Strage silenziosa di pedoni: è allarme rosso

Incidenti stradali nel 2023

di Giordano Biserni, presidente di ASAPS

 

L’Osservatorio Pedoni di ASAPS, l’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale, unica in Italia a dare questi dati in tempo reale, ben 28 pedoni morti sulle strade italiane nel solo mese di ottobre. I dati sono parziali perché non tengono conto delle persone che sono ricoverate in prognosi riservata e che spesso si aggravano nei giorni successivi. I feriti gravi nel mese di ottobre ricoverati nei vari nosocomi italiani ammontano a ben 128. Per quanto riguarda i decessi si tratta di 9 donne e 19 uomini, molti dei quali colpiti alle spalle, mentre erano sul marciapiede e lungo le vie, da pirati stradali, spesso arrestati poche ore dopo grazie all’incessante opera delle forze di polizia statali e locali. E il mese di novembre si è aperto con la 23enne investita dall’auto di un coetaneo a Pieve del Grappa, nel Trevigiano, risultato poi positivo ad alcol e droga. Una dinamica che troppo spesso si ripete.

I casi più eclatanti sono stati a Roma, prima con le due ragazze 25enni belghe investite dopo aver tentato di soccorrere persone rimaste coinvolte in altro incidenti e l’investimento del 18enne Francesco Valdisseri, morto per mano di una giovane donna ubriaca, che guidava con la patente sospesa. Per quanto riguarda i veicoli investitori sono stati censiti 21 autovetture, 4 autocarri, 2 motocicli, un camper. Quattro gli episodi di fuga ed omissione di soccorso, aggravanti del reato di omicidio stradale che può prevedere la reclusione fino a 18 anni nei casi più gravi. La regione che nel mese di ottobre ha visto il più alto numero di pedoni morti è l’Emilia Romagna con sette decessi, seguita dal Lazio con Roma con 4 e la Campania con 3. In 5 casi l’automobilista indagato era alterato per l’assunzione di alcol alla guida. Si tratta di accertamenti nella immediatezza del fatto. Dal 1° gennaio al 31 ottobre l’Osservatorio ASAPS ha contato oltre 200 croci sulle strade, per quanto riguarda l’utente più vulnerabile.

E’ una strage silenziosa che colpisce bambini, ragazzi, lavoratori, casalinghe, anziani, italiani e stranieri. Ora con le giornate più corte (ricordiamo che novembre è il mese che fa sempre contare il maggior numero di vittime fra i pedoni) e con l’ipotesi anche di ridurre la pubblica illuminazione lungo le strade per il caro bollette nei comuni, temiamo, come esperti, una forte recrudescenza degli investimenti di pedoni. Occorre ricordare a chi amministra che la manutenzione stradale è fondamentale anche per la ricostruzione dei sinistri. Infine, dobbiamo schierare più divise e più strumenti per fermare questa vera carneficina. Lo diciamo da mesi, inascoltati.

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