Ursula teme l’ARA e la esclude dal “Dialogo”: la mia interrogazione alla Commissione UE

Ursula teme l'ARA e la esclude dal "Dialogo": la mia interrogazione alla Commissione UE

di Isabella Tovaglieri, componente della Commissione Industria dell’Eurocamera. 

 
La Commissione europea vuole escludere i territori dove si producono le auto dal dialogo strategico sull’automotive per portare avanti indisturbata la sua miope agenda green, che sta distruggendo la più importante industria europea. La decisione di non coinvolgere l’Automotive Regions Alliance (ARA) nel tavolo che si apre a Bruxelles il prossimo 12 settembre è una scelta grave, destinata ad avere conseguenze pesanti sulle 40 regioni europee in cui ci sono gli stabilimenti, i lavoratori e l’indotto, che devono invece avere diritto di parola sul proprio futuro.
 
Tra queste, anche la Lombardia, che guida l’ARA sotto la presidenza dell’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, e che è impegnata nella salvaguardia di una filiera che conta 100mila lavoratori e 30mila imprese con un fatturato totale di oltre 40 miliardi di euro.
 

Ho presentato un’interrogazione alla Commissione UE per chiedere conto di questa esclusione ingiusta e immotivata, che non permetterà all’ARA di presentare le proprie proposte concrete e condivise per salvare il settore alla luce dell’attuale congiuntura economica e geopolitica. Alla Commissione chiediamo di fare chiarezza sulle motivazioni di questa decisione: Ursula von der Leyen dica chiaramente se il mancato coinvolgimento delle regioni all’interno di un tavolo di questa portata sia una scelta deliberata per tenere fuori stakeholder chiave dal processo decisionale europeo, con gravi ripercussioni su un comparto strategico per la competitività dell’Unione.

 

Foto da ufficio stampa Tovaglieri

“Sussidiario TV”: verso il Dialogo strategico UE, ecco il “Bonorapensiero”

"Sussidiario TV": verso il Dialogo strategico UE, ecco il "Bonorapensiero"
Il 12 settembre la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, riunirà i rappresentanti del settore automotive, in particolare le associazioni ACEA (costruttori) e CLEPA (componentistica). Dalla riunione ci si attendono (e si auspicano) revisioni e cancellazioni delle normative green di stampo ideologico che stanno affossando il sistema industriale europeo e la sua competitività
La presidente von der Leyen, intanto, ha escluso dal dibattito l’ARA, Alleanza tra le 40 Regioni europee in cui l’industria automotive è vitale per l’economia e l’occupazione. A capo dell’Alleanza c’è l’italiano Guido Guidesi, assessore lombardo allo Sviluppo economico. Una decisione, quella presa da von der Leyen, sbagliata e anti-democratica che sa tanto di timore da parte di Bruxelles di trovarmi di fronte un fronte del no eccessivo
Questi e altri i temi sui i quali Pierluigi Bonora, promotore di #FORUMAutoMotive, è stato nuovamente intervistato in diretta, lo scorso 1 settembre, da “Sussidiario TV”.

Salone del Camper 2025: Giugiaro Jr. e la Laika Kreos

Salone del Camper 2025: Giugiaro Jr. e la Laika Kreos

Sostenibilità, condivisione, esperienza, libertà, avventura, 5 esigenze a cui deve rispondere il camper moderno, adattato alle nuove esigenze di famiglie, coppie, single. Il boom della vacanza open air e le esigenze di viaggiatori sempre più sofisticati, hanno indotto produttori e designer a cimentarsi nella realizzazione di forme sempre più aerodinamiche, materiali sempre più leggeri e compatti, attrezzature funzionali, interni raffinati in stile nautico, esterni ricercati.

 

Lunedì 15 settembre, alle ore 13.30, al Salone del Camper di Parma si parlerà di “Il design che muove il futuro: da Giugiaro a Laika, viaggio tra funzionalità e bellezza” (Stand Laika – Padiglione 6, a seguire “finger food light lunch” per la stampa nella lounge dello Stand Laika).

Due veicoli presenti allo stand Laika daranno vita a questa idea: la GFG Bandini Dora, macchina completamente elettrica piena di leggerezza e raffinatezza, che rende omaggio all’epoca d’oro delle auto sportive italiane e il Laika Kreos, un camper che porta gli stessi valori di design nella vita quotidiana.

