Stop UE al 2035: cancellati secoli di eccellenza industriale

di Mario Verna, direttore generale di Queen Car

 

Tanta fretta perché la maggioranza con quel mix di ideologia e follia si assottiglia, così come le sinistre pseudo-ecologiste perdono consenso dovunque.
L’ultima votazione sull’auto con la spina sembra essere il canto del cigno di quella mentalità fintamente europeista e profondamente anti-europea. Perché la decisione presa non ha alcun fondamento scientifico e non porterà alcun beneficio realistico alla CO2 del pianeta ma, al contrario, cancellerà secoli di eccellenza industriale, innovazione, cultura e passione, oltre che, molto più praticamente, posti di lavoro e sviluppo.

Ma la cosa ancora più grave, quella davvero imperdonabile (per cui pagheranno un ulteriore pegno le forze politiche che l’hanno determinata) è la rottura del patto sociale legato all’accesso alla mobilità: l’auto, la libertà di muoversi, diventerà un lusso. Il popolo (i popoli), le persone, non sono protetti dalla furia iconoclasta dei grandi profeti della decrescita felice (per gli altri), dai grandi assi di interesse con porzioni di mondo a noi ostili, dalla logica perversa che costringerà l’Europa alla sudditanza.

Tanto è però, ne parleremo a lungo e chi ha sostenuto queste scelte se ne assumerà le responsabilità. I piani cambieranno, come le ultime elezioni dimostrano nei Governi nazionali e cambierà la direzione europea: più verso i popoli e meno verso la finanza. Accadrà presto, perché è già accaduto.

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