Pacchetto clima: filiera delle forniture da ripensare

di Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive di FIOM CGIL

 

L’accordo raggiunto dai ministri dell’ambiente dei 27 Paesi europei ha confermato gli obiettivi del pacchetto sul clima “Fit for 55” con lo stop alla vendita di auto benzina e Diesel dal 2035 e la riduzione del 55% delle emissioni. Adesso abbiamo bisogno di recuperare il tempo perso, il nostro Paese deve recuperare il ruolo di innovatore ed elaborare un piano straordinario per definire gli obiettivi su come investire le risorse pubbliche e private

 

C’è l’urgenza e la necessità di ripensare la filiera di forniture, accorciare le distanze, produrre quello che oggi compriamo all’estero e attrarre nuovi costruttori per diversificare il mercato e creare nuova occupazione. La transizione nel settore è complessa e deve essere accompagnata con fondi, maggiori di quelle fino ad ora stanziate, per la ricerca e lo sviluppo, la formazione e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e ammortizzatori sociali straordinari.

 

Ora il governo non ha più alibi, deve avviare il confronto tra ministri competenti e le parti sociali per arrivare ad un accordo di politica industriale come richiesto più volte da FIOM insieme alle altre organizzazioni sindacali e al sistema di rappresentanza delle imprese.

 

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