Scolpito, funzionale, emozionante e profondamente radicato nell’artigianato toscano. A parlare di questi due gioielli, in un talk dedicato al design automobilistico del futuro, saranno l’AD Laika Ute Hofmann e il designer Fabrizio Giugiaro, moderati da Andrea Farina, vicedirettore di Motor1.com.

 

Fabrizio Giugiaro è tra i designer che si stanno cimentando nella realizzazione del camper 4.0, che diventerà sempre più smart home modulabile, intelligente, domotica. Il futuro è il veicolo ricreazionale che diventa elemento abitativo su ruote, con tutti i comfort e le tecnologie, magari gestite con l’Intelligenza Artificiale.

Il marchio toscano Laika, che da sempre unisce estetica italiana e comfort, collabora con Fabrizio Giugiaro, Ceo della società di design GFG Style, per il restyling e il design di alcuni suoi modelli. Giugiaro, che ha firmato alcune delle automobili di maggior successo del XX secolo, ha unito nel progetto dei motorhome le competenze nel campo dell’interior design e dello stile automobilistico, con un focus sulla ricerca di materiali di pregio e degli spazi abitativi.

Laika e GFG Style, lo studio di design GFG Style, fondato da Giorgetto e Fabrizio Giugiaro nel 2015, hanno una missione comune: creare veicoli che siano più di semplici mezzi di trasporto, ma oggetti culturali, icone, punti di riferimento.

 

L’evoluzione dei veicoli ricreazionali è visibile al Salone del Camper, esposizione internazionale che avrà luogo dal 13 al 21 settembre 2025 nei padiglioni di Fiere di Parma. La manifestazione, giunta alla 16^ edizione, è aperta al pubblico ed è organizzata da Fiere di Parma in collaborazione con APC, Associazione Produttori Caravan e Camper.

 

foto da uff. stampa salone del Camper

 

 

L’auto in Italia: no a incentivi come fiammate occasionali, occorre una strategia

L'auto in Italia: dalle Associazioni 6 priorità per il Governo

di Roberto Pietrantonio, presidente di UNRAE

L’automobile resta un pilastro insostituibile per la mobilità e l’economia del nostro Paese, e vedere il mercato ancora in caduta ad agosto è allarmante, nonostante si tratti di un mese tradizionalmente poco “pesante”. La flessione di quasi il 3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, che già aveva segnato un calo del 13,4%, conferma un settore in sofferenza ormai cronica.

Nei primi otto mesi del 2025 sono state immatricolate 40.000 vetture in meno rispetto al 2024,
e addirittura 285.000 unità in meno rispetto al 2019, un gap del 21,6% che pesa come un macigno. Di questo passo, la transizione ecologica resterà inesorabilmente al palo: sebbene la quota di auto elettriche pure stia lentamente salendo, è ancora largamente insufficiente. Purtroppo, l’annuncio degli incentivi da parte del MASE, ancora senza seguito concreto, ha avuto l’effetto di congelare il mercato: molti clienti – e purtroppo non solo quelli interessati alle BEV – stanno
rimandando l’acquisto in attesa del bonus, e questa incertezza paralizza le vendite.
 
Chiediamo quindi con forza che gli incentivi promessi diventino pienamente operativi e che non includano ulteriori paletti burocratici perché tutti gli automobilisti possano partecipare alla transizione in modo equo. Servono invece misure chiare e non discontinue: gli incentivi sono utili solo se inseriti in una strategia di medio-lungo periodo, non come fiammate occasionali legate alle offerte statali.
 
Solo così potremo recuperare il terreno perso e colmare il gap con gli altri principali Paesi europei, dove la mobilità elettrica cresce molto più rapidamente. Non meno importante, ribadiamo la necessità di una riforma della fiscalità sulle auto aziendali, da troppo tempo attesa: aumentare la detraibilità dell’IVA e la deducibilità dei costi, riducendo al contempo a tre anni il periodo di ammortamento, darebbe nuova linfa al mercato. Ora che la Delega Fiscale è stata prorogata fino a fine 2026, ci aspettiamo interventi concreti e tempestivi.
Foto da ufficio stampa UNRAE

