La quasi totalità dei possessori di veicoli elettrici preferirebbe pagare presso tutti i punti di ricarica con lo stesso metodo di pagamento (92,6%), ritiene che tutti i punti di ricarica dovrebbero accettare carte di credito/debito (94,6%) e che questo faciliterebbe l’accesso ai veicoli elettrici (93,0%): è quanto emerge dall’ultimo Studio “Pagamenti elettronici per la ricarica dei veicoli elettrici”, condotto da The European House Ambrosetti e Visa per analizzare il punto di vista dei cittadini italiani sul pagamento presso i punti di ricarica elettrica.
Nell’attuale contesto di crescente diffusione della mobilità elettrica, spinta anche dal Green Deal promosso dall’Unione Europea per raggiungere la carbon neutrality entro il 2050, lo studio mira a evidenziare i punti chiave per il miglioramento dell’infrastruttura di ricarica in Italia. Nel nostro Paese, alla fine del 2022 risultavano 355.164 vetture elettriche, in crescita del 50% rispetto al 2021, ma solo lo 0,9% del totale della flotta, il valore più basso tra i Big-4 europei.
Riguardo all’infrastruttura, i punti di ricarica erano circa 37.000 alla fine del 2022, con un incremento medio annuo del 96,4% tra il 2018 e il 2021. Lo studio sottolinea l’importanza di garantire l’accessibilità e di facilitarne l’uso, considerando inoltre che un fattore fondamentale per il progresso delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici è il pagamento.
In particolare, il 65,8% dei possessori di un veicolo elettrico ritiene che l’attuale sistema di accettazione dei pagamenti presso i punti di ricarica sia scomodo, in quanto non è possibile pagare con un unico mezzo di pagamento presso tutti i punti di ricarica. Al tempo stesso, il 56,8% considera che l’attuale sistema sia complesso, in quanto è necessario sapere in anticipo quale azienda opera in ogni punto e disporre dell’apposita app per il pagamento.
Tra le proposte di nuove soluzioni per risolvere le criticità dell’attuale sistema di mezzi di pagamento presso le colonnine di ricarica elettrica, tutti gli utenti intervistati considerano la carta di credito/debito come il mezzo migliore in prospettiva.
La scomodità del processo di ricarica risulta un fattore frenante nella transizione verso un paradigma di mobilità elettrica: per il 12,9% dei non possessori di un veicolo elettrico, l’incertezza riguardo le modalità di pagamento disponibili per effettuare la ricarica rappresenta il principale ostacolo all’acquisto.
Semplicità e fluidità dell’esperienza di pagamento si confermano fattori cruciali: l’89,0% di chi non possiede oggi un veicolo elettrico e il 93,0% di chi possiede un veicolo elettrico ritiene che l’accettazione di pagamenti con carta di credito/debito in tutti i punti di ricarica faciliterebbe notevolmente l’accesso alla ricarica dei veicoli elettrici, con il 94,6% di tale sotto-campione che, inoltre, considera fondamentale dotare tutti i punti di ricarica di soluzioni d’accettazione di carte di credito/debito.
“La diffusione delle auto elettriche è in crescita e crediamo che gli utenti debbano avere le stesse opzioni di pagamento delle ricariche tramite carte fisiche o digitali, così come avviene alla pompa di benzina tradizionale”, sottolinea Stefano M. Stoppani, country manager di Visa Italia. “In Visa crediamo che ricaricare l’auto debba essere facile come pagare un caffè. Per questo stiamo lavorando a esperienze di pagamento fluide, veloci e sicure per tutti gli automobilisti e stiamo collaborando con il settore affinché integri standard di pagamento che forniscano ai consumatori una maggiore convenienza e possibilità di scelta”.
“La normativa europea va sempre più nella direzione della completa elettrificazione del parco circolante e l’incremento dei punti di ricarica è un fattore abilitante per sostenerne la crescita sul fronte della domanda. L’indagine da noi realizzata in Italia mostra l’aspettativa del mercato per un metodo di pagamento digitale della ricarica elettrica per abilitare una maggiore semplicità e immediatezza: non sorprende che per il 70% dei rispondenti la rete infrastrutturale e l’incertezza riguardo le modalità di pagamento siano fattori ostativi all’acquisto di un mezzo elettrico”, commenta Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile Area Scenari e Intelligence di The European House – Ambrosetti.
“A fronte della crescente diffusione della e-mobility e dell’e-charging, normativa e mercato sono due fattori di spinta all’interoperabilità dei punti di ricarica: da un lato, l’Unione Europea ha evidenziato la necessità di garantire l’interoperabilità dei pagamenti presso i punti di ricarica e ad oggi in Italia non vi sono standard comuni per l’accettazione dei pagamenti presso i punti di ricarica, generando così una situazione frammentata e un’esperienza di pagamento poco “user-friendly”; dall’altro, la direzione adottata dall’UE è coerente con le richieste degli utenti di veicoli elettrici che chiedono di effettuare i pagamenti dell’e-charging con lo strumento a loro più comodo, affidabile e sicuro”.
I dati dello Studio “Pagamenti elettronici per la ricarica dei veicoli elettrici” condotto da The European House Ambrosetti e Visa dimostrano la crescente domanda di esperienze di pagamento sicure e fluide in un settore, come quello dei trasporti, in cui Visa vanta una comprovata esperienza. Da anni Visa collabora con gli operatori del settore del trasporto pubblico in tutto il mondo per promuovere una più efficiente mobilità di rete attraverso l’utilizzo di pagamenti elettronici. A oggi, in Italia, sono 30 le città che hanno attivato il pagamento contactless sui mezzi di trasporto[4]anche grazie a Visa, aggiudicando all’Italia il primato per il maggior numero di cittadini che possono accedere ai servizi di trasporto tramite pagamento contactless EMV in Europa.