di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto
Il mercato auto viaggia in positivo, ma la percentuale di crescita va contestualizzata poiché il confronto avviene con i bassissimi volumi consuntivati nel 2022. E mentre gli ecobonus destinati all’acquisto di veicoli tra 61 e 135 g/km di C02 sono terminati nel giro di quattro settimane, al contrario, le risorse che dovrebbero consentire di spingere su elettrico e plug-in continuano ad avere tassi di utilizzo molto limitati.
Per questo continuo a sostenere che vadano riviste al più presto le regole di accesso agli incentivi dei veicoli non inquinanti introdotti con il DPCM 6 aprile 2022, sia in relazione ai beneficiari della misura sia alle condizioni di acquisto. Inoltre, resta il perenne problema dello svecchiamento del parco auto circolante vetusto e inquinante, costituito per circa il 25% ancora da veicoli ante Euro 4, che una seria riforma della fiscalità dell’auto aziendale potrebbe rinnovare in chiave green, rappresentando un vero e proprio boost per le alimentazioni a zero e bassissime emissioni.
Infatti, nonostante lo stop europeo ai motori endotermici di nuova immatricolazione dal 2035, che suscita forti perplessità, i gap tra l’esiguo attuale parco autovetture BEV in circolazione in Italia (pari a 0,4%), i volumi marginali dei veicoli immatricolati a batteria e gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e 2035 restano ampi. Per questo, una visione politica più aderente alla realtà dei fatti – come, tra l’altro, espressa da esponenti del Governo in più occasioni in questi giorni, anche in sede europea – e non ancorata a una prospettiva esclusivamente ideologica, farebbe una grande differenza per le imprese della filiera automotive.
Infine, confidiamo che con l’avvenuta conversione in legge del decreto Milleproroghe 2023, che ha rimodulato per il 2023 e 2024 le risorse disponibili per agevolare l’acquisto di colonnine di ricarica per veicoli elettrici in ambito domestico, il ministero delle Imprese e Made in Italy possa rapidamente rendere note le procedure per usufruire di tali benefici, tenendo conto che uno dei fattori che contribuisce ad accrescere la diffusione di veicoli elettrici e plug-in è proprio la facilità di collegamento alla ricarica elettrica, sia in termini di capillarità che di potenza.