4a edizione: un cocktail di emozione, sostenibilità e hi-tech

MIMO

Case auto, media e istituzioni politiche, i  principali attori del sistema automotive, si sono riuniti alla sede di ACI Milano in occasione della presentazione del concept della quarta edizione di MIMO, il Milano Monza Motor Show. totali protagonisti di MIMO Milano Monza Motor: un equilibrio tra le esigenze del pubblico, dei brand auto,  dei mezzi di informazione e delle amministrazioni, esattamente come accade nella  preparazione di un cocktail, quando si dosano gli ingredienti per trovare la miscela ideale. Gli ingredienti di MIMO sono, infatti: emozione, sostenibilità tecnologia.

L’emozione che suscitano le hypercar e le auto da sogno, quelle dalle linee disegnati dai  grandi designer e che viaggiano con motori che urlano. Le stesse che a MIMO coloreranno i  paddock, i box e la pista di Formula 1. 

La sostenibilità, rappresentata da tutte le più moderne alimentazioni a basse emissioni  presentate dalle case automobilistiche che hanno la salvaguardia dell’ambiente in cima alla  propria agenda. E quindi test drive sui percorsi speciali in Autodromo, tra i viali e le  sopraelevate di modelli green come elettriche, plug-in, ibride, idrogeno e benzina,  diventando il punto di incontro tra il prodotto attualmente sul mercato e un pubblico che  ha bisogno di testare e conoscere le diverse possibilità a disposizione.

La tecnologia, rappresentata da quella più elevata portata in pista dalle migliori università  di tutto il mondo che si sfideranno nella Indy Autonomous Challenge, la gara tra monoposto  Dallara AV-23 a guida autonoma e senza pilota guidate da un software di controllo che,  utilizzando sensori, supercomputer e hardware di attuazione. A programmare i software gli  studenti e i ricercatori delle più importanti università e centri di ricerca del mondo:  Politecnico di Milano, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Korea Advanced  Institute of Science and Technology (KAIST), Technische Universität München (TUM), e il team USA MIT-PITT-RW, ovvero Massachusetts Institute of Technology (MIT) in  collaborazione con University of Pittsburgh, Rochester Institute of Technology (RIT), University of Waterloo. Fiore all’occhiello il Politecnico di Milano, detentore del titolo vinto e festeggiato nel 2023  durante la 3ª edizione di MIMO.

Geronimo La Russa, presidente di ACI Milano: “Anche quest’anno il Milano Monza Motor Show ritorna con la sua formula vincente in cui convivono novità, passione per le auto, bellezza delle forme e design innovativo che vengono condivisi con le decine di migliaia di persone che accorrono per partecipare all’evento. 101 anni fa chi con lungimiranza volle e realizzò l’Autodromo Nazionale Monza sicuramente avrebbe apprezzato l’idea dell’impianto brianzolo quale palcoscenico ideale per una manifestazione come il MIMO, che nel circuito brianzolo ha veramente trovato la sua casa. Fin dall’inizio abbiamo sposato questa idea di Andrea Levy. Con una convinzione sempre maggiore Automobile Club Milano prosegue la collaborazione con un evento che pone al centro l’auto, la sostenibilità ambientale e la sicurezza stradale”.

Andrea Levy, presidente di MIMO: “Quella che andrà in scena dal 28 al 30 giugno 2024 sarà  un’edizione di MIMO ancora più emozionante, organizzata in collaborazione con ACI Milano,  e si confermerà punto di incontro tra case automobilistiche, media, collezionisti e il pubblico,  che potrà testare i modelli di auto più sostenibili proposti dalle Case automobilistiche.  Un’edizione che, oltre all’Autodromo Nazionale Monza e ai comuni di Monza e Milano,  coinvolgerà tutto il territorio lombardo in una festa automotive che conferma MIMO come  manifestazione nazionale punto di riferimento di tutto il sistema”.

