La quarta edizione di “Diversity Matters”, studio McKinsey, rappresenta un’analisi sul rapporto tra diversity e performance aziendale, basata su dati provenienti da 1.265 aziende e 23 Paesi, oltre a molteplici interviste con rappresentanti di società operanti in settori diversi, per approfondire l’impatto olistico che la diversity ha sulle comunità, sulla forza lavoro e sull’ambiente.
Lo studio raggruppa le aziende in quartili in base al grado di diversity di genere e di provenienza etnica nelle loro organizzazioni, a ciascun livello; di seguito una sintesi delle principali evidenze. Se nel 2015 le aziende con una maggior gender diversity risultavano avere il 15% in più di probabilità di sovraperformance finanziaria rispetto ai competitor dell’ultimo quartile, nel 2023 la percentuale di probabilità ha raggiunto il 39%. Le aziende con una maggior rappresentanza etnica hanno il 39% in più di probabilità di sovraperformare rispetto alle aziende dell’ultimo quartile. Le aziende con una rappresentanza femminile superiore al 30% (e quindi nel primo quartile) hanno una probabilità significativamente maggiore di sovraperformare finanziariamente rispetto alle aziende con una rappresentanza di donne pari o inferiore al 30%. Allo stesso modo, le aziende nel quartile superiore per diversità etnica mostrano un vantaggio finanziario medio del 27% rispetto alle altre.
Entrambe le forme di diversity nei team dirigenziali sembrano mostrare una maggiore probabilità di ottenere una redditività superiore alla media. Le aziende che si collocano nel primo quartile per la diversity di genere e di etnia nei team dirigenziali hanno in media il 9% in più di probabilità di superare i loro competitor. Quelle che si collocano nell’ultimo quartile per entrambe hanno in media il 66% in meno di probabilità di ottenere risultati superiori alla media, rispetto al 27% del 2020, il che indica che la mancanza di diversità potrebbe diventare più costosa.
Le società con una maggiore diversity all’interno dei loro Consigli di amministrazione hanno maggiori probabilità di ottenere performance finanziarie superiori. Per la prima volta, questa correlazione è statisticamente significativa sia per il genere che per l’etnia. Le società che si collocano nel primo quartile per la diversity di genere nei cda hanno il 27% di probabilità in più di sovraperformare dal punto di vista finanziario rispetto a quelle che si collocano nell’ultimo quartile. Allo stesso modo, le aziende che si collocano nel primo quartile per la diversità etnica dei Consigli di amministrazione hanno il 13% in più di probabilità di ottenere risultati migliori rispetto a quelle che si collocano nell’ultimo quartile. Questi risultati supportano l’ipotesi che i benefici della diversità si estendano dai vertici aziendali ai Consigli di amministrazione, dove spesso vengono prese le decisioni sulle politiche DEI per l’intera organizzazione.
Lo studio di McKinsey prende inoltre in considerazione la diversity nelle economie emergenti e avanzate, evidenziando che, nonostante le economie avanzate abbiano una probabilità molto più alta di sovrapermorfance per diversità di genere tra i dirigenti, le economie emergenti hanno mostrato progressi significativi negli ultimi anni e potrebbero avere il maggior guadagno dall’aumento della diversità. Il cambiamento trasformativo nelle economie emergenti richiede azioni su larga scala: interventi a lungo termine, basati sulle competenze, investimenti sostenuti nell’istruzione e collaborazioni intersettoriali.
Da quando McKinsey ha iniziato a tracciare i dati sulla rappresentanza nel 2015, le donne hanno fatto notevoli progressi sul posto di lavoro e nelle posizioni di leadership. L’attuale serie di dati globali mostra che un quinto dei membri dei team dirigenziali sono donne, un terzo in più rispetto a quanto riportato nel 2020. Otto aziende su dieci tra quelle intervistate hanno almeno una donna nel loro team dirigenziale (rispetto a meno di due terzi), mentre sette su dieci ne hanno più del 10%. Nonostante i forti progressi, le donne sono ancora sottorappresentate nei team dirigenziali in tutte le regioni analizzate. I motivi sono noti, anche se negli ultimi anni sono emersi altri problemi, tra cui la crescente indicazione che le donne leader non sono soddisfatte del loro ruolo sul lavoro.
La rappresentanza della diversity etnica ha registrato incrementi più lenti negli ultimi anni. Tra le aziende considerate nei report McKinsey del 2020 e del 2023, solo il 16% dei membri del team dirigenziale appartiene a un gruppo etnico storicamente sottorappresentato. Se si considera la diversità etnica nella leadership rispetto alla popolazione generale, le aziende statunitensi sono attualmente quelle che più si avvicinano alla rappresentazione della popolazione, con il 20% di rappresentanza etnica nei team dirigenziali del set di dati