
di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto
Tuttavia, il mese di agosto, nel pieno della campagna elettorale per le elezioni del nuovo Parlamento, ha offerto diverse novità in ambito automotive che abbiamo accolto con grande soddisfazione. Anzitutto, la proroga al 30 settembre per il completamento delle prenotazioni Ecobonus del secondo semestre 2021, rimaste fuori dal precedente allungamento del termine a 270 giorni previsto con l’art. 40 del DL Semplificazioni 73/2022. In questo modo, nonostante i persistenti ritardi nei tempi di produzione e consegna dei veicoli, nessun acquirente perderà il contributo statale accordato alla stipula del contratto.
Inoltre, il recente annuncio del MISE di una rimodulazione parziale degli incentivi auto 2022 – attraverso l’introduzione dell’extrabonus per le persone con ISEE inferiore a 30mila euro che acquistano un veicolo elettrico o plug-in, l’estensione dell’ecobonus per le flotte a noleggio e le agevolazioni all’installazione di colonnine per la ricarica in ambito domestico – le cui disposizioni non sono ancora state pubblicate in “Gazzetta Ufficiale” e quindi attendiamo di conoscere la versione definitiva del provvedimento, rappresentano segnali di attenzione della politica che spingono nella direzione di una maggiore velocità di rinnovo del vetusto parco circolante italiano, evitando l’inutilizzo di una parte consistente dei fondi 2022. Auspichiamo che le norme e i successivi adempimenti ministeriali avvengano comunque in tempi brevissimi per non alterare il mercato dell’auto.
Sottolineo che una rimodulazione dovrebbe investire anche i veicoli commerciali, di cui residua ben oltre il 92% delle risorse annue stanziate. Ad ogni modo in autunno, con il nuovo Esecutivo, oltre a questo tema, sarà prioritario continuare il dialogo costruttivo per vagliare finalmente una riforma strutturale della fiscalità dell’auto, in grado di segnare davvero la svolta “green”, almeno nell’ambito business dell’automotive.