
di Gianmarco Giorda, direttore di ANFIA
A novembre, si registra un’ulteriore crescita dell’indice della produzione automotive italiana (+10,3%), quarto rialzo tendenziale consecutivo, a confronto con un novembre 2021 in forte ribasso (-13,7%). Continua il trend positivo anche per l’indice della fabbricazione di autoveicoli, in rialzo a doppia cifra nel mese (+13,5%), e per l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (+7,2%) – e finalmente anche il fatturato del comparto risulta in crescita a ottobre, invertendo la tendenza – così come per la produzione di autovetture, che secondo i dati preliminari di ANFIA chiude il mese di novembre a +7,6%.
Speriamo che i livelli produttivi possano continuare a crescere nei prossimi mesi anche grazie alla spinta degli incentivi all’acquisto delle vetture a zero e a basse emissioni e dei veicoli commerciali leggeri elettrici, disponibili dal 2 gennaio scorso e prenotabili dal 10 gennaio sulla piattaforma Ecobonus del MIMIT, nonostante le difficoltà e i rallentamenti che ancora potranno colpire le catenedi fornitura e la catena logistica per via della crisi delle materie prime e dei semiconduttori e della crisi internazionale legata al conflitto Russia-Ucraina.
La fascia di incentivazione delle auto con emissioni di CO2 tra 61 e 135 g/km (ibride tradizionali e termiche a basse emissioni, con vincolo di rottamazione della vecchia vettura), come previsto, è quella in cui al momento si concentra il maggior numero di prenotazioni, con il rischio che il relativo stanziamento si esaurisca rapidamente. Riteniamo utile che i circa 260 milioni di euro avanzati dagli incentivi 2022 vengano riallocati, per il 2023, a favore delle fasce 0-20 e 61-135 g/km di CO2.