Smart #2: nel 2026 la nuova urban car due posti che fa rivivere la Fortwo

Smart #2: nel 2026 la nuova urban car due posti che fa rivivere la Fortwo
di Gaetano Scavuzzo (Motorionline)
Smart è pronta a tornare alle origini, ovvero ridando vita all’iconica due posti che ha contraddistinto il marchio sul mercato permettendogli di ritagliarsi un ruolo da protagonista nel segmento della mobilità urbana. Dopo l’uscita di scena della mitica Fortwo, Smart ha ufficialmente annunciato che realizzerà una nuova city car a due posti ad alimentazione 100% elettrica, una compatta da città di segmento A che ammodernerà lo spirito della Fortwo attraverso un modello tutto nuovo: la Smart #2.

Debutto a fine 2026 e obiettivo Europa

Annunciando il suo debutto per la fine del 2026 e il mercato europeo come suo principale focus di riferimento, la Smart #2 andrà a completare la gamma di nuova generazione del marchio, attualmente composta da Smart #1, Smart #3 e Smart #5, con un modello che promette di combinare tecnologie intelligenti, praticità e sostenibilità, incrementando la possibilità di scelta per i clienti di Smart con quella che sarà la degna erede della Fortwo, tanto invocata dai fan del brand che hanno sempre sottolineato l’indissolubile legame tra Smart e l’urban car a due posti.

Design curato da Mercedes

Sulla Smart #2, novità che sarà svelata tra circa un anno, per il momento ci sono poche informazioni ufficiali, con il marchio che si è limitato ad affermare che il suo design sarà curato dal team stilistico di Mercedes, mentre la produzione avverrà in Cina. L’ampliamento della gamma di Smart, con il modello #2 che andrà a riempire lo spazio attualmente vuoto tra i modelli #1 e #3, consentirà al marchio di riportarsi nel proprio habitat naturale, ovvero quello delle ultra-compatte per la mobilità cittadina. Il lancio della Smart #2, come affermato da Dirk Adelmann, CEO di Smart Europe, rappresenterà un momento decisivo per il marchio Smart su scala globale.
Foto da ufficio stampa Mercedes

DR Automobiles: potenziamento del polo di Macchia d’Isernia con 70 milioni e 300 nuovi posti

DR Automobiles: potenziamento del polo di Macchia d'Isernia con 70 milioni e 300 nuovi posti
DR Automobiles, con al vertice Massimo Di Risio, dà il via al progetto di potenziamento industriale che prevede ora un investimento di 70 milioni di euro nel polo di Macchia d’Isernia, in Molise. Intanto, partono i lavori di riconversione del sito di Anagni, ex Saxa Gres, funzionali ad un successivo step di espansione.

Attraverso un investimento di 70 milioni saranno costruiti a Macchia d’Isernia nuovi impianti di produzione. Il progetto, che porterà all’impiego di almeno nuovi 300 addetti, prevede la produzione completa in Molise di nuovi modelli.
L’investimento che riguarda il sito molisano era già stato annunciato lo scorso luglio, in Giappone, durante l’Expo di Osaka. In quell’occasione l’AD di DR aveva parlato di 50 milioni di euro. A distanza di poco più di un mese il gruppo DR ha previsto un upgrade di 20 milioni di euro, resosi necessario per sostenere un ulteriore nuovo ed importante progetto che sarà annunciato a breve.
Intanto sono già partiti i lavori di revamping del sito industriale della Saxa Gres S.p.a. di Anagni (acquisito lo scorso 7 agosto da Jarama, società controllata al 100% da DR Automobiles), che produceva gres porcellanato e che sarà ora destinato ad alcune delle attività che il gruppo DR già svolge presso il proprio quartier generale di Macchia d’Isernia. Ad Anagni saranno impiegati anche 67 lavoratori della Saxa Gres che sono stati assorbiti da DR.

