Urso e Tavares d’accordo: ora i fatti, ma sarà il 2024 l’anno della verità

A parole il vertice tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, ha avuto un esito positivo. Anche i sindacati hanno espresso giudizi nella stessa direzione. C’è la volontà di rilanciare la produzione in Italia, investire e stimolare il mercato. L’incontro, di fatto, ha sì toccato soprattutto i piani di Stellantis, come prima realtà produttiva, ma ha avuto un ampio respiro considerando anche l’importante mondo della componentistica. L’obiettivo è di siglare un accordo di transizione, condividendo il documento di politica industriale sull’automotive (all’interno si trova anche il progetto di rimodulazione degli incentivi) elaborato dal ministero insieme alle parti sociali e alle Regioni che ospitano impianti di Stellantis. La bozza è ora all’esame del gruppo di lavoro che, a fine mese, dovrebbe dare l’auspicato via ai fatti.

Il messaggio di Tavares: “Sono fiducioso che, insieme ad Adolfo Urso, creeremo le condizioni per invertire innanzitutto la tendenza al calo dei volumi di produzione nei due anni a venire e poi costruire insieme la roadmap per produrre un milione di veicoli in Italia. Per raggiungere questa ambizione comune, dobbiamo creare uno spirito di squadra vincente, al fine di sostenere la transizione energetica e mantenere la libertà di circolazione dei cittadini italiani. L’impatto dell’Euro 7 sui volumi dev’essere affrontato e il supporto alle vendite di auto elettriche dev’essere considerato per sostenere l’attività dei nostri siti italiani”.

 

Dunque, una svolta potrebbe arrivare dal nuovo incontro di fine mese, ultimata l’analisi del gruppo di lavoro sul documento di politica industriale automotive. Non sono decisioni semplici, alla luce delle nuove posizioni che, in tema di «green», sono emerse a Bruxelles con il riconoscimento del concetto di neutralità tecnologica (sì all’elettrico, ma apertura anche alle altre soluzioni anti-CO2). Sarà il 2024, con il rinnovamento del Parlamento Ue, l’anno della verità.

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