
di Andrea Taschini, manager automotive
Qualcuno deve ancora provare la sostenibilità economica dei produttori di veicoli elettrici. A parte il caso Tesla, di cui ci sarebbe da scrivere un libro sia sul passato sia sul futuro, il resto è un deserto. Le Case auto occidentali sostengono totalmente i loro conti con le vetture endotermiche perché sul fronte elettrico non c’è verso di competere con i produttori cinesi che detengono le materie prime, hanno costi energetici e di manodopera imbattibili e avendo il Governo alla regia, non soffrono di alcuna restrizione economica o ambientale.
Possibile che nessuno lo abbia compreso? Possibile che a nessuno sia mai venuto il dubbio che imponendo l’auto elettrica in Europa avremmo regalato il settore della mobilità a Pechino? Qualche dubbio tardivo qui e là si percepisce, ma il pensiero unico della (falsa) sostenibilità ambientale delle vetture a batteria è ancora dominante (si legge ovunque “emissioni zero” che è un falso ideologico bello e buono).
Serve un’azione di rottura, qualcuno che dica veramente le cose come stanno. Prima che sia troppo tardi.