Il sito di Anagni, per la sua collocazione a ridosso della A1 e ben servito da uno scalo ferroviario, riveste un’importanza strategica nei piani di ulteriore espansione di DR. “Siamo davvero felici di aver raggiunto questo obiettivo. È stato un grande lavoro di squadra tra tutti i soggetti coinvolti – ha spiegato l’AD di DR, Antonella Tortola – che speriamo possa rappresentare un’opportunità di sviluppo per il nostro gruppo, ma anche di crescita per un’area industriale storicamente importante, soprattutto per l’automotive, come quella della provincia di Frosinone”.
Attualmente DR Automobiles Group gestisce 7 brand e 28 car-line. Detiene una quota del 2,56% nel mercato italiano (2024) dei privati ed ha chiuso il primo semestre del 2025 con una crescita, in termini di ricavi, del 41% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I piani di espansione non riguardano solo l’Italia ma anche i mercati esteri. La divisione estero di DR si sta occupando dell’atterraggio in Spagna, Belgio, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania e Grecia attraverso l’apertura di concessionari o la nomina di distributori diretti di tutti i marchi del gruppo.


Foto da ufficio stampa DR

Scuole ed educazione stradale: ACI, ministero e tecnologie digitali

Monza: un patrimonio che dobbiamo continuare a valorizzare, insieme

 di Geronimo La Russa, presidente eletto di ACI
(dall’intervento al Meeting di Rimini 2025)

Siamo convinti che bisogna rivolgersi fin dalla giovane età alle scuole per garantire sicurezza ed educazione stradale. L’Automobile Club d’Italia è attivo da anni in questo ambito e l’impegno crescerà ancora, grazie ai numerosi protocolli d’intesa avviati con il ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il nuovo fronte riguarda l’utilizzo delle tecnologie digitali: strumenti e programmi didattici che puntano a coinvolgere studenti e docenti in maniera innovativa, per radicare nei più giovani la cultura della sicurezza stradale.

Il lavoro congiunto tra ACI e ministero mira a progettare nuovi programmi capaci di unire tradizione educativa e strumenti digitali, affinché la cultura della sicurezza sulla strada non sia più un’opzione, ma un diritto formativo garantito a tutti gli studenti.

 

Foto da ufficio stampa ACI

 

 

Polizia di Stato e Autorino: protocollo d’intesa contro i crimini informatici

Polizia di Stato e Autorino: protocollo d’intesa contro i crimini informatici

Presso la Questura di Sondrio è stato siglato il Protocollo di collaborazione con la Polizia di Stato per la Prevenzione e il Contrasto dei crimini informatici. L’accordo si colloca nell’ambito delle iniziative tese al costante e continuo potenziamento dell’attività di prevenzione, promosse dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nei confronti delle minacce cyber alle infrastrutture informatizzate di maggior rilievo per il sistema-Paese. Alla presenza del Questore di Sondrio, Sabato Riccio, il Protocollo è stato siglato da Manuela De Giorgi, Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica-Polizia Postale Lombardia e dal Presidente di Autotorino, Plinio Vanini.

Autotorino S.p.A., principale dealer automotive italiano e tra i più importanti 30 europei, conta oltre 3000 collaboratori nelle 70 sedi distribuite tra Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Lazio, a cui, dal gennaio 2025, si aggiunge una filiale a Varsavia.

Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale della Lombardia è presidio territoriale per la protezione delle infrastrutture critiche informatiche e svolge la sua attività in stretta sinergia con il C.N.A.I.P.I.C. del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica di Roma.

Il protocollo mira a sviluppare una sinergia tra la Polizia Postale e Autotorino allo scopo di condividere e analizzare ogni informazione utile a prevenire e contrastare attacchi cibernetici o danneggiamenti alle infrastrutture informatiche del gruppo.

Il tema della protezione delle infrastrutture informatiche, istituzionalmente affidato alla Polizia di Stato, assume un ruolo centrale nell’accordo e viene declinato non solo nell’adozione di standard di sicurezza condivisi, ma anche in un forte investimento nelle competenze. In tale ottica, assume un’importanza strategica l’attività formativa curata dagli specialisti della Polizia Postale attraverso incontri periodici tesi ad aumentare la consapevolezza del rischio cibernetico e finalizzati a creare un know-how strutturato ed aggiornato alle più recenti sfide digitali.

Il Questore di Sondrio, Sabato Riccio, ha sottolineato “con la firma di questo protocollo d’intesa rafforziamo ulteriormente la collaborazione e la cooperazione tra pubblico e privato a tutela dei cittadini nell’attività di prevenzione e contrasto dei crimini informatici. La sicurezza cibernetica rappresenta oggi una priorità assoluta e la sinergia con realtà come Autotorino consente di sviluppare strumenti e iniziative concrete per prevenire e contrastare i rischi connessi all’uso delle tecnologie digitali”.

