Transizione UE: sia riconosciuto l’apporto di tutte le tecnologie “green”

di Luca Sra,  delegato ANFIA per il trasporto merci

In apertura del 2023 registrano una crescita a doppia cifra sia il mercato degli autocarri, che conferma il trend positivo iniziato ad agosto, sia quello dei veicoli trainati, dopo la flessione a due cifre di dicembre 2022. Anche gli autobus, infine, chiudono il mese con un significativo rialzo a doppia cifra. I dati di mercato registrati a gennaio mostrano un andamento positivo sia per il segmento dei pesanti, in coerenza con le rilevazioni dei mesi precedenti, che per quello dei medi, caratterizzato invece da una perdurante contrazione nella seconda metà dell’anno passato. Tuttavia, sul settore continuano a pesare le forti criticità dovute all’attuale livello di inflazione e alla carenza di materie prime e semilavorati.

 

A fronte di ciò e in considerazione degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione proposti dalla Commissione europea per il comparto, si rinnova l’auspicio che si avvii la strutturazione di un piano pluriennale di incentivi al rinnovo del parco circolante con mezzi a basse e zero emissioni per cui siano previsti stanziamenti coerenti con quelli effettuati da altri Stati dell’Unione europea. Allo stesso modo, si ritiene fondamentale procedere a una riforma in senso maggiormente inclusivo degli incentivi già esistenti rivolti al comparto dei veicoli commerciali leggeri e medi, il cosiddetto Ecobonus, affinché sia riconosciuto il contributo di tutte le tecnologie alla riduzione delle emissioni di CO2.

 

In ultimo si esprime apprezzamento per l’approvazione da parte del Senato di una proroga sui termini di consegna dei beni strumentali ordinati nel 2022 che godono di credito d’imposta, come da tempo richiesto da tutte le associazioni di settore. Tuttavia, la limitazione di tale beneficio ai soli beni per i quali era stato precedentemente versato un anticipo riduce sensibilmente l’impatto della misura. Si auspica, quindi, che possa seguire prossimamente un intervento estensivo della proroga alla totalità dei beni ordinati, nonché un più generale rinnovo dell’efficacia dei crediti d’imposta anche per gli investimenti realizzati nel 2023”.

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