Federico Romani, presidente del Consiglio regionale della Lombardia: “Il Milano Monza  Motor Show è un’iniezione di ottimismo. È l’occasione per sostenere e rilanciare,  soprattutto in chiave green, il settore dell’automotive lombardo così strategico per il nostro  Paese. L’Autodromo Nazionale Monza, che per tre giorni diventerà una vera motor city, è un’icona di velocità, tecnologia e innovazione. Le stesse armi che vedono Milano e la  Lombardia all’avanguardia nel mondo in settori come il design, l’intelligenza artificiale, le  start up ad alto contenuto innovativo e, appunto, l’automotive. Ma il MIMO non è solo una  grande occasione sportiva ed economica. È anche un’importante opportunità turistica per  far conoscere a migliaia di persone lo straordinario mix di sport e ambiente che unisce  Autodromo e Parco di Monza”.

Audi e Federazione Italia Sport Invernali: connubio sempre più forte

di Luca Talotta

 

Milano e Audi, due nomi che evocano progresso, design e visione del futuro, si sono uniti nuovamente in un evento speciale dedicato alla consegna della flotta Audi agli atleti della Federazione Italia Sport Invernali. L’ambientazione per questa celebrazione è stata la moderna cornice di City Life, il complesso residenziale e commerciale noto per il suo impatto sulla skyline di Milano, grazie ai celebri architetti Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid. 

 

L’evento ha rappresentato un momento di festa per gli atleti e per il pubblico, un’occasione per celebrare l’inizio della nuova stagione agonistica e per onorare coloro che hanno ottenuto i migliori risultati nella stagione precedente. Audi ha premiato questi talentuosi atleti mettendo a loro disposizione una flotta di vetture Audi mild-hybrid, che include modelli come l’Audi Q7 e l’Audi A6 allroad quattro, insieme alle sportive Audi RS 4 Avant e Audi RS 6 Avant. Questa selezione di vetture rappresenta la perfetta combinazione di sportività, prestazioni e versatilità.

 

Da oltre un decennio, Audi sostiene la Federazione Italia Sport Invernali, confermando anche per l’anno in corso una partnership che riflette i valori fondamentali del marchio: sportività, innovazione e ricerca continua del successo. La sinergia tra Audi e gli sport invernali è evidente sia nel motorsport sia sulla strada, dove Audi è all’avanguardia nell’implementazione di tecnologie avanzate.

 

L’evento ha offerto al pubblico anche l’opportunità di scoprire l’Audi RS e-tron GT, vettura Granturismo completamente elettrica.

Service Day 2023: AsConAuto sempre protagonista

Service Day, l’evento di Quintegia da un’idea di AsConAuto dedicato agli operatori del post vendita automotive,  torna a VeronaFiere il 27 e 28 ottobre con il titolo “Il valore dell’assistenza”, dal quale prende il via il ricco programma di appuntamenti, formazione e riflessioni. Il settore della riparazione in Italia ha un fatturato, calcolato come somma della spesa di riparazione e manutenzione (inclusi pneumatici e interventi in carrozzeria), che supera i 32 miliardi. In termini percentuali e nel 2022 ha segnato + 6,5% rispetto al 2021.

Questa terza edizione punta i riflettori sulle novità nel mondo dell’after sales, in particolare si parlerà di mercato, futuro e tecnologia, gestione dell’officina, servizi innovativi, consumatori, marketing e digitale, personale, carrozzeria. Tutto alla luce dei cambiamenti che stanno interessando il settore. L’evento è il punto di incontro per concessionari, riparatori autorizzati, case automobilistiche, riparatori indipendenti, carrozzerie e tutte quelle aziende coinvolte nella cura e manutenzione dell’auto e mira a definire lo scenario prossimo e a offrire gli strumenti per affrontare il futuro.

asconauto

A siglare l’apertura la sessione “L’assistenza ha un valore”, venerdì 27 alle 9:30, durante la quale sarà protagonista il servizio offerto al cliente e non più il prodotto: in altri termini la cura della relazione che si accompagna a una prestazione sempre più evoluta, che si basa su nuove tecnologie e strumenti digitali. Connettività e nuove motorizzazioni impongono il ripensamento e la riorganizzazione aziendale, stesso procedimento che ha interessato altri ambiti dai quali prendere ispirazione. Per questo tra i relatori ci sarà anche Paolo Gabrielli, sales director di Technogym. 

