
di Fabio Pressi, presidente di Motus-E
In attesa del lancio dei nuovi incentivi legati all’ISEE, il nuovo passo avanti delle immatricolazioni elettriche rappresenta un segnale importante per il mercato italiano, che dopo essere stato doppiato anche dalla Spagna come quota di mercato BEV deve necessariamente riallinearsi agli standard europei per non perdere contatto con i grandi del Continente.
Le agevolazioni rivolte alle fasce più deboli della popolazione consentiranno a tanti italiani che ancora non avrebbero potuto farlo di toccare con mano i vantaggi della mobilità elettrica, ma rimaniamo convinti che per supportare le famiglie e
l’industria occorra un grande piano nazionale per l’automotive, per costruire il quale Motus-E e tutte le associazioni del settore si sono messe a completa disposizione delle Istituzioni, all’insegna della massima cooperazione. I punti su cui intervenire sono diversi, ma siamo certi che i risultati tangibili non tarderebbero ad arrivare.
l’industria occorra un grande piano nazionale per l’automotive, per costruire il quale Motus-E e tutte le associazioni del settore si sono messe a completa disposizione delle Istituzioni, all’insegna della massima cooperazione. I punti su cui intervenire sono diversi, ma siamo certi che i risultati tangibili non tarderebbero ad arrivare.
Se una misura simile ha avuto un impatto così significativo su questo canale pensiamo a cosa si potrebbe ottenere con una revisione più profonda della fiscalità. Occorre puntare sulla collaborazione pubblico-privato anche per accelerare ulteriormente lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica al servizio delle auto elettriche.
Foto ufficio stampa Motus-E