Contano le doti o la provenienza?

Contano le doti o la provenienza?

di Ferdinando Restelli (l’editoriale del magazine “Insella”)

 

Da quando il mondo digitale è entrato nelle nostre vite (e in redazione), si ripete ogni giorno la stessa storia. Arriva una nuova moto, la presentiamo sul sito e sui canali social e zac! iniziano le discussioni. I temi? Sempre gli stessi. Se si tratta di un marchio “premium”, soprattutto se europeo, arrivano i fan del marchio che applaudono qualsiasi cosa di quella moto, anche i difetti, e quelli che odiano lo stesso marchio e criticano anche i suoi pregi. Con le giapponesile discussioni vanno sul razionale: spuntano dal nulla schiere di “ingegneri” (veri o mancati che siano) che spiegano la tecnica e fanno post infiniti per sostenere o per critica- re ciò di cui si parla.

Con gli scooter i toni si fanno più accesi: a fronte di una stragrande maggioranza “silenziosa” che legge, osserva, apprezza (con i like) e chiede educatamente info, ci sono sempre i rompiscatole che non amano questi mezzi e lo fanno sapere in modo rumoroso. Ma quando arrivano le moto e gli scooter orientali, e in particolare cinesi, apriti cielo! I leoni da tastiera si scatenano: le analisi (a distanza) sulle soluzioni tecniche e sulla qualità dei materiali si sprecano, inframmezzate da esperienze personali o di famiglia (“a mio cuggino…”) e da valutazioni socio-politiche (“ci rubano il lavoro”, “la crisi è colpa loro”, ecc) che raramente tengono conto della realtà delle aziende occidentali in genere ed europee in particolare.

Ma i numeri non mentono: mentre questi commenti pieni di odio sono in genere qualche decina, al massimo un centinaio, le visualizzazioni totali si contano a centinaia di migliaia, dimostrando l’interesse vero per questi prodotti che dopo inizi a volte deludenti (nessuno nega la scarsa qualità di alcuni pro-

dotti arrivati da noi 10-15 anni fa) ora offrono un rapporto qualità/prezzo molto interessante. 

 

La cinese CFmoto 450MT e l’indiana Royal Enfiedl Himalayan 450 che abbiamo messo a confronto hanno superato con risultati brillanti l’analisi dei nostri tester e del nostro centro prove, diventando il simbolo del numero di “Insella” dedicato interamente alle moto di valore e dal prezzo abbordabile. Moto di ogni genere e per tutti i gusti: dalla custom “importante” SWM StormBreaker 1200 alla retrò media QJ Motor SRV 550, dalla naked sportiva per patenti A2 KTM 390 Duke alla enduro Beta RR 300 X-Pro, senza dimenticare lo scooter per eccellenza, la Vespa Sprint 125 S e la piccola elettrica off-road NIU XQi3

 

Una sola moto supera (di poco) il muro dei 10.000 euro: la Honda CBR 650 R E-Clutch. Una moto importante perché introduce il tema delle moto “automatiche”: scommettiamo che saranno loro le protagoniste delle prossime discussioni al calor bianco sui nostri social? Stavolta i cinesi non sono coinvolti: sono in gioco marchi noti e prestigiosi. Dopo la frizione elettronica di Honda arriveranno a brevissimo la Yamaha MT-09 Y-AMT automatica e poi le 

BMW R 1300 GS e Adventure con cambio elettroassistito ASA. Volete saperne di più? Vi aspettiamo nel nostro sito, nelle nostre pagine social… e sul magazine “Insella del prossimo mese! 

“Pensieri e parole… scritte”: la rassegna stampa di Mario Verna

"Pensieri e parole... scritte": la rassegna stampa di Mario Verna
Mario Verna, manager automotive, ha identificato con quattro termini, riportati in maiuscolo, lo stato dell’arte da allarme rosso in cui si trova il settore automotive. Mercato, costruttori, politica, sindacati: mai tanto dibattito sull’auto.  Deserto di clienti, ancora troppo indietro rispetto al 2019, dopo il Covid nessun rimbalzo e il -20% sembra diventato strutturale, PREOCCUPAZIONE.
 
Green, sempre più “al verde” la politica industriale europea, lontana dalla leadership storica e in crisi di identità, CONFUSIONE.

Ottobre, caldo come sempre, ma stavolta l’auto è protagonista quasi assoluta, AGITAZIONE. Parigi val bene una dichiarazione, botte e risposte, ma è il salone… ESIBIZIONE. Intanto il tempo passa… TIC TAC… ANSIA

“Auto Europa 2024”: le sette finaliste del premio UIGA

"Auto Europa 2024": le sette finaliste del premio UIGA

I soci UIGA, l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive, coadiuvati da una giuria di 150 Opinion Leader, tra cui il promotore di #FORUMAutoMotive, Pierluigi Bonora, hanno designato le auto che parteciperanno alla fase finale di Auto Europa 2025, giunta alla trentanovesima edizione.

