Auto e transizione “green”: tutti i nodi sciogliere

Effetto annunci: ci risiamo

di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto

Il risultato positivo di marzo (+40,8%) era prevedibile, considerando i bassi volumi dello scorso anno determinati da una serie di fattori avversi e concomitanti, ma il differenziale con i dati pre-pandemia (-20,6%) resta importante.

Lo stop definitivo dell’UE alla vendita dei motori termici nuovi alimentati da combustibili fossili a partire dal 2035, con la deroga all’utilizzo dei soli carburanti sintetici, ci lascia dubbiosi circa l’esclusione dei biocarburanti che, al contrario, in un contesto di economia circolare possono contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti.

In ambito nazionale, invece, il recente disegno di legge delega del Governo per la revisione strutturale del sistema tributario italiano – ormai datato di 50 anni – potrebbe rappresentare una svolta significativa per accompagnare la riconversione tecnologica del Paese e la transizione ecologica dell’automotive, coniugando la difesa dell’ambiente e la spinta al rinnovo dei veicoli.

Auspichiamo, attraverso un intervento organico diretto a diminuire l’imposizione fiscale sull’auto, misure di razionalizzazione che, seguendo un approccio tecnologicamente neutrale e in ottica “green”, vadano nella direzione di maggiore omogeneità rispetto a quanto accade nel resto degli altri grandi mercati europei, partendo dalla modifica delle parziali percentuali di detrazione dell’IVA e deducibilità dei costi delle auto aziendali e superamento del superbollo. Un chiaro indirizzo in tal senso sarebbe particolarmente stimolante per gli attori del settore e le flotte aziendali.

Inoltre, per valorizzare le risorse pluriennali già stanziate lo scorso anno con il fondo automotive, risulta sempre più evidente l’opportunità di rivedere il funzionamento degli attuali incentivi per i veicoli non inquinanti fino a 135 g/km di CO2, così da imprimere un rilancio agli acquisti da parte delle persone giuridiche – i soggetti che favoriscono il ritmo di ringiovanimento del parco auto – ed esplicando al contempo effetti benefici anche sul mercato dell’usato, con l’accrescimento, in tempi brevi, delle possibilità di accesso dei consumatori a veicoli più performanti dal punto di vista ambientale.

Ovviamente, nell’impegnativa rivoluzione verde, resta cruciale il tempestivo sviluppo e potenziamento di una rete di ricarica accessibile, funzionale ed efficiente agli scopi di imprese e cittadini. Apprezziamo, quindi, l’ulteriore tassello in materia riguardante il primo step dell’accordo europeo sulle infrastrutture per i combustibili alternativi che detta gli obiettivi minimi per le stazioni pubbliche di ricarica elettrica e a idrogeno sulla rete transeuropea dei trasporti.

Nel solco di una transizione sostenibile, speriamo che le nuove regole trovino una rapida intesa e soprattutto una snella realizzazione ed efficace sincronizzazione nei piani nazionali perché, purtroppo, se guardiamo alle norme interne che prevedono agevolazioni per l’installazione di colonnine elettriche, il ritardo è clamoroso: a distanza di molti mesi, mancano ancora le specifiche ministeriali per l’effettiva fruizione e a rimetterci sono imprese, lavoratori e cittadini.

UnipolSai: accordo di fusione per incorporazione con SIFÀ

UnipolSai e la controllata UnipolRental hanno sottoscritto con BPER Banca e Società Italiana Flotte Aziendali (SIFÀ), entità interamente controllata dal gruppo bancario, un accordo  quadro finalizzato alla realizzazione di un progetto industriale nel settore del noleggio a lungo  termine, da attuarsi anche attraverso la fusione per incorporazione di SIFÀ in UnipolRental.

 

La sottoscrizione dell’accordo è finalizzata a una collaborazione commerciale ventennale per l’offerta, tramite la rete delle filiali bancarie e più in generale attraverso i canali commerciali del Gruppo BPER, dei prodotti di noleggio a lungo termine e dei servizi legati ai relativi contratti proposti da UnipolRental. A esito della fusione, UnipolSai deterrà la partecipazione dell’80,013% del capitale sociale di UnipolRental, mentre BPER il rimanente 19,987%.

 

Si consoliderà in questo modo il ruolo di UnipolRental come primo operatore italiano nel settore del noleggio a lungo termine, con una flotta di 130.000 veicoli e oltre 40.000  nuove immatricolazioni nel 2023.

Citroën C5X Hybrid 225 Plug-in: alla scoperta dell’ammiraglia

a cura di Safe-Drive 

Questa settimana Safe-Drive mette alla prova l’attuale ammiraglia di Citroën (Stellantis): la C5X Hybrid 225 Plug-in. Batteria da 12,4 kWh, per una potenza complessiva messa in campo dal powertrain di 225 cv. L’autonomia in sola modalità elettrica è di circa 50 km.

All’ottenimento di prestazioni di rilievo contribuiscono il noto cambio automatico Eat8 e le sospensioni Advanced Comfort con regolazione continua della taratura in base al fondo stradale e allo stile di guida