L’UE verso il solo elettrico: subito il via a una seria politica industriale

di Ferdinando Uliano, segretario nazionale FIM CISL

 

Molte le preoccupazioni da parte dei lavoratori del sito del Gruppo Stellantis di Pratola Serra (Avellino), dove vengono prodotti motori Diesel, rispetto alla decisione ribadita in commissione ambiente di stop alle produzioni dei motori endotermici nel 2035. La decisione assunta dalla Commissione ambiente europea ribadisce con forza lo stop 2035 dei motori endotermici sia per i veicoli commerciali, sia per le autovetture. Una scelta che deve portare immediatamente il governo italiano a decidere le linee d’indirizzo per quanto riguarda la destinazione dei fondi assegnati per il settore dell’auto.

 

Non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo- E’ necessario mettere a disposizione le linee di finanziamento stanziate di circa 8 miliardi, per aprire una fase di politica industriale volta a collocare nell’ambito del settore dell’automotive italiano le nuove produzioni della componentistica necessaria al motore elettrico. Dalle batterie, ai semiconduttori, dalla digitalizzazione, alla guida autonoma, serve sostenere la riconversione dell’intero settore della componentistica perché solo attraverso quest’operazione possiamo compensare e rispondere, in qualche modo, al rischio occupazionale che si determinerà nel nostro Paese a seguito del cambio delle motorizzazioni.

 

Nello specifico, per quanto riguarda Stellantis, è fondamentale per tutte le realtà che oggi hanno una produzione collegata alle motorizzazioni endotermiche che si apra un confronto con il Gruppo per collocare altre tipologie di produzione volte a garantire realtà occupazionali italiane. Nell’ambito dei stabilimenti legati alle motorizzazioni solo lo stabilimento di Termoli con l’investimento della Gigafactory ha una prospettiva industriale che va oltre il 2035“.

 

È importante, dal nostro punto di vista, che le scelte che ci sono state illustrate al Tavolo del settore dell’automotive, oggi chiamino a responsabilità tutte le multinazionali e tutte le aziende presenti nel nostro Paese, che nel settore dell’automotive, hanno produzioni collegate alle motorizzazioni endotermiche. Solo così possiamo pensare di salvaguardare l’occupazione di importanti gruppi come: Stellantis, Bosch, Vitesco, Denso e Marelli.

 

Diversamente, ci troveremo in una situazione di destabilizzazione del settore molto grave che colpirebbe, non solo il metalmeccanico, ma le stesse prospettive economiche e sociali del nostro Paese. In questa logica è importante anche mettere a disposizione i fondi dedicati agli ammortizzatori sociali per accompagnare e impedire licenziamenti e per mettere in campo i necessari interventi formativi per riqualificare le competenze dei lavoratori coinvolti in questa transizione. FIM è impegnata da tempo in questa battaglia fondamentale per la difesa dell’occupazione e le prospettive industriali e di sviluppo di uno dei più importanti settori industriali ed economici del nostro Paese.

NHOA-Free2Move eSolutions: a Misano per “Smarteqfortwo Cup”

di Roberta Pasero

 

Atlante, società del Gruppo NHOA specializzata nelle stazioni di ricarica di veicoli elettrici, è partner di Free2Move eSolutions nella sponsorizzazione di “Smarteqfortwo Cup”, il trofeo dedicato alle baby tutte elettriche by Mercedes-Benz.

 

Sulla pista di Misano, Stefano Terranova, Ceo di Atlante, fa il punto sulla relazione commerciale con Stellantis, azionista di maggioranza di Free2Move Solutions, il colosso automotive che sponsorizzerà il network di stazioni di ricarica ultrarapida. E spiega come i loro investimenti tecnologici consentiranno lo stoccaggio dell’energia anche prodotta localmente da pannelli fotovoltaici, consentendo un nuovo approccio nella gestione dell’energia rinnovabile, con notevole risparmio pure per gli utenti finali.

Auto elettrica: ora il Governo adotti le misure opportune

di Rocco Palombella, segretario generale UILM

 

Dopo la decisione dei ministri dell’Ambiente dell’Unione europea sullo stop alla produzione di auto a combustione, benzina e Diesel, entro il 2035, è improrogabile l’assunzione di responsabilità da parte del Governo italiano con l’adozione di interventi urgenti e strutturali. Finora si è cercato di posticipare la data del 2035 non capendo che la transizione ecologica è già una realtà e che si deve agire immediatamente per far sì che questa sfida epocale sia un’opportunità e porti benefici al nostro Paese.

 

Sollecito quindi il Governo, per questo, ad aprire un tavolo di discussione concreto che porti a soluzioni effettive e risolutive‘. ‘Bisogna accelerare i tempi delle misure da mettere in campo, che prevedano la ridefinizione dell’intera filiera della componentistica, compresi i semiconduttori, una rete infrastrutturale presente in tutto il Paese, la piena salvaguardia occupazionale in tutte le realtà produttive e una riqualificazione professionale per i lavoratori che dovranno affrontare, in prima persona, questo cambiamento che rivoluzionerà il settore auto.

 

‘Non c’è più tempo da perdere è il momento delle scelte e noi siamo disponibili a confrontarci, come richiediamo da mesi, ma non ricevendo risposte chiare dal Governo.