Il conto alla rovescia per la due giorni della premiazione corre veloce. Il 21 e 22 ottobre 2024, infatti, le sette finaliste si contenderanno l’assegnazione dell’importante riconoscimento nella sede di Bosch Italia, a Milano, grazie ai voti dei giornalisti specializzati che compongono l’associazione, della giuria formata dagli opinion leader e dal pubblico, che potrà esprimere il proprio parere e votare collegandosi al link – già attivo – www.premioautoeuropa.it

 

Alfa Romeo Junior

L’Alfa Romeo Junior è una crossover compatta, con un’anima sportiva tipica del marchio italiano. È lunga 417 cm, offre una abitabilità soddisfacente e un bel bagagliaio. Viene proposta con motore a benzina mild hybrid da 1,2 litri, capace di erogare 136 CV, ma ci sono anche versioni totalmente elettriche, come la Junior Speciale da 156 CV. La Junior Veloce, la più potente, da 280 CV, percorre lo 0-100 km/h in 5,9 secondi. L’integrazione dell’assistente virtuale “Hey Alfa” basato su intelligenza artificiale, offre un supporto vocale utile durante il viaggio, facilitando l’interazione con il sistema e migliorando l’esperienza di guida.

Bmw X2 – iX2

La nuova Bmw X2 è una Suv compatta premium, che ora raggiunge una lunghezza di 455 cm, 19 in più della versione precedente.  È disponibile con propulsori a benzina, a gasolio e mild hybrid, con ordini di cavalleria abbastanza trasversali: dai 150 della sDrive 18d a gasolio ai 300 della M35i benzina pura. Le varianti totalmente elettriche, iX2, sono disponibili in due livelli di potenza: 277 e 313 cavalli, a due e a quattro ruote motrici. Sulle nuove X2 e iX2 il grande Curved Display e l’Operating System Bmw 9 permettono di gestire facilmente musica, navigazione e impostazioni del veicolo e la funzione AirConsole Gaming trasforma l’auto in una console da gioco.

 

 

Dacia Duster

Lunga sempre 434 cm, la Dacia Duster, decisamente moderna fuori e dentro, continua a essere una delle Suv più economiche sul mercato. La nuova generazione segna l’arrivo delle motorizzazioni Mild Hybrid 130 CV, e Full Hybrid, 140 CV, derivate dalle E-Tech, tecnologia sviluppata della Renault. Sono accompagnate dalla gettonatissima variante a Gpl da 100 CV. La gamma prevede trazione anteriore o 4×4, cambio manuale o robotizzato. Il nuovo sistema multimediale Dacia Media Nav Live offre una intuitiva esperienza di guida connessa e interattiva. Con un touchscreen da dieci pollici, garantisce l’accesso a mappe aggiornate, traffico in tempo reale e servizi connessi.

 

 

Lancia Ypsilon

Una compatta di carattere, lunga 408 cm, 24 in più della generazione precedente, e la prima Lancia elettrica. In questa versione vanta un propulsore da 156 cavalli e una batteria da 51 kWh. L’altra motorizzazione è la mild hybrid 48 Volt a benzina, motore tre cilindri, 1200 cc, da 100 CV. “Sala” è invece l’acronimo di una tecnologia innovativa sviluppata da Stellantis, che offre un’esperienza multisensoriale coinvolgente, combinando suono, aria e luce per migliorare il comfort a bordo. Nuova Ypsilon, dotata di guida autonoma di Livello 2, è completamente connessa, compatibile con Android Auto e Apple CarPlay senza fili, per un’integrazione fluida dello smartphone.

 

 

Maserati Grecale Folgore

Grecale Folgore, elettrica, lunga 486 cm, garantisce un’esperienza ogni giorno eccezionale. Basta leggere che il motore eroga 558 CV e che lo 0-100 km/h si fa in quattro secondi per capire che Grecale è davvero una Folgore. L’autonomia, se si guida senza strafare, può superare i 500 km. Con l’App Maserati Charge, realizzata con Bosch, si può accedere a una rete di ricarica con 650mila punti in Europa e si predispone la ricarica in modo da passare dal 20 all’80% in soli 29 minuti. Con Alexa Home to Vehicle, da casa si gestiscono il blocco delle porte o l’invio di destinazioni al navigatore.

 

Mini Countryman

La nuova Countryman sfoggia lo stile Mini in misure da crossover. È lunga 444 cm, più 19 rispetto alla versione precedente. La versione John Cooper Works ALL4 a benzina, da 300 CV, è quella preferita dai piedi pesanti. Ad affiancarla le versioni mild hybrid da 170 e 219 CV e il risparmioso modello a gasolio da 163 CV. La gamma elettrica può essere a due ruote motrici, motore da 204 CV e 250 Nm, oppure 4×4, motore da 313 CV e 494 Nm. Il display centrale Oled, caratterizzato da un design rotondo ad alta risoluzione, è il fulcro dell’abitacolo e offre numerose funzioni intuitive. Nella parte inferiore, è possibile accedere rapidamente a modalità di navigazione, media, telefono e climatizzazione.

 

 

Toyota C-HR

La nuova generazione continua a essere una crossover coupé con una forma che non passa inosservata. Il gruppo propulsore full hybrid combina un motore benzina da 1,8 litri o 2 litri con uno elettrico, per una potenza complessiva tra 140 e 197 CV Grazie a una batteria più grande, che può essere ricaricata anche con il cavo, la C-HR ibrida plug-in offre 70 km di guida in modalità elettrica. La potenza combinata è di 223 CV, lo 0-100 km/h si fa in 7,4 secondi e la CO2 emessa ogni km è pari a 19 grammi. L’app MyT sblocca e avvia l’auto dallo smartphone, mentre la funzione parcheggio consente le manovre da remoto.