Nella due giorni veronese si indagherà anche sul consumatore e sulle sue necessità, grazie alla presentazione del Service Customer Study di Quintegia, che è una fotografia dei comportamenti e delle scelte degli utenti finali dopo l’acquisto di un’auto. Si affronterà la necessità e la presa di coscienza del posizionamento e dell’efficientamento dei processi interni, dell’individuazione di KPI operativi e strategici, in particolare con riferimento al service, che possano guidare nelle scelte di investimento e organizzazione. Tutto al fine di una maggiore produttività e redditività.

Centrale anche il tema legato alla gestione dei dati: la presenza sul mercato di veicoli elettrici e connessi significa l’affermazione di software e dati sempre più rilevanti, che vanno a sommarsi alle informazioni raccolte tramite gli strumenti digitali, sia relative ai processi interni che ai clienti acquisiti o potenziali. Questa enorme quantità di elementi, se ben trattata e analizzata, può diventare un asset nella definizione dei piani strategici. 

Sarà puntata l’attenzione anche sulle persone: in particolare si parlerà delle nuove generazioni in officina, di come trovarle, motivarle e gestirle. Inoltre, nella sessione di chiusura dell’evento, sabato 28 alle 16:30, Luigi Mazzola (Ex Test Team Manager Formula 1 di Ferrari e oggi Mental Coach) racconterà attraverso aneddoti e spunti utili come gestire al meglio una squadra di lavoro.

Altroconsumo: sì al modello “Città 30”

Con il via libera del Consiglio dei ministri di lunedì 18 settembre, il disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del codice della strada comincia ora il suo iter parlamentare. Le novità riguarderanno in particolar modo la guida in stato di ebbrezza e dopo l’assunzione di stupefacenti, con un inasprimento delle pene per i recidivi e si prevede una stretta anche su neopatentati, autovelox e monopattini elettrici (che necessiteranno di targa e assicurazione).

In vista di questi aggiornamenti occorre fare una riflessione più ampia, riguardante la tutela di tutti gli utenti stradali (automobilisti, pedoni e ciclisti) ed in generale di tutti gli abitanti della città. Istat registra nel 2022 che su 166mila incidenti contati nel corso dell’anno, ben il 73%, è avvenuto su strade urbane. Le città del nostro Paese risultano infatti a misura di auto e non di persone, con un rischio altissimo per gli utenti vulnerabili, ovvero i pedoni e coloro che si spostano in bici, monopattino o altri mezzi di mobilità leggera.


I principali fattori di rischio, che aumentano la gravità e frequenza delle collisioni con autoveicoli, sono il peso dell’autoveicolo e la velocità. Il numero di autoveicoli in circolazione, inoltre, aumenta le probabilità di collisione. Per tutti questi motivi, molte città europee stanno guardando avanti già da tempo, convertendosi al modello “Città 30” (30 sta per limite di velocità di 30 km/h diffuso in tutta la città). Si tratta di un’idea di città che vuole invertire drasticamente le priorità: tutte le strade dovrebbero avere limiti di velocità a 30 km/h (in particolare quelle interne ai quartieri) e solo alcune (solitamente quelle di circonvallazione che permettono di spostarsi tra i quartieri) a 50 km/h.

Nelle città europee in cui tale modello è stato già adottato, si è rilevata una diminuzione di gravità e numero di incidenti, decessi e di emissioni inquinanti, con una conseguente riduzione del rumore e del traffico. In Danimarca, per esempio, la riduzione di incidenti in tre anni nelle Zone 30 è stata del 77% e dei feriti addirittura dell’88%. A Londra il calo di incidenti è stato del 40% e dei feriti del 70%.

