazione. Gli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione proposti dalla Commissione europea – autobus  urbani a zero emissioni dal 2030 – devono necessariamente coniugarsi con una realistica  transizione energetica della mobilità pubblica, che deve poter contare su strumenti di  supporto agli investimenti produttivi e alle attività di Ricerca & Innovazione nelle nuove  tecnologie.

 

“La conferma della Rampini Carlo Spa, nella mia persona, come rappresentante della sezione Autobus è per la nostra azienda motivo di orgoglio – ha affermato il neo presidente -. La filiera dell’autobus sta affrontando oggi numerose sfide, dalle normative molto stringenti guidate dal processo di decarbonizzazione, fino ad arrivare alle normative  tecniche di miglioramento e modernizzazione in vigore già dal 2024 e che avranno un  impatto estremamente significativo. Allo stesso tempo, ha però di fronte una serie di opportunità come non accadeva da  tempo, come il PNRR e i relativi fondi che offrono la possibilità di velocizzare la  transizione energetica grazie alle spinte verso l’Elettrico e la tecnologia Idrogeno. Sfide ed opportunità della transizione rappresentano un impegno notevole per le aziende  della filiera. Al loro fianco e per il loro sostegno dedicherò le mie competenze e il mio  impegno a rappresentare gli associati della sezione autobus di ANFIA”.

Andrea Rampini succede a Fabio Magnoni, a cui – si legge in una nota – vanno i più sentiti ringraziamenti di ANFIA  e delle aziende associate per il lavoro svolto in rappresentanza della filiera produttiva italiana degli autobus.