
di Massimiliano Salini, eurodeputato
(dal convegno “Le auto di domani: presente e futuro della mobilità” al Meeting di Rimini 2023)
La mobilità è collegata a questioni di carattere economico, sociale e ambientale. La mobilità su strada è la grande imputate del rischio ambientale, ma non dobbiamo cadere nell’istintiva reazione che ha avuto a tratti l’UE. Non sempre, ma esistono coni d’ombra sui quali è utile intervenire. Nel 2035 potranno essere immatricolati solo veicoli leggeri per i quali allo scarico non ci siano emissioni di CO2. Quindi elettrici. Oggi stiamo negoziando la seconda parte di questo dossier: per i mezzi pesanti ed Euro 7.
Provando a inserire, nel computo delle emissioni, anche l’approccio neutrale dal punto di vista tecnologico. Uno dei fattori che determina la neutralità è che le emissioni siano compensate da una medesima quantità di assorbimento. L’importante è avere il saldo zero, ai fini della tutela dell’ambiente e di altri elementi. Questo è quello che abbiamo cercato di introdurre all’interno della norma contrastando l’approccio ideologico.