“Notiamo con rammarico che nel testo del Nuovo Codice della Strada approvato in Consiglio dei ministri non sono presenti misure che vadano verso il modello di “Città 30”  – commenta Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo -. “Questo modello di città, riducendo con interventi urbanistici la velocità e contemporaneamente incentivando il trasporto pubblico (riducendo i costi del biglietto ed aumentandone la capillarità), assicura una maggiore sicurezza per gli utenti più vulnerabili, portando al contempo ad una minor necessità di ricorrere ad automobili private e numerosi altri benefici. L’aumento delle sanzioni, infatti, non basta per aumentare la sicurezza in strada. La prevenzione si fa a livello culturale e di pianificazione urbanistica, ad esempio implementando il modello di “Città 30″. E’ importante”.

IBM e OCTO Telematics: dati in cloud per una mobilità sempre più connessa, sicura e sostenibile

La crescita esponenziale del volume dei dati e della necessità di raccoglierli e analizzarli, ovunque essi si trovino, per ottenere insight utili sta rivoluzionando l’intero scenario di mercato. I settori dell’insurtech e della mobility guidano la trasformazione digitale coniugando obiettivi aziendali e sostenibilità. OCTO è nota per la capacità di innovare nel settore della mobilità connessa grazie a competenze acquisite nel corso di oltre vent’anni di presenza in un mercato – quello della telematica – di cui è stata pioniera.

La pluriennale collaborazione con IBM ha l’obiettivo di erogare servizi tecnologici nei mercati dell’insurtech e della mobilità in modo innovativo ed efficiente tramite la piattaforma sviluppata da OCTO, e supportata da IBM Cloud, che integra soluzioni architetturali ed applicative di mercato e permette di raccogliere in tempo reale i dati relativi alla mobilità dei veicoli, elaborarli ed estrarne valore. Un valore che si traduce nella capacità di generare vantaggi per il business e per gli utenti finali.

La collaborazione tra le due aziende risale al 2016, con l’inizio di un cloud journey caratterizzato da un continuo e crescente utilizzo delle infrastrutture e servizi IBM Cloud per accelerare la modernizzazione e la trasformazione digitale delle attività di business con un approccio hybrid cloud e sicuro.

In questo percorso, OCTO ha inizialmente adottato i sistemi dedicati, IBM Cloud Bare Metal Server, e le soluzioni di virtualizzazioni VMware disponibili nel catalogo IBM Cloud, attivando successivamente ulteriori funzionalità per rispondere alle esigenze di business in continuo mutamento. Oggi OCTO sviluppa le funzionalità evolutive della propria piattaforma secondo un’architettura a microservizi resa possibile da IBM Cloud, avvantaggiandosi di standard elevati in termini di sicurezza, resilienza e scalabilità. IBM Cloud, con datacenter dislocati in aree strategiche come Milano, Londra, Francoforte e Washington, offre funzionalità storage e capacità di calcolo di livello enterprise, in grado di soddisfare anche i requisiti di conformità normativa nei Paesi in cui è presente OCTO, in Europa così come in USA.

Se si considera che OCTO conta oggi 5.7 milioni di utenti connessi e detiene il più grande database globale di dati telematici – oltre 552 miliardi di km di guida e 514.000 sinistri registrati analizzati – è facile immaginare il volume di dati prodotto, raccolto e gestito, oltre ai vantaggi derivanti da questi processi sia in termini di business sia di opportunità per gli utenti e per i territori. Il percorso intrapreso da OCTO, infatti, mira a portare le proprie tecnologie al servizio delle smart city e ad aprire a una nuova era di telematica intelligente allineata con gli obiettivi globali di sostenibilità espressi nella Vision Zero dell’azienda: Zero incidenti, zero traffico e zero inquinamento.

Personal car shopper: nasce una nuova figura

Accelerare attraverso la formazione il riconoscimento della figura del personal car shopper. L’iniziativa è della Confederazione AEPI che ha presentato il percorso di formazione dedicato alla nuova figura. Nell’occasione sono intervenuti il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, il presidente di AEPI, Mino Dinoi, e il segretario generale del CNEL, Francesco Tufarelli.

