
di Luca Talotta
(dal blog “Talots”)
Stellantis e Orano hanno annunciato la firma di un memorandum d’intesa per la creazione di una joint venture incentrata sul riciclo delle batterie dei veicoli elettrici a fine vita e materiali di recupero provenienti dalle gigafactory in Europa allargata e Nord America. Questo accordo rafforza la posizione di Stellantis nella catena del valore delle batterie per veicoli elettrici e assicura un ulteriore accesso a cobalto, nichel e litio necessari per l’elettrificazione e la transizione energetica.
Produrre “massa nera” o ‘”massa attiva”
La joint venture si avvale della tecnologia innovativa a basse emissioni di carbonio di Orano, che si distacca dai processi esistenti consentendo il recupero di tutti i materiali dalle batterie agli ioni di litio e la produzione di nuovi materiali per i catodi. L’accordo consentirà di produrre materiali noti anche come “massa nera” o “massa attiva”. Questi potranno essere raffinati nell’impianto idrometallurgico di Orano che sarà realizzato a Dunkerque, in Francia, per consentirne il riutilizzo nelle batterie e chiudere così il ciclo dell’economia circolare.
Recupero di metalli oltre il 90%
Grazie all’innovativo approccio di pretrattamento e a una tecnologia idrometallurgica all’avanguardia, il tasso di recupero dei metalli può raggiungere livelli eccezionali, superiori al 90%. Ciò consente agli OEM di centrare i livelli di riciclo richiesti dalla Commissione Europea per le batterie dei veicoli elettrici e di garantire la sostenibilità del modello di business.
Nel contesto di una maggiore domanda di metalli strategici e di una forte dipendenza dell’Europa da questi stessi metalli, Orano rappresenta un attore chiave nella catena del valore integrata, dal riciclo delle batterie alla produzione di materiali per i catodi.