
di Geronimo La Russa, presidente di ACI Milano
La colpa è sempre e comunque delle auto e dei mezzi di trasporto a motore. Un disco rotto, attraverso il quale l’Amministrazione comunale di Milano non perde occasione per puntare l’indice contro ogni forma di mobilità stradale. Tutte, tranne le biciclette. Pensare a Milano, alla Città metropolitana e alla Lombardia come un microcosmo nel quale non esistano più le
auto è pura utopia. La stessa utopia di immaginare Corso Buenos Aires o altre importanti direttrici cittadine trasformate esclusivamente in piste ciclabili.
Sia chiaro, tutti hanno a cuore la salute delle persone, ma i dati vanno letti compiutamente e non parzialmente. La qualità dell’aria non migliora con i divieti come Area B o Area C e le relative sanzioni destinate “a far cassa”, ma grazie a politiche strutturali a 360 gradi, prevedendo, per esempio, incentivi per chi è obbligato a sostituire la propria auto.