Il personal car shopper, spiega una nota, è un nuovo professionista della mobilità, che conosce a fondo il mercato dell’auto, dagli aspetti normativi a quelli tecnologici, passando ovviamente dai listini dei costruttori e dal panorama degli strumenti finanziari e fiscali in vigore. La creazione di percorsi di formazione certificati è nelle intenzioni di AEPI il primo passo per il riconoscimento formale delle nuove professioni non ordinistiche e per dar loro rappresentanza.

Un lavoro che la Confederazione punta a estendere anche ad altre figure e ambiti di attività. “Il settore dell’automotive – secondo il presidente di AEPI, Mino Dinoi – sta attraversando una fase di completo rinnovamento che investe anche i modelli di acquisto. Il mondo delle professioni, sulla spinta della legge 4 del 2013, deve cogliere le opportunità che si aprono in questa fase. AEPI ha deciso di anticipare le evoluzioni del mercato, avviando con l’Università telematica Iul un percorso di formazione molto articolato. Fa parte del nostro modo di stare accanto ai professionisti, un supporto a trecentosessanta gradi, che guarda sempre al futuro”.

Biciclette: per la Commissione UE promosse a pieno titolo

La Commissione Ue ha adottato una proposta di Dichiarazione europea sul ciclismo. Il documento riconosce la bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile, accessibile, inclusivo, conveniente e sano, con un forte valore aggiunto per l’economia. Ed elenca i principi per promuovere l’uso della bicicletta che guideranno le azioni future nell’UE. Per la Commissione, “sono necessari impegni chiari, quali reti ciclabili sicure e coerenti nelle città, migliori collegamenti con i trasporti pubblici, parcheggi sicuri, la realizzazione di punti di ricarica per biciclette elettriche e autostrade ciclabili che collegano le città con le aree rurali. infrastrutture ciclistiche in tutti gli Stati membri”.

Il commissario ai Trasporti, Adina Valean, ha dichiarato: “La sicurezza è un prerequisito per incoraggiare l’uso della bicicletta, poichè i ciclisti sono vulnerabili: il 9 per cento delle vittime degli incidenti stradali nell’Ue sono ciclisti. Oltre a infrastrutture più sicure come piste ciclabili apposite, tutti gli elementi dell’approccio Safe System dovrebbero applicarsi sia alle biciclette sia alle auto. Questi includono velocità e uso della strada sicuri e la corretta applicazione delle regole del traffico stradale”.

Inoltre, ha proseguito, «per quanto riguarda la sicurezza, questa Dichiarazione contribuirà a stimolare posti di lavoro di alta qualità, anche nella formazione e nel turismo ciclistico. Nel 2022, nell’Ue sono state prodotte complessivamente 14,7 milioni di biciclette, con un aumento del 29 per cento dal 2012 al 2022». In termini di finanziamenti, la Commissione continuerà a sostenere la bicicletta attraverso il Fondo sociale per il clima, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo di coesione, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, lo strumento di sostegno tecnico e il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Come passo successivo, il Parlamento europeo e il Consiglio potranno rivedere il testo e aggiungere ulteriori impegni, ove necessario, per migliorare l’attuazione di questa dichiarazione non vincolante, che sarà infine firmata da tutte e tre le istituzioni.

Telepass con ITAS Mutua: polizza “Mobilità Protetta”

Telepass, società italiana leader di mobilità integrata, e ITAS Mutua, la più antica compagnia assi-curativa italiana con oltre 200 anni di storia, presentano “Mobilità Protetta”, la nuova “instant insurance” che garantisce una copertura assicurativa automatica al cliente Telepass e ai suoi familiari durante l’uso dei Servizi di Mobilità con Telepass.

