Mobilità: nel PNRR 2 miliardi per biogas e biometano

di Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico

 

Sono un difensore della transizione energetica sostenibile, non solo da un punto di vista ambientale, ma anche economico sociale e di sicurezza energetica. Serve quindi gradualità e diversificazione delle fonti, cosa che non fanno i regolamenti proposti dalla Commissione europea. La stima di impatto sugli effetti derivati dalla totale e immediata elettrificazione della produzione dei veicoli leggeri sulla filiera automotive italiana evidenzia che sono a rischio il 30% delle imprese della componentistica e circa 70.000 addetti diretti. È pertanto fondamentale intervenire per rendere la regolamentazione europea sostenibile anche dal punto di vista industriale e sociale.

 

Nel lungo percorso di transizione fino al 2050 sono fermamente convinto che non dobbiamo legare il futuro dei trasporti alla sola tecnologia elettrica, Esistono, infatti, già soluzioni disponibili in grado di ridurre da subito l’emissione di anidride carbonica attraverso l’adozione di biocarburanti o di Low Carbon fuels. Nel nostro PNRR sono previsti circa 2 miliardi di euro per lo sviluppo della produzione di biogas e di biometano, visto come scelta strategica per il Paese.

 

Coldiretti ha stimato che con lo sviluppo del biometano agricolo made in Italy è possibile arrivare a mettere nella rete fino a 6 miliardi di metri cubi di gas verde da qui al 2030, che rappresenta il 10% del fabbisogno della rete gas nazionale anche riducendo la dipendenza del Paese dall’estero. In un’ottica di medio periodo sarebbe importante a livello europeo prendere in considerazione anche il potenziale di carburanti a bassa emissione di carbonio come una delle tecnologie complementari all’elettrico per il trasporto su strada, in modo da realizzare le necessarie economie di scale per permettere la penetrazione in settori che sono difficilmente elettrificabili come il trasporto pesante, aereo e navale.

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