
di Cristiano Donelli, Policy Advisor – European Parliament
Ci hanno fatto arrivare in Italia quest’estate anche la tempesta di calore (“hot storm”) fra le assurdità meteorologiche a ingrandire il perimetro di esagerazioni che colpiscono la pancia delle persone, e chi mette in atto questa strategia comunicativa ben conosce il potere del catastrofismo per orientare verso i loro dettami i pensieri e le scelte della massa.
Da anni ci sono siti Internet che si sono scoperti esperti di meteo sostituendosi ai veri studiosi del tema e in virtù di questo riconoscimento mediatico ci stanno ammorbando con invenzioni fantasmagoriche che farebbero molto ridere se non fossero così ossessivi.
Nomi epici per descrivere continue perturbazioni o periodi appena più caldi della media, ma in quel caso oltre al fastidio e al giudizio di spregiudicatezza nei loro confronti non accade niente che ci possa danneggiare direttamente.VIl punto per cui ciò diventa problematico è che i poteri forti e cattivi si sono insinuati nella debolezza dimostrata dalle persone, per cui col caldo o il freddo non si riesce a resistere un minuto e vengono incentivate le lamentele continue di una società che non sa più adattarsi alla minima deviazione di percorso.
I decisori politici invece di utilizzare una saggezza che aiuta le persone ad adattarsi ed essere stoici, quantomeno nel minimo sindacale di non passare la vita a lamentarsi al grido di “piove governo ladro”, usano strumentalmente e addirittura incentivano le paure recondite per presagire la fine del mondo.
E basta cambiare il tema, ma mantenere il succo, la fobia pandemica non poteva durare più di tanto e così si è dovuto accelerare sul catastrofismo climatico che era solo un attimo in standby perché si era troppo impegnati ad usare l’alcol dei disinfettanti e le plastiche non riciclabili davanti a naso e bocca.
Gli scienziati del clima hanno ora sostituito i virologi e pare che l’estate caldissima italiana non sia mai esistita mentre invece le punte di freddo non vanno mai ricordate altrimenti poi la scusa del riscaldamento delle temperature a livelli mai raggiunti nella storia dell’umanità potrebbe non reggere a sufficienza anche a prova di scemo e più scemo.
La soluzione per risolvere questa crisi climatica, così come è stato per eliminare il Covid in men che non si dica, è di smettere al più presto di parlarne ossessivamente, e vedrete che subito le persone torneranno a vivere l’alternarsi delle stagioni come un elemento naturale, essendo più mentalmente libere per occuparsi finalmente di lavoro e sviluppo.
Quando questo finalmente accadrà, poi i soliti ci proveranno col nuovo mantra per comandare persone docili e impaurite, ma ormai penso che dovremmo avere in nostro possesso gli strumenti per disinnescare le continue truffe del potere. O no?