A seguito della partnership strategica annunciata lo scorso anno, che ha permesso di integrare alcune coperture assicurative di ITAS all’interno dell’ecosistema Telepass, le due società continuano il percorso di collaborazione mettendo a fattor comune l’expertise nei rispettivi settori e confermano l’impegno sancito dall’accordo per offrire servizi innovativi ai rispettivi clienti.

Con questo obiettivo nasce “Mobilità Protetta”, una polizza che rivoluziona le modalità operative delle assicurazioni tradizionali a favore dell’uso delle tecnologie più avanzate per facilitare la vita degli utenti. Essa si posiziona in maniera distintiva nel mercato insurtech, grazie alla capacità unica di offrire “una copertura che sa quando attivarsi” perché riconosce la tipologia di mezzo che stai usando e ti evita il pagamento di premi inutili quando non hai bisogno di proteggerti.

L’assoluta novità della polizza risiede quindi nella modalità di attivazione e di pagamento del premioimprontate alla massima semplicità. Dopo aver attivato la copertura direttamente su app Telepass in modo gratuito, il cliente pagherà 0,50 € solo quando lui stesso (o un suo familiare) usufruiranno di uno dei Servizi di Mobilità pagati con Telepass per cui è prevista la copertura.

La copertura si attiva ogni volta che l’assicurato utilizza uno dei Servizi di Mobilità e cessa in automatico ogni volta che il servizio stesso termina. Il premio viene addebitato sul conto associato al contratto Telepass fino a un importo massimo di spesa pari a 24 l’anno. Al raggiungimento di tale tetto, il cliente continuerà a essere coperto per i successivi utilizzi dei Servizi di Mobilità, fino alla scadenza della polizza, senza pagare costi aggiuntivi. Il rinnovo è automatico, salvo disdetta.

“Innovazione e semplicità si fondono in un prodotto assicurativo unico sul mercato nato dalla volontà di proteggere i nostri clienti, e i loro cari, quando fruiscono dei nostri Servizi in Mobilità. Una polizza all’avanguardia che, in linea con la mission di Telepass di semplificare la vita delle persone in movimento, si attiva automaticamente e si paga solo al momento del bisogno permettendo di risparmiare tempo ed evitando che si sostengano costi inutili. Così il cliente non ha solo a disposizione un ecosistema di servizi capaci di soddisfare le sue esigenze di mobilità, ma sa anche che può fruirne in modo sicuro, grazie a una soluzione assicurativa dedicata e all’avanguardia”, ha dichiarato Aldo Agostinelli, Chief Consumer and Marketing Officer di Telepass.

“ITAS si sta configurando sempre più come leader italiano nelle polizze instant”, commenta Marco Fusciani, Vice Direttore generale ITAS. “Questo prodotto rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di costante digitalizzazione dell’offerta assicurativa della Compagnia, in linea con il piano di sviluppo improntato a creare prodotti e una user experience sempre più semplice e immediata per l’utente, senza però mai trascurare il fondamentale servizio di consulenza della nostra rete agenziale. Unire prodotti assicurativi ad altri servizi a valore aggiunto è oggi fondamentale per rispondere ai nuovi bisogni dei clienti che per ITAS sono veri e propri soci al centro delle politiche della nostra Mutua, la Compagnia più antica d’Italia”.

Mobilità Protetta” copre gli assicurati in caso di morte o di grave invalidità permanente (maggiore del 30%) a seguito di infortunio avvenuto esclusivamente durante l’utilizzo di uno dei seguenti servizi di mobilità pagati con Telepass (Autostrada, Taxi, Mobilità Condivisa, Treni, Navi & Traghetti, Stretto di Messina).

Malpensa come Linate: ecco le colonnine ultrafast di Free To X

di Luca Talotta

La collaborazione tra Free To X, società del Gruppo Autostrade per l’Italia, e SEA, società di gestione degli scali di Milano Linate e Malpensa, ha portato alla realizzazione di un progetto innovativo per una mobilità sostenibile e intermodale.

