Veicoli industriali: tra i nodi da sciogliere, quello dei nuovi tachigrafi

STARACE

di Paolo A. Starace, presidente di UNRAE Veicoli Industriali

Come già ampiamente previsto negli scorsi mesi, l’assenza di una chiara decisione da parte delle Istituzioni europee sul tema dei tachigrafi di nuova generazione, unitamente al perdurare della carenza di nuovi dispositivi, ha causato a settembre un crollo delle immatricolazioni. Accogliamo positivamente la disposizione chiara e certa del Governo di prorogare a livello nazionale  il regime di tolleranza fino al 31 dicembre 2023, alla luce delle prescrizioni della DG MOVE della  Commissione UE e delle reiterate e pressanti richieste di UNRAE. Auspichiamo, quindi, che tale provvedimento possa rispondere alle esigenze del settore e consentire lo smaltimento dei  veicoli in stock presso le reti distributive

equipaggiati con il tachigrafo di prima generazione. Ovviamente, questo tipo di intervento è di carattere contingente, ma non risponde pienamente alle difficoltà in cui versa il settore, che richiede ormai da tempo misure di carattere strutturale al fine di poter pianificare gli investimenti di medio-lungo periodo, ormai divenuti strumento imprescindibile per  accelerare il rinnovo del parco circolante, che ancora oggi sconta un’anzianità media di 14,8 anni.

Pertanto, nell’imminenza dell’iter preparatorio della nuova Legge di Bilancio, invitiamo l’Esecutivo a riservare i necessari stanziamenti per accogliere le proposte che UNRAE, insieme alle altre  Associazioni del settore, ha elaborato per la sostenibilità e la competitività del settore.

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