Renault Austral: al volante della E-Tech Full Hybrid

(a cura di Safe-Drive)

 

Questa settimana Safe-Drive si mette al volante della Suv di segmento C che nell’intenzione del marchio francese andrà a sostituire Kadjar. Le forme di Renault Austral sono muscolose, ma le misure sono in realtà compatte, a partire dalla lunghezza di 4 metri e 51 cm.

 

Il tasto Multisense, collocato nella parte bassa del volante, consente di selezionare le modalità di guida Eco, Comfort, Sport, oppure di accedere al menu personalizzabile dal guidatore. Sotto il cofano Renault Austral E-Tech Full Hybrid ospita un motore 1.2 turbo benzina da 131 cv supportato da un motore elettrico da 25 kW. La potenza complessiva è di 200 cv.

 

 

Stop a Diesel e benzina: idea demenziale europea

di Paolo Uggé, presidente di Conftrasporto-Confcommercio

Pronti a firmare la petizione contro la messa al bando dei motori Diesel e benzina entro il 2035. E dichiara l’appoggio a qualsiasi iniziativa venga intrapresa contro lo stop ai motori termici deciso dall’Ue, iniziando da quella annunciata e programmata per il fine settimana del 25-26 febbraio in diverse piazze del Lazio e della Lombardia.“Il divieto europeo di produzione di auto benzina e Diesel dal 2035 è una scelta masochistica per tutta l’Europa. Inviteremo tutti i nostri associati a sottoscrivere perché il tema della transizione ecologica sia affrontato tenendo conto sia del principio della neutralità tecnologica che dell’attività economica di molte imprese, dalla produzione ai trasporti.

Non accetteremo passivamente questo atto ideologico, di nessun concreto risultato a favore dell’ambiente- Se si vuole definitivamente affossare l’economia nazionale e mettere in difficoltà la povera gente, questa è la strada maestra. Andare ai gazebo e sottoscrivere la petizione significa impedire che questa idea demenziale europea venga portata avanti senza una riflessione seria e realistica.

Diktat UE sul “tutto elettrico”: più gradualità e spazio ai biocarburanti

di Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica

In relazione alla proposta europea di regolamento sulla riduzione delle emissioni di CO2 per le auto, il Governo ha manifestato a più riprese le proprie perplessità sui tempi e i modi che l’Europa ha stabilito per il superamento dei motori a benzina e Diesel. L’azione governativa procederà lungo due direttrici: da un lato, promuovere una maggiore gradualità nello stop alla commercializzazione dei veicoli; dall’altro, spingere al massimo nella produzione dei biocarburanti, che rappresentano una filiera pulita che consentirebbe di mantenere l’attuale impostazione del sistema produttivo dell’automotive.

Ciò non vuol dire  mettere in discussione gli obiettivi ambientali; benzina e Diesel sono inquinanti e devono essere gradualmente sostituiti; ma deve essere garantito, al contempo, un processo di ristrutturazione del comparto automotive che garantisca salde prospettive di sviluppo e massima tutela dei livelli occupazionali.

Deloitte: preferita in Italia è l’auto ibrida senza spina

Circa un italiano su tre (32%) sceglierebbe un modello ibrido non-ricaricabile HEV come prossima macchina. Perché l’elettrico piace, ma di fronte a difficoltà infrastrutturali, dubbi su modi e tempi di ricarica, timori sull’autonomia di guida, alla fine la scelta di acquisto più probabile per i consumatori italiani ricade sui cosiddetti Hybrid Electric Vehicles (HEV). E solo poco più di uno su dieci (l’11%) punterà per il suo prossimo acquisto su un modello a batteria (BEV). È quanto emerge dal report “Global Automotive Consumer Study 2023’ (GACS)”, uno studio che Deloitte conduce annualmente su un campione di oltre 26.000 consumatori distribuiti fra 24 Paesi a livello globale.

L’analisi di Deloitte conferma una crescente apertura dei consumatori nei confronti dei veicoli elettrici (EV). Il grado di interesse verso gli EV, però, rivela differenze marcate al proprio interno, suggerendo un percorso di sviluppo che almeno nel breve-medio periodo si manterrà ancora molto disomogeneo tra i diversi Paesi. Pensando al prossimo veicolo su cui investire, le intenzioni dei potenziali acquirenti oscillano tra la radicata preferenza degli americani verso i tradizionali modelli ICE a benzina e Diesel (62%) e il dato dell’Italia che rivela una delle preferenze più alte al mondo per la mobilità sostenibile (78%), crescendo ulteriormente rispetto al 69% dello scorso anno.

Tuttavia, uno dei fremi più grandi per l’acquisto di auto elettriche è il prezzo: fra gli italiani interessati all’acquisto di un’auto elettrica (l’11% del totale degli intervistati) quasi uno su quattro (22%) sarebbe disposto a spendere non più di 15.000 euro, mentre un ulteriore 44% non si spingerebbe oltre una soglia di 30.000 euro. Un altro freno è la carenza delle colonnine di ricarica, secondo la ricerca di Deloitte. Per gli italiani, le stazioni pubbliche dovranno essere facilmente accessibili e ben distribuite sul territorio, ma altrettanto importante sarà il tema della rapidità con cui sarà possibile ricaricare il veicolo.

La maggioranza degli italiani (51%), infatti, sarebbe disposta ad aspettare non più di 20 minuti, mentre soltanto una quota molto limitata (5%) accetterebbe una tempistica superiore all’ora.