Neutralità tecnologica: libertà di scelta

di Mario Verna, direttore generale di Queen car

Una lunga cavalcata attraverso l’ideologia pseudo-green, elitaria e utopista, che ha costruito una narrazione futurista su basi che di innovativo avevano poco o nulla.
La prima auto elettrica fu presentata nel 1867 all’Esposizione Universale di Parigi dall’inventore austriaco Franz Kavogl. Ma l’idea di rappresentare il futuro come un passato incompiuto e, soprattutto, di rappresentarlo nel 100% dei casi ha generato aspettative che non si sono realizzate ponendo, però, tutto il sistema automotive a metà di un guado molto pericoloso.

Perché, diciamo la verità, tutti gli addetti ai lavori a microfoni spenti hanno sempre manifestato insofferenza verso una direzione che non sarebbe stata praticabile ma, si sa, bisognava raccontare altro per non essere fuori moda. A chi, pochi, da sempre, ha sottolineato con fatti e numeri che sarebbe stato sciocco, oltre che pressoché impossibile, imporre al mercato una, e una soltanto, opzione di scelta, beh, va riconosciuto l’onore di non aver fatto finta di credere a una grossa balla, rinunciando a qualche benefit politicamente corretto. É stato compiuto un primo passo.

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