Il Presidente del Gruppo Autotorino, Plinio Vanini, ha dichiarato: “Siamo lieti di avviare questa collaborazione con la Polizia Postale, un’iniziativa strategica che rafforza la sicurezza informatica e tutela la continuità operativa della nostra azienda. Negli ultimi anni abbiamo investito con determinazione nella digitalizzazione dei processi. Siamo ben consapevoli che l’innovazione tecnologica debba poggiare su una solida cultura della sicurezza e sull’adozione di robusti strumenti e processi di cybersecurity. La firma di questo accordo rappresenta un passo concreto e significativo in questa direzione.”

Il Dirigente del COSC-Polizia Postale Lombardia, Manuela De Giorgi: “L ‘accordo siglato è una forma tangibile di cooperazione strutturata tra istituzioni ed enti privati e si prefigge l’obiettivo di rafforzare la capacità di prevenzione degli attacchi cibernetici alle imprese. Il Protocollo, basato sui tre pilastri dello scambio di informazioni, delle best practices condivise e della formazione volta ad incrementare la consapevolezza del rischio cyber costituisce infatti, uno strumento di difesa digitale e di forte contrasto nei confronti di una criminalità informatica sempre più sofisticata e pericolosa“.

 

Foto da ufficio stampa Autotorino

 

 

Se anche Draghi boccia l’Europa: ormai tutto è concesso

La lezione di Draghi: il "Green Deal" così concepito è insostenibile

di Domenico De Rosa, CEO del Gruppo SMET

 
Incredibile, anche Draghi boccia l’Europa! Già, che se uno venisse da Marte sarebbe da applaudire fino a spellarsi le mani, non per la trovata geniale, quanto piuttosto per la lettura obiettiva della realtà.

“Dire la verità in questo mondo è un atto rivoluzionario” diceva Orwell. Ora, però, che a dirla sia l’europeista convinto, colui il quale ha occupato sedie importanti nell’Unione, ha tenuto rapporti privilegiati e ne ha condizionato la politica monetaria, beh, insomma, meriterebbe la premessa “…mi sono sbagliato”.

Ma in questo mondo di comunicazione che non ha alcun antefatto e nessuna memoria, tutto è concesso.

Domenico De Rosa – Foto da ufficio stampa SMET Group

Gruppo Intergea: premiati tre studenti STEM di Torino

Gruppo Intergea: premiati tre studenti STEM di Torino

Sono state consegnate le borse di studio, finanziate dal Gruppo Intergea, nell’ambito del concorso promosso dall’Unione Industriali Torino “STart STem”. Tre giovani studenti, iscritti al primo anno dei Corsi di Laurea Magistrale STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) del Politecnico e dell’Università degli Studi di Torino, hanno ricevuto un contributo di 3mila euro ciascuno per l’anno accademico 2024/2025.

L’iniziativa, nata con l’obiettivo di promuovere la parità di genere e incentivare la presenza femminile nei settori scientifici e tecnologici, ha riservato due delle tre borse a studentesse meritevoli. Un gesto concreto per supportare il percorso formativo delle giovani donne e contribuire a colmare il divario di competenze tra uomini e donne in queste discipline strategiche per il futuro.

I vincitori delle borse Intergea sono Chiara IorioChiara Maretto e Marco Pavanati, tutti laureati triennali con il massimo dei voti. In un simbolico gesto di restituzione, i tre studenti si impegneranno a svolgere attività di tutoraggio in matematica per studenti delle scuole medie, offrendo il proprio contributo alle nuove generazioni.

“Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza dell’importanza della formazione universitaria – ha commentato Alberto Di Tanno, presidente del Gruppo Intergea -. Per noi investire sui giovani significa costruire il futuro e creare un sistema virtuoso che generi opportunità e valore per il territorio. È un approccio che riflette la nostra visione imprenditoriale: puntare sulle persone e sulle loro potenzialità”.

Con il supporto a “STart STem”, il Gruppo Intergea conferma il proprio impegno nel promuovere l’istruzione, l’innovazione e una cultura dell’inclusione: elementi chiave per costruire un futuro più equo e competitivo.

 

Foto da ufficio stampa Intergea