
Sarà perché si avvicina, anche se manca qualche anno, l’età della pensione (c’è chi dice, come ho riportato sul “Giornale” che Luca De Meo, capo di Renault, potrebbe essere tra i candidati a prendere il suo posto,) sarà perché il top manager che ha dato forma a Stellantis vuole dimostrare che l’uscita da ACEA, l’Associazione europea dei costruttori di auto, è veramente dettata dall’atteggiamento passivo di quest’ultima.
Ebbene, sarà per queste e altre cose, che al Salone di Parigi, nello stesso giorno della visita del presidente francese Emmanuel Macron, Tavares ha sparato a zero sui piani “green” dell’Unione europea e sul fatto che il Vecchio continente ha di fatto aperto, senza muovere un dito, le porte ai “big” dell’auto cinesi, mettendo così ancora più a rischio il settore del nostro Continente.
Tavares, insomma, si è tolto dei macigni dalle scarpe, si è sfogato e fa piacere che il top manager portoghese abbia ripetuto, dalla sua autorevolezza e competenza, concetti che noi di #FORUMAutoMotive ribadiamo da tempo, tra i primissimi – e non vogliamo peccare di presunzione – a lanciare una serie di allarmi fin dal periodo pre pandemia.
In pratica, tutti i temi che affronteremo il 24 e 25 ottobre nei nostri appuntamenti “live” di #FORUMAutoMotive, sono stati toccati dal numero uno di Stellantis. Cosa ha detto? Ecco: “In Europa si fanno politiche che stanno uccidendo il futuro della mobilità e la decisione dogmatica di vendere solo auto elettriche nel 2035 ha conseguenze sociali ingestibili“; “La normativa Euro 7 per i motori endotermici è da cancellare in quanto richiede energie e risorse da destinare invece all’elettrico; un nuovo step al 2027/2028 non ha infatti senso se si punta sul tutto elettrico. Occorre pragmatismo”; “Non c’è motivo che si renda l’accesso al mercato europeo facile per i costruttori cinesi senza avere in cambio il contrario“; “Sulla mobilità elettrica i leader politici non dovrebbero prendere decisioni scientifiche, ma bisogna garantire alla classe media di poter comprare un’auto. Vanno ridotti i costi dell’elettrico, chiedendo per questo sostegno che va dato anche per resistere alla concorrenza cinese. E ci vogliono incentivi per le vetture ibride“.
Insomma, la sfera di cristallo e il nostro pragmatismo ci stanno dando ragione. Da qui ai prossimi mesi ne vedremo delle belle.