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"Tutti in elettrico": i nodi (tanti) ora vengono al pettine

di Pierluigi Bonora

Con Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro studi Fleet & Mobility, e Andrea Taschini, manager automotive, entrambi opinionisti sui media, affrontiamo con pragmatismo cosa sta dietro la corsa folle all’auto elettrica che l’UE impone ai cittadini europei.

 

Gli interessi tedeschi con la Cina palesati dalla missione del cancelliere Olaf Scholz a Pechino dal presidente Xi Jinping (della delegazione faceva parte, guarda caso,  anche il Ceo di Volkswagen) e l’eccessivo sbilanciamento, che non piace agli USA, della stessa Commissione UE verso il Paese asiatico. Quindi, le ripercussioni occupazionali e il forte rischio di delocalizzazione sempre verso la Cina.

 

E ancora: il nuovo tonfo delle vendite di auto elettriche in Italia, cosa accadrà nel 2024 quando ci saranno le elezioni per il rinnovo dell’Europarlamento, la colpevole arrendevolezza dell’industria automobilistica europea al diktat di Bruxelles. E, soprattutto, il fatto che i temi “green”, pur riconoscendo l’urgenza di adottare provvedimenti a beneficio dell’ambiente, così come vengono proposti, risultano chiaramente sempre più un affare di business e consenso politico. Questi gli argomenti della nostra riflessione.