di Andrea Cardinali, direttore generale di UNRAE
L’automotive in Italia necessita con urgenza di una chiara e coordinata strategia verso la transizione sostenibile da parte delle Istituzioni centrali e locali. Per favorire la decarbonizzazione, in linea con il principio di neutralità tecnologica, è necessaria in primo luogo una concreta politica per le infrastrutture pubbliche e private – sia per la ricarica elettrica che per il rifornimento di idrogeno – prevedendo fondi e sgravi fiscali sostanziosi, un dettagliato programma temporale di sviluppo, una capillarità adeguata ed omogenea su tutto il territorio italiano.
Inoltre, occorrono misure mirate a mantenere e potenziare gli incentivi all’acquisto di autovetture per il rinnovo del parco circolante fino al 2026 a favore di privati e aziende in ragione delle fasce di emissioni di CO2, prevedendo un contributo anche per i redditi meno elevati. E occorre anche rivedere l’impianto fiscale per l’auto aziendale in uso promiscuo, attraverso una revisione della detraibilità Iva e della deducibilità dei costi, basando anch’esse sulle emissioni di CO2.