Tutto elettrico? La partita è ancora aperta

Isabella TOVAGLIERI in the EP in Strasbourg

di Isabella Tovaglieri, europarlamentare

La partita in Europa non è chiusa: occorre informare di più i cittadini sulle criticità del passaggio dal motore endotermico all’auto elettrica e occorre fare squadra, in Italia e in Europa, a tutti i livelli politici e istituzionali, per affrontare l’appuntamento strategico del 2026, quando è previsto l’aggiornamento della direttiva sullo stop alle auto a combustione. In quell’occasione, dobbiamo essere pronti e uniti nel dare battaglia per ottenere tempi più dilazionati per la transizione ecologica e per avere il diritto di scegliere con quali tecnologie, oltre all’elettrico, potremo raggiungere gli obiettivi climatici imposti da Bruxelles.

Italia e Lombardia sono all’avanguardia nel campo dei biocarburanti, che possono avere un ruolo fondamentale nel salvare la nostra filiera dell’automotive. L’ambiente pone sfide importanti che non possono essere ignorate, tuttavia vogliamo una transizione sostenibile anche sotto il profilo economico e sociale, che sia capace di coniugare la tutela del clima con lo sviluppo dei nostri territori e delle nostre imprese, senza distruggere l’industria europea, senza rischiare di perdere 200mila posti di lavoro, di cui 70mila solo in Italia, e senza ipotecare il peso geopolitico dell’Ue sullo scacchiere mondiale, offrendo un vantaggio competitivo ai Paesi grandi inquinatori, come la Cina.

Siamo convinti che questo approccio, improntato al buonsenso e al pragmatismo, si dimostrerà più proficuo e conveniente, anche per il clima, rispetto all’impostazione ideologica e irrealistica adottata da Bruxelles.

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