Si tratta della Superfast Charging Station (colonnine ultrafast) inaugurata all’aeroporto di Milano Malpensa, che si aggiunge a quella del vicino aeroporto di Linate già attiva da un anno.

Ed è grazie alla presenza di 3 colonnine Alpitronic HYC300, ciascuna con due connettori CCS2, e una colonnina EVTEC Cappuccino&Charge dotata di connettori CCS2 e CHAdeMO, sarà possibile caricare fino a 6 veicoli contemporaneamente in soli 15-20 minuti.

Inoltre, la stazione di colonnine ultrafast sarà accessibile 24 ore su 24 e accetterà diverse forme di pagamento tramite i maggiori Mobility Service Provider.

LoJack e High Mobility: in Europa auto connesse sempre protette

LoJack, una società di intelligenza connessa che aiuta le aziende e le persone a tracciare, monitorare e recuperare veicoli e asset vitali con visibilità e informazioni in tempo reale, e Hugh Mobility, un importante fornitore di tecnologia per auto connesse, annunciano la loro partnership strategica finalizzata a utilizzare i dati in tempo reale delle auto connesse per tracciare e recuperare veicoli rubati.

L’innovativa piattaforma dati per auto connesse di High Mobility sarà integrata con la tecnologia SVT (Stolen Vehicle Tracking) leader di mercato di LoJack, consentendo ai proprietari di veicoli e ai gestori di flotte di accedere facilmente ai dati e alla localizzazione dei veicoli in tempo reale. I dati telematici a bordo del veicolo saranno ora a disposizione di LoJack con la maggior parte dei marchi dei produttori di auto. I veicoli prodotti a partire dal 2015 potranno essere collegati e quest’anno verranno annunciati ulteriori marchi e modelli.

L’expertise congiunta di LoJack, con più di 40 anni di esperienza nel recupero di veicoli rubati, e la nuova tecnologia dati per auto connesse di High Mobility, rafforzeranno significativamente le misure di sicurezza dei veicoli fornendo un livello di protezione senza precedenti contro il furto e l’uso non autorizzato. In caso di furto, i dati forniti da High Mobility renderanno possibile localizzare la posizione esatta anche dei veicoli non dotati della tecnologia LoJack. La localizzazione tramite segnale GSM si aggiunge alla soluzione tradizionale di radiofrequenza di LoJack, in grado di tracciare veicoli nelle situazioni più complesse, anche grazie al team sicurezza impegnato nella ricerca nell’area. Questa partnership è destinata ad aumentare il numero di recuperi di veicoli rubati in tutti i mercati, poiché le due tecnologie potenzieranno le possibilità di recuperare i veicoli.

Grazie alla loro presenza globale combinata e alle reti consolidate, LoJack e High Mobility saranno ben posizionate per offrire le loro soluzioni ai clienti dei mercati europei. La partnership mira a utilizzare la tecnologia dei veicoli connessi per prevenire il furto e successivamente espandersi ad altri mercati.

“Questa collaborazione apre la strada allo sviluppo di nuove forme di mobilità più sicure e connesse”, ha dichiarato Massimo BragaVP/General Manager di LoJack Italia. “Le forze di High Mobility e LoJack convergono in un’unica interfaccia completa e facile da usare, dedicata al canale BtoB sia per i veicoli protetti da LoJack che per quelli non protetti, migliorando la loro sicurezza in caso di furto e supportando le attività che potrebbero sorgere nella gestione della flotte“.

“Siamo entusiasti di collaborare con LoJack e fornire loro accesso a preziosi dati in tempo reale all’interno del veicolo provenienti dai principali marchi automobilistici. Questa integrazione supporterà LoJack nel migliorare i propri servizi e offrire un’esperienza ancora più fluida. Questa partnership rappresenta il futuro della tecnologia automobilistica, nella quale i dati all’interno del veicolo apriranno nuove possibilità in termini di sicurezza, protezione e comfort. Siamo orgogliosi di svolgere un ruolo chiave in questo sviluppo”, aggiunge Risto VahtraCEO di High Mobility.