Superbollo: addio alla tassa che ha penalizzato Erario e mercato

di Riccardo Augusto Marchetti, deputato

Grazie all’impegno della Lega e del ministro Matteo Salvini stiamo lavorando per raggiungere l’accordo con il ministero dell’Economia e delle Finanze per l’abolizione del superbollo. Già nel 2019 sono stato promotore di una Proposta di Legge che ne stabiliva la cancellazione, ma il Governo giallorosso non ha mai avviato l’iter per renderla effettiva. Ho ripresentato l’atto nel gennaio scorso e, anche attraverso un’interlocuzione costante sia con il ministero competente sia con le Case automobilistiche, si sta arrivando all’intesa che determinerà l’abolizione di questa tassa che non ha apportato alcun beneficio alle casse dello Stato.

La maggiorazione avrebbe, infatti, dovuto generare entrate per oltre 160 milioni di euro,ma nello stesso anno 2012 ha determinato solo perdite in termini di minor gettito sia ai fini dell’Iva, -93 milioni di euro, sia ai fini dell’imposta di bollo sull’auto, -13 milioni di euro. A queste si aggiungono ulteriori perdite, pari a oltre 30 milioni di euro, a carico delle Regioni e delle Province, senza considerare il danno, difficilmente quantificabile, a tutto il comparto automobilistico nazionale, dalle CVase automobilistiche agli artigiani per gli interni alle imprese che producono la componentistica, compresi i dipendenti.

L’Italia è la terra dei motori e qui vengono realizzate automobili di grandissimo pregio che, a causa della maggiorazione sulla tassa automobilistica, hanno registrato una drastica diminuzione nelle vendite o l’immatricolazione tramite società di leasing in Paesi esteri. Il crollo del valore di questi veicoli compromette in modo considerevole il mercato dell’usato e scoraggia l’acquisto del nuovo. La Lega è sempre dalla parte delle aziende del nostro Paese e sta portando avanti questa battaglia di buonsenso non solo per sostenere il comparto dell’automotive, ma a vantaggio dell’intera economia nazionale.

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