Piano Ue al 2035: ci mettiamo ancora nelle mani di altri

di Carlo Bonomi, presidente di Confindustria

Dispiace dire “avevamo detto”, perchè non serve a nulla. Da anni Confindustria avverte che le transizioni hanno un costo, vanno accompagnate con politiche industriali e investimenti su queste politiche industriali. Questa accelerazione sul phase out spiazza circa 500 imprese con circa 70mila lavoratori. Se non accompagniamo con delle politiche industriali che portino il Paese su nuove tecnologie, di problemi ne abbiamo.

E mi sembra che ci sia un approccio molto ideologico: andiamo verso tecnologie di cui non siamo proprietari, ci mettiamo nelle mani di altri Paesi, altre economie, portando in casa quei problemi che vogliamo eliminare, come lo smaltimento – su cui il Paese non è ancora pronto – delle batterie che contengono prodotti altamente inquinanti.

Serve allora una grande politica industriale. O il Paese entra nella dimensione che l’industria è un pezzo di strategia e sicurezza del Paese, o saremo sempre in difficoltà. Altri Paesi difendono la loro manifattura, anche noi dovremmo farlo.

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