di Andrea Taschini, manager automotive
Nonostante la lezione del gas Russo con tutte le gigantesche conseguenze che stiamo subendo, l’Unione europea sta commettendo un errore analogo e se possibile ancora più devastante.
L’imposizione dell’auto elettrica dal 2035 votata a Bruxelles per mano dei Paesi nordici, rischia di travolgere l’economia del continente di cui l’automotive rappresenta uno degli assi portanti più strategici.
Pechino stenderà tappeti d’oro alle Case auto che trasferiranno in Cina le produzioni con libertà di emissioni a costo zero, condizioni di lavoro e relative paghe da società pre industriale e magari anche con allettanti facilitazioni fiscali, creando così condizioni irrinunciabili.
Chi non si trasferirà nel Paese asiatico a produrre vetture verrà spazzato via dalla concorrenza “Made in China”. È così che milioni di posti di lavoro e miliardi di Pil europei spariranno creando povertà e